Appena due mesi dopo le conclusioni del Consiglio Europeo, secondo le quali le attività israeliane nei Territori Palestinesi Occupati stanno minando la soluzione a due Stati, la UE ha offerto a Israele 60 nuove attività di cooperazione nel corso del Consiglio d’Associazione tenutosi a Bruxelles il 24 luglio.
L’Euro-Mediterranean Human Rights Network (EMHRN) condanna duramente il doppio standard che l’Unione Europea adotta quando tratta con Israele.
“Se la UE è seria riguardo una giusta pace tra Israele e Palestina, deve compiere un collegamento più stretto tra le sue relazioni con Israele e il rispetto di Israele per i diritti umani e la legge umanitaria internazionale, così come stabilito dalla Risoluzione del Parlamento Europeo del 5 luglio. La UE ha bisogno di trasformare le parole in fatti. Dovrebbe usare le sue relazioni commerciali e la sua cooperazione tecnica come strumento di influenza”, ha detto il presidente di EMHRN, Michel Tubiana.
Anche se i legislatori europei affermano che questi campi di cooperazione sono basati sull’attuale Piano di Azione e non rappresentato a livello tecnico e politico un innalzamento del grado di collaborazione, EMHRN denuncia quello che percepisce come un chiaro messaggio rivolto a Israele: il business con l’Europa prosegue ancora come sempre. EMHRN si rammarica che queste 60 nuove attività non condizionano in alcun modo il progresso del rispetto dei diritti umani da parte israeliana.
Negli ultimi anni, l’EMHRN ha espresso profonda preoccupazione perché, nonostante il congelamento dell’intensificazione delle relazioni dal 2009, la cooperazione economica e tecnica si è continuamente sviluppata. Diversi accordi sono stati firmati dal giugno 2009 (come l’accordo per i prodotti agricoli e marini che ha già portato ad un visibile incremento del commercio bilaterale nel settore).
Più recentemente, durante la visita in Israele a luglio del presidente della Commissione Europea Barroso, si è parlato di un accordo per migliorare la cooperazione scientifica in campo energetico tra UE e Israele.
“Il palese rafforzamento delle relazioni tra UE e Israele mina le dichiarazioni europee riguardo le violazioni dei diritti umani e della legge umanitaria internazionale da parte di Israele. Inoltre getta un’ombra sulla dichiarata volontà di rinnovare le sue politiche nei confronti dei Paesi del Mediterraneo. Nella pratica, l’Europa applica due pesi e due misure”, ha concluso Tubiana.
Fonte: Euro-Mediterranean Human Rights Network
Traduzione Palestina Rossa/AIC Italia