È venuto alla luce la settimana scorsa che l'Unione europea (UE) ha deciso di potenziare le sue relazioni commerciali e diplomatiche con lo Stato di Israele, nonostante l'intensificazione della sua occupazione, colonizzazione e Apartheid contro il popolo palestinese. Il nuovo accordo, secondo quanto riferito, offrirà ad Israele relazioni commerciali e diplomatiche potenziate in più di 60 aree, effettivamente annullando la sospensione dell’upgrade imposta dopo il brutale assalto delle Forze di Occupazione Israeliane sulla Striscia di Gaza nel dicembre 2008 - gennaio 2009.
Questa ultima mossa da parte dell'UE è niente meno che oltraggiosa, soprattutto in considerazione della continua critica verbale dell'Unione europea dei piani belligeranti di colonizzazione di Israele. Questo comportamento ambiguo incarna le ragioni per cui il popolo palestinese non ha alcuna fiducia nella UE. Mentre alcuni della leadership palestinese potrebbero avere interessi personali comuni con l'UE e con Israele, il popolo palestinese rifiuta di accettare parole vuote di condanna.
Non dovrebbe essere necessario ricordare all'Unione europea che Israele si fa beffa continuamente della volontà della comunità internazionale, continua a violare le risoluzioni del Consiglio di Sicurezza delle Nazioni Unite e il diritto internazionale (compreso il diritto internazionale umanitario) e ad abusare quotidianamente dei diritti umani del popolo palestinese. Che siano le sue politiche di colonizzazione, la costruzione del Muro dell'Apartheid, la pulizia etnica e la "giudaizzazione" di Gerusalemme e del Naqab (Negev), il criminale blocco di Gaza, la negazione dei diritti dei rifugiati palestinesi sanciti dalle Nazioni Unite, la violazione dei diritti dei prigionieri palestinesi (compresi i bambini), la demolizione di case palestinesi, e le innumerevoli altre politiche illegali, Israele è senza dubbio colpevole di gravi violazioni dei diritti umani, meritevoli di condanna e sanzioni, non premi e benefici.
Nel suo piano più recente Israele ha deciso di distruggere otto villaggi palestinesi a sud di Hebron, con il trasferimento forzato di più di 1000 palestinesi, in modo da ampliare i campi di addestramento militare per i suoi soldati. Invece di prendere misure per garantire il rispetto del diritto internazionale, come richiesto dall'Articolo 1 comune alle Convenzioni di Ginevra, sembra che gli Stati membri dell'UE abbiano deciso di premiare Israele per il suo continuo abuso del popolo palestinese. Inoltre, gli Stati membri dell'UE hanno scelto di ignorare completamente l'Articolo 2 dell’Accordo di associazione UE-Israele, che è stato concepito per scoraggiare violazioni dei diritti umani, mettendo in chiaro che le relazioni UE-Israele “si basano sul rispetto dei diritti umani e dei principi democratici che deve guidare la politica interna e internazionale". Queste azioni possono mandare un unico chiaro messaggio al popolo palestinese - che i nostri diritti e le nostre vite non contano, e meritano solo occasionali parole vuote, ma mai misure concrete.
Come giovani palestinesi, siamo stanchi dell'ipocrisia dell’UE e delle sue politiche sprezzanti che fanno uso di programmi di aiuti e di sviluppo per mascherare la codardia politica e la complicità nei crimini di Israele; deve essere chiaro che tutto il sostegno finanziario che va all’Autorità palestinese è inutile quando l’UE offre incondizionato sostegno politico, commerciale, accademico e di altre forme a Israele. Le politiche dell'UE sono solo servite a prolungare l'occupazione israeliana e la nostra oppressione. È giunto il momento per gli Stati membri e l'UE nel suo insieme, di decidere o di dimostrare il proprio sostegno per i diritti umani o di continuare il sostegno alla violenta occupazione di Israele e il regime di apartheid, rischiando di perdere non solo il popolo palestinese ma i popoli arabi e persone di coscienza in tutto il mondo.
Con la presente si invita l'UE a:
(1) bloccare immediatamente il nuovo potenziamento delle relazioni con Israele
(2) sospendere l'attuale Accordo di associazione UE-Israele fino a quando Israele non sarà conforme con il diritto internazionale, e
(3) indagare e bloccare il lavoro di tutte le società europei che traggono beneficio dall’occupazione israeliana e dalle politiche di colonizzazione.
Salvo azioni concrete riguardo quanto sopra, il movimento giovanile palestinese si mobiliterà per protestare contro la recente manifestazione di complicità dell'Unione europea e di contestare la sua presenza e le sue operazioni in Palestina.
Palestinesi per la Dignità
Fonte: Alternative Information Center
Traduzione di BDS Italia