LIBERTÀ. GIUSTIZIA. UGUAGLIANZA.

Boicottaggio, Disinvestimento e Sanzioni per i diritti del popolo palestinese.

La Corte internazionale di giustizia dichiara che Israele è colpevole di apartheid contro i palestinesi e che l'occupazione militare e l'annessione dei territori palestinesi sono illegali

Il movimento BDS chiede di massimizzare la pressione su tutti gli stati affinché impongano immediatamente sanzioni mirate contro l'Israele dell'apartheid, compreso un embargo militare completo.

Palestina occupata, 19 luglio 2024 - La Corte internazionale di giustizia (CIG), dopo aver confermato la plausibilità del genocidio israeliano contro 2,3 milioni di palestinesi a Gaza a gennaio, ha appena dichiarato Israele colpevole di apartheid e la sua occupazione militare illegale. La CIG ha ordinato a Israele di porre completamente fine all'occupazione militare della Striscia di Gaza e della Cisgiordania, compresa Gerusalemme Est.

La sentenza odierna della CIG afferma senza ombra di dubbio l'obbligo legale per tutti gli stati di porre fine alla loro complicità con l'occupazione illegale da parte di Israele e alle gravi violazioni di diritti umani e di agire per garantire il rispetto del diritto internazionale. Ciò richiede l'imposizione di sanzioni mirate e immediate contro Israele, a partire da un embargo militare completo.

Ora gli stati non hanno più scuse per ignorare il loro obbligo legale di garantire che le società, le banche, i fondi di investimento e le istituzioni, come le università, domiciliate sotto la loro giurisdizione pongano fine a ogni complicità con l'apartheid e l'occupazione illegale da parte di Israele.

La sentenza del tribunale più importante del mondo conferma ciò che era stato proposto dalla maggioranza degli Stati membri dell'Assemblea Generale delle Nazioni Unite (UNGA), ovvero che l'occupazione militare di Israele è un sistema discriminatorio dal punto di vista razziale, equivale all'annessione e all'aggressione contro il popolo palestinese, negandogli il diritto inalienabile all'autodeterminazione.

Saleh Hijazi, coordinatore del movimento BDS per le politiche libere dall'apartheid:

"La storica sentenza della Corte internazionale di Giustizia che ritiene Israele colpevole di apartheid e annessione, affermando che la sua occupazione è illegale e che deve smantellare i suoi insediamenti coloniali, fornire risarcimenti e permettere ai rifugiati di tornare al loro luogo di residenza originario, è un passo cruciale per porre fine al regime israeliano di colonialismo e apartheid che dura da 76 anni e che ora anche sta anche commettendo un genocidio.

Dobbiamo continuare a esercitare la nostra azione collettiva, il nostro potere popolare, per indurre gli stati a porre fine alla loro complicità con il regime genocida di apartheid di Israele e a imporre sanzioni mirate e significative contro di esso. Dobbiamo intensificare la nostra lotta ovunque per spingere a sospendere Israele da tutti i forum internazionali come le Nazioni Unite, la FIFA e le Olimpiadi, come è stato fatto contro il Sudafrica dell'apartheid. Dobbiamo anche intensificare la pressione su tutte le aziende e le istituzioni complici per far sì che mettano fine alla propria complicità.

Alla luce del genocidio in corso da parte di Israele, trasmesso in diretta streaming e abilitato dall'Occidente, contro 2,3 milioni di palestinesi a Gaza, le popolazioni autoctoni della Palestina credono più che mai che per esercitare il nostro diritto inalienabile all'autodeterminazione, al ritorno dei nostri rifugiati e per ottenere giustizia, l'intero regime di oppressione coloniale di Israele debba essere smantellato. Porre fine alle complicità statali, aziendali e istituzionali con questo regime è la forma più efficace e significativa di solidarietà internazionale con la lotta di liberazione palestinese".

Maren Mantovani, rappresentante per le relazioni internazionali di Stop the Wall all’interno del Comitato nazionale palestinese per il BDS (BNC), guida del movimento BDS globale:

"Questa è la seconda sentenza incriminante della CIG contro Israele quest'anno, dopo aver confermato la plausibilità del genocidio a gennaio e aver fatto scattare l'obbligo legale degli stati di prevenire il genocidio. Si tratta della terza sentenza contro Israele in totale, poiché già nel 2004 la Corte internazionale di giustizia aveva confermato l'illegalità del Muro e degli insediamenti israeliani nei Territori palestinesi occupati, stabilendo per la prima volta gli obblighi vincolanti degli stati terzi e delle Nazioni Unite di porre fine alle violazioni del diritto internazionale da parte di Israele.

Se gli stati non vogliono relegare la CIG nell'oblio o trasformarla nell'ennesimo strumento dell'Occidente coloniale per governare, saccheggiare e sottomettere i popoli del Sud globale, è fondamentale che la maggioranza mondiale garantisca che le sentenze della CIG siano rispettate e applicate in modo coerente e completo."

Il movimento BDS chiede che venga esercitata la massima pressione dal basso e dalla società civile su tutti gli stati, le Nazioni Unite e gli organismi regionali per:

  • Imporre immediatamente un embargo militare completo su Israele, che comprenda l'esportazione, l'importazione e il trasferimento di armi, equipaggiamento militare e prodotti a duplice uso, nonché la fine di tutte le altre forme di cooperazione militare (addestramento, ricerca congiunta, investimenti, ecc.).
  • Imporre sanzioni mirate e legali contro Israele, di cui sanzioni diplomatiche, economiche e finanziarie.
  • Porre immediatamente fine a tutte le altre forme di complicità con l'occupazione militare illegale da parte di Israele, il genocidio sempre più brutale a Gaza e la causa principale di tutto questo: il regime di colonialismo e apartheid di Israele che dura da 76 anni.
  • Riattivare il Comitato speciale delle Nazioni Unite contro l'apartheid per contribuire a sradicare il regime di apartheid di Israele e indicare i responsabili.
  • Sospendere Israele dalle Nazioni Unite e privarlo dei suoi privilegi e diritti di membro, proprio come è stato fatto con il Sudafrica dell'apartheid.
  • Sospendere Israele dalle Olimpiadi, dalla FIFA e da tutti i forum ed eventi internazionali e regionali di questo tipo.

Background

In totale, 57 Paesi hanno presentato alla Corte memorie scritte e, nel corso di sei giorni di udienze, 49 stati hanno presentato oralmente le loro posizioni sulle conseguenze legali dell'occupazione israeliana della Striscia di Gaza, della Cisgiordania e di Gerusalemme Est. La maggior parte degli interventi ha sostenuto l'illegalità dell'occupazione e ha analizzato le conseguenze per Israele. 25 interventi hanno incluso un'analisi, o almeno un riferimento, all'apartheid e/o alla discriminazione sistematica o alla politica discriminatoria.

I seguenti Paesi hanno usato la parola apartheid, alcuni hanno fornito una lunga analisi dell'applicabilità del quadro dell'apartheid: Giordania, Organizzazione della Cooperazione Islamica (OIC), Unione Africana, Bangladesh, Cile, Libano, Lega degli Stati Arabi, Sudafrica, Kuwait, Gambia, Belize, Bolivia, Cuba, Qatar, Palestina, Pakistan, Yemen, Indonesia, Namibia, Cina. Brasile, Francia e Spagna hanno fatto riferimento alla discriminazione.

Fonte: BNC

Traduzione BDS