di Michael Deas
Il gruppo dei Socialisti e Democratici (S&D) del Parlamento europeo, il secondo più grande del Parlamento europeo, ha dichiarato che le merci prodotte negli insediamenti illegali "non sono conformi al diritto comunitario."
In un comunicato stampa ufficiale, rilasciato dopo che un nuovo protocollo sul commercio UE-Israele è stato approvato – per pochi voti – dalla Commissione per il Commercio Internazionale del Parlamento europeo, la vice presidente del S&D, Véronique de Keyser, ha detto che "i prodotti fabbricati nei territori occupati non possono essere considerati 'legalmente commercializzabili' e, pertanto, non possono far parte di questo accordo sul commercio." I partiti costituenti del S&D includono il Partito Laburista del Regno Unito, il Partito Socialista francese e il Partito Socialdemocratico tedesco.
Prodotti provenienti dagli insediamenti sono attualmente venduti liberamente in Europa, anche se i governi di Danimarca e Regno Unito insistono sul fatto che dovrebbero essere etichettati in modo distinto da altri prodotti israeliani e si ritiene che alcuni governi europei stiano considerando un divieto di commercializzazione di queste merci.
Due recenti pubblicazioni dell’organizzazione palestinese per i diritti umani Al-Haq, sostengono che gli Stati sono obbligati per legge a porre fine al commercio di prodotti degli insediamenti.
La dichiarazione di S&D è stata rilasciata dopo che una proposta di rinvio per un nuovo protocollo sul commercio UE-Israele è stata sconfitta per due soli voti nella Commissione per il commercio internazionale del Parlamento europeo. Il nuovo protocollo (ACAA) faciliterà gli scambi di beni industriali e farmaceutici e ora verrà votato in seduta plenaria al Parlamento europeo.
Organizzazioni palestinesi, europee e israeliane si oppongono al protocollo in quanto è un miglioramento nelle relazioni UE-Israele che premia Israele per le sue continue violazioni e riconosce il controllo israeliano degli insediamenti illegali. La Coalizione delle Donne per la Pace ha anche sollevato preoccupazioni circa l'industria farmaceutica israeliana. Migliaia di firme sono state raccolte con petizioni per un voto contrario al protocollo.
In un comunicato la Rete euro-mediterranea per i diritti umani (EMHRN) ha condannato la decisione:
La Rete Euro-mediterranea per i diritti umani (EMHRN) è delusa che membri del Parlamento europeo abbiano approvato ieri un importante accordo commerciale tra l'UE e Israele, in una mossa che compromette chiaramente la posizione dichiarata dell'UE in materia di insediamenti e diritto internazionale.
Martedì scorso, i membri della Commissione sul Commercio Internazionale (INTA) del Parlamento Europeo hanno votato a favore del “Protocollo sulla valutazione della conformità e l’accettazione dei prodotti industriali” tra UE e Israele, comunemente noto come “ACAA”.
I membri della commissione possono sostenere che non si tratta di un miglioramento delle relazioni tra l'UE e Israele, però la maggiore cooperazione e le potenziali conclusioni di questo protocollo in realtà riflettono una significativa intensificazione delle relazioni commerciali. In particolare, ACAA porta effettivamente Israele nel mercato unico europeo.
La EMHRN trova questa decisione dei deputati particolarmente deplorevole in quanto ACAA prevede il riconoscimento delle autorità israeliane come competenti per i Territori palestinesi occupati, in diretta violazione degli obblighi dell'UE in base al diritto internazionale.
Fonte: Electronic Intifada
Traduzione di BDS Italia