LIBERTÀ. GIUSTIZIA. UGUAGLIANZA.

Boicottaggio, Disinvestimento e Sanzioni per i diritti del popolo palestinese.

Al-Haq accoglie con favore la decisione del 23 maggio 2012 di Haaglanden Stadsregio di non aggiudicare alla filiale olandese del gruppo Veolia, laTransport Nederland Openbaar Vervoer, il contratto di trasporto pubblico per tutti i trasporti di autobus nel quartiere dell'Aia.

La decisione dell'autorità locale olandese del quartiere urbano Haaglanden continua un trend che ha visto l'esclusione di Veolia dai contratti in altri grandi centri urbani in tutto il mondo, come Victoria (Australia), Londra (Regno Unito), Stoccolma (Svezia), Edimburgo ( Scozia), Dublino (Irlanda) e Bordeaux (Francia).

All'inizio di questo mese, prima che l'autorità locale olandese prendesse una decisione sull'appalto dei trasporti pubblici, al-Haq aveva espresso la sua grave preoccupazione per la partecipazione di Veolia Transport Nederland Openbaar Vervoer. In un comunicato stampa emesso il 2 maggio 2012, Al-Haq ha sottolineato che la partecipazione di Veolia nell'appalto di trasporto pubblico dell'Aia sarebbe stata particolarmente problematica per la reputazione della città come la "Città Internazionale della Pace e della Giustizia."

I recenti tentativi di sensibilizzazione di al-Haq all'Aia sono parte di un impegno a lungo termine per opporsi alle attività di Veolia, una multinazionale francese che fornisce le infrastrutture agli enti locali israeliani attraverso le sue filiali, attraverso la sua partecipazione alla costruzione della linea di tram Jerusalem Light Railway che collega Gerusalemme Ovest agli insediamenti ebraici illegali nella parte occupata di Gerusalemme Est e in altre parti della Cisgiordania. Il 14 aprile 2010, il Consiglio dei diritti umani dell'ONU (Risoluzione ONU 13/7 dell'HRC) ha espressamente dichiarato che la Jerusalem Light Railway è una "chiara violazione del diritto internazionale e delle risoluzioni delle Nazioni Unite". Tale infrastruttura contribuisce all'annessione illegale di Gerusalemme Est e di altre parti della Cisgiordania ad Israele. Veolia, che opera attraverso una rete di società controllate interamente o parzialmente, fornisce anche altre forme di sostegno infrastrutturale alle autorità israeliane, compreso il funzionamento della discarica di Tovlan nella Valle del Giordano. Il sito è utilizzato per smaltire i rifiuti raccolti da Israele e dagli insediamenti israeliani in Cisgiordania, compresa Gerusalemme Est.

A luglio 2011, il Stadsregio Arnhem Nijmegen, un ente locale olandese, ha deciso di assegnare un miliardo di euro ad Hermes, una filiale olandese di trasporto pubblico controllata da Veolia. In risposta alla decisione dell'autorità locale, Al-Haq ha incaricato gli avvocati di Van den Biesen Boesveld di presentare un'obiezione formale. A dicembre 2011 la Commissione d'Appello della Arnhem Nijmegen Stadsregio ha negato la richiesta di Al-Haq e Al-Haq ha fatto un appello al tribunale d'appello del Commercio e dell'Industria (College van Beroep voor het Bedrijfsleven). Una decisione sul caso è ancora pendente.

In una lettera del 25 marzo 2008, Al-Haq ha invitato i fornitori olandesi di servizi finanziari SNS Bank / Asset Management ad escludere Veolia Environnement SA dal portafoglio del SNS dopo che la filiale della Banca SNS aveva tolto i propri investimenti da Veolia. Nel 2006, ASN Bank ha venduto tutte le azioni Veolia a causa della partecipazione di Veolia nella costruzione della Jerusalem Light Railway affermando che "il progetto non è in linea con la richiesta delle Nazioni Unite di fermare ogni forma di sostegno alle attività di insediamento di Israele." Inoltre, in un lettera risalente ad agosto 2007, Al-Haq ha invitato Veolia Environnement SA ad interrompere la sua partecipazione alla Jerusalem Light Railway e ad altre infrastrutture e di fermare il suo contributo alla continue violazioni israeliane del diritto internazionale.

Gli inviti che al-Haq rivolge ad attori non statali sono finalizzati a garantire che essi si attengano all'obbligo etico e giuridico di non contribuire alle violazioni israeliane del diritto internazionale, con lo scopo di evitare ulteriori violazioni.

Fonte: Alternative Information Center