Cinque sindacati della Galizia (UGT, CCOO, CIG, CNT e CUT*) hanno firmato un manifesto in cui si impegnano a stabilire misure di pressione e ad evitare rapporti economici, politici e commerciali con questo stato che viola il diritto internazionale e le risoluzioni delle Nazioni Unite. Aderiscono in questo modo alla campagna globale per il Boicottaggio, Disinvestimento e Sanzioni (BDS) contro Israele, in cui si denunciano le violazioni e i soprusi perpetrati contro il popolo palestinese.
Il manifesto chiede la fine dell'occupazione militare della Palestina, lo smantellamento del Muro in Cisgiordania, la fine del sistema di discriminazione razziale, la revoca totale e definitiva del blocco di Gaza e il riconoscimento del diritto al ritorno dei profughi. I cinque sindacati si impegnano inoltre a denunciare pubblicamente tutte le istituzioni e le imprese in Galizia "che nelle proprie attività mettono interessi economici, politici o di altro tipo davanti a quelli per i diritti del popolo palestinese e che collaborano per legittimare l'occupazione coloniale della Palestina."
Il testo afferma che "il brutale assedio israeliano di Gaza rappresenta oggi la più critica ed urgente di tutte le ingiustizie israeliane contro il popolo palestinese che si manifestano sotto forma di innumerevoli violazioni dei diritti umani e del diritto internazionale umanitario." Ricorda le parole di Nelson Mandela quando ha detto che la giustizia per il popolo palestinese è diventata la "causa morale del nostro tempo". Denuncia inoltre l'atteggiamento dell'Unione europea e dei suoi Stati membri "che rimangono immobili di fronte alle ripetute violazioni dei diritti umani, civili e politici della popolazione araba della Palestina".
La campagna di boicottaggio, disinvestimento e sanzioni (BDS) è una iniziativa non-violenta lanciata nel 2005 da organizzazioni della società civile, da partiti politici e da sindacati che rappresentano la popolazione palestinese, che è sostenuta da una rete mondiale di organizzazioni che compongono il movimento di solidarietà con il popolo palestinese. La campagna invita tutto il mondo a fare pressione su Israele e di evitare lo sviluppo economico, politico e imprenditoriale di questo stato e chiede al mondo di boicottare Israele, le sue istituzioni e le sue imprese, e anche di ritirare i loro investimenti in aziende che traggono beneficio dall'occupazione e dalla negazione dei diritti dei profughi.
Firmano il manifesto:
UGT – Unión General de Trabajadores
CCOO – Comisións Obreiras de Galicia
CIG – Confederación Intersindical Galega
CNT – Central Nacional de Traballadores
CUT – Confederación Unitaria de Traballadores
Leggi il manifesto in gallego
Fonte: BDS-Galiza
Traduzione di BDS Italia