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Boicottaggio, Disinvestimento e Sanzioni per i diritti del popolo palestinese.

Il fondo pensione nazionale della Nuova Zelanda, con un patrimonio di 20 miliardi di dollari, ha disinvestito da tre imprese israeliane a causa del loro coinvolgimento diretto nella costruzione degli insediamenti e del muro di annessione nella Cisgiordania occupata da Israele.

In un comunicato pubblicato sul proprio sito web il 12 dicembre, il New Zealand Superannuation Fund ha annunciato che le azioni dell’impresa Israel Africa e delle sue controllate Danya Cebus e Shikun & Binui sono state tutte vendute "a causa del coinvolgimento delle imprese nella costruzione di insediamenti israeliani nei Territori palestinesi occupati".

Shikun & Binui è la più grande società israeliana nel settore dello sviluppo immobiliare.

Il fondo ha disinvestito anche dall’Elbit Systems Limited "a causa del suo coinvolgimento nella costruzione della barriera di separazione nei Territori palestinesi occupati", che, come si legge nel comunicato, "è ritenuta illegale secondo il diritto internazionale".

L’Illegittimità delle politiche israeliane "centrale" alla decisione della Nuova Zelanda

Il valore complessivo delle azioni delle tre società nel fondo era relativamente piccolo - circa 50.000 dollari - tuttavia, è significativo che l'illegalità delle pratiche israeliane, in cui sono coinvolte le imprese, è stato un elemento "centrale" per la decisione di vendere le azioni, come specificato nel comunicato del Fondo:

Le conclusioni delle Nazioni Unite che la barriera di separazione e le attività di insediamento sono illegali secondo il diritto internazionale sono state un fattore centrale della decisione del Fondo di escludere le imprese, ha dichiarato la Responsabile per gli Investimenti Anne Maree-O'Connor.

Il Fondo ha inoltre tenuto presente i voti della Nuova Zelanda al Consiglio di sicurezza delle Nazioni Unite sulle risoluzioni che esigevano la cessazione della costruzione e lo smantellamento della barriera di separazione, e la cessazione delle attività di insediamento di Israele nei Territori palestinesi occupati.

Il Fondo ha anche ritenuto le attività delle aziende di essere in contraddizione con il Patto Globale dell’ONU, il punto di riferimento chiave secondo il quale il fondo valuta il comportamento aziendale.

La decisione del fondo nazionale della Nuova Zelanda segue precedenti decisioni del fondo pensione statale norvegese a disinvestire dalle stesse imprese israeliane.

La scorsa settimana, Elbit Systems, uno dei principali produttori israeliani di armi, è stato indotto a ritirarsi da una fiera aerospaziale internazionale in Francia in seguito alle proteste di attivisti solidali con la Palestina.

Fonte: Electronic Intifada 

Traduzione di BDS Italia