Foto: da destra a sinistra, il dissidente israeliano Ronnie Barkan, l'attivista palestinese Majed Abusalama, l'attivista del BDS Christoph Glanz celebrano la vittoria
Un tribunale tedesco ha confermato che la difesa del BDS e dei diritti dei palestinesi rientra nella libertà di parola e nella libertà di assemblea, diritti tutelati dalla costituzione tedesca e fondamentali per la democrazia. La corte ha stabilito che la città tedesca di Oldenburg ha violato illegittimamente questi diritti fondamentali nel revocare la concessione di uno spazio per eventi, costringendo un gruppo di solidarietà con la Palestina a cancellare la sua conferenza pubblica sui diritti dei palestinesi. La sentenza della Corte è "un passo importante verso una discussione pubblica più informata e democratica in Germania nelle occasioni di dibattito su Israele e sul popolo palestinese.”
A maggio 2016, la città tedesca di Oldenburg ha impedito che si tenesse una conferenza pubblica intitolata "BDS: una campagna per i diritti umani dei palestinesi", ritirando agli organizzatori dell’evento il permesso di utilizzare lo spazio per gli eventi [già concesso]. Il 27 settembre 2018, il tribunale amministrativo di Oldenburg ha stabilito l'illegalità dell'annullamento del contratto con il gruppo BDS Initiative-Oldenburg.
Ora, quasi due mesi dopo, la delibera completa, di 20 pagine, spiega il ragionamento del tribunale.
BDS Iniziative-Oldenburg ritiene che questa decisione del Tribunale Amministrativo di Oldenburg sia un passo importante verso una discussione pubblica più informata e democratica in Germania nelle occasioni di dibattito su Israele e sul popolo palestinese.
Per tutti coloro che nelle città e nei paesi tedeschi, e a livello federale, hanno sostenuto la politica israeliana di apartheid, violenza militare e colonizzazione dei territori palestinesi, calunniando e sopprimendo ogni dibattito sulle flagranti violazioni israeliane del diritto internazionale umanitario e dei diritti umani, la Corte di Oldenburg chiarisce quanto segue:
Il dibattito pubblico che avevamo programmato sulla campagna globale di Boicottaggio, Disinvestimento e Sanzioni (BDS) della società civile palestinese contro lo stato di Israele fino alla fine di ogni oppressione del popolo palestinese rientra nei diritti fondamentali alla libertà di parola e di assemblea che sono protetti dalla costituzione tedesca e che sono essenziali per la democrazia. Non era quindi ammissibile impedire questo dibattito a causa del suo argomento, cioè il BDS.
Per questo motivo, la Corte conclude che la città di Oldenburg ha gravemente violato i nostri diritti alla libertà di assemblea e di parola quando ha deciso di revocare l'autorizzazione all'uso del suo centro eventi, precedentemente concessa, semplicemente perché dei terzi, incluso il gruppo locale della Germany-Israel Society, hanno denigrato il nostro evento, sostenendo che il BDS fosse motivato dall'odio razziale e avrebbe innescato la violenza (vedi pagina 11-14 della decisione).
Infine, la Corte spiega che i nostri diritti sono stati violati perché la città ha commesso degli errori amministrativi. Per quanto riguarda le future richieste di BDS-Oldenburg per le sale del centro eventi della città, la Corte sottolinea che la città deve emettere la propria decisione sulla base della debita osservanza e in considerazione: i) dei diritti fondamentali alla libertà di assemblea e di parola; ii) del principio della parità di trattamento e, iii) del diritto del richiedente ad essere ascoltato.
Alys Samson Estapé, coordinatore delle campagne europee del Comitato nazionale palestinese del BDS (BNC), ha dichiarato:
Il BNC, la più grande coalizione nella società civile palestinese, accoglie con favore questa decisione. Accogliamo in particolare la conclusione della Corte secondo cui l'informazione pubblica e la promozione del nostro movimento BDS rientrano nei diritti fondamentali alla libertà di parola e di assemblea e devono pertanto essere rispettate e tutelate dalle autorità tedesche. Con questa conclusione, il tribunale amministrativo di Oldenburg è giunto a condividere l'opinione legale dell'Unione europea, dei governi di Irlanda, Svezia e Paesi Bassi, nonché di rinomati studiosi di giurisprudenza europea e di organizzazioni internazionali per i diritti umani, come Amnesty International, FIDH, Human Rights Watch e Pax Christi International.
In Palestina, ci auguriamo che questa decisione della Corte, insieme alla coraggiosa lotta di molti cittadini tedeschi per il loro diritto di sostenere e ampliare il nostro movimento BDS, presto metterà fine anche in Germania alla negazione inumana dell'esistenza e dei diritti del popolo palestinese a vantaggio del regime di apartheid di Israele. Ci aspettiamo che i media tedeschi informino sia i rappresentanti politici eletti sia i partiti politici perché adottino posizioni su Israele / Palestina sulla base della moltitudine di rapporti e risoluzioni delle Nazioni Unite che documentano le violazioni di Israele del diritto internazionale e dei diritti umani. Ci aspettiamo inoltre che città e comunità tedesche seguano l'esempio di altre città europee e adottino misure efficaci per l’ottenimento dei nostri diritti alla libertà dall'occupazione di Israele, alla piena uguaglianza e al ritorno dei rifugiati.
Fonte: BDS-Oldenburg Germany
Traduzione di BDS Italia