Le mobilitazioni in tutto il mondo riescono a impedire l'uso della partita da parte del governo israeliano per coprire i suoi crimini di guerra e le gravi violazioni dei diritti umani contro i palestinesi.
Martedì 5 giugno la squadra nazionale di calcio argentina ha annullato la partita "amichevole" con Israele programmata per sabato 9, dopo mesi di campagna del BDS iniziata in Argentina.
I tifosi e i sostenitori dei diritti umani dei palestinesi hanno esortato la squadra argentina e il calciatore superstar Lionel Messi ad annullare la partita, che si doveva svolgere in uno stadio israeliano costruito nel villaggio palestinese di al-Maliha, che fu “ripulito” etnicamente, in risposta alla criminale politica di Israele di “sparare per uccidere o mutilare”, messa in atto contro pacifici manifestanti palestinesi a Gaza.
Anche il calciatore palestinese Mohammad Khalil, la cui carriera è stata stroncata dopo che Mohammad è stato colpito da un cecchino israeliano a entrambe le gambe mentre protestava pacificamente a Gaza, ha chiesto all'Argentina e a Messi di cancellare la partita con Israele.
Migliaia di persone si sono unite a Khalil, firmando una petizione a Messi e all’ Argentina, ammonendo che il governo israeliano avrebbe usato la partita per coprire i suoi brutali attacchi ai palestinesi, dentro e fuori dal campo.
I sindacati argentini e le Madres de Plaza de Mayo hanno aderito alla accorata richiesta. La scorsa settimana, una manifestazione è stata organizzata davanti alla sede dell'Argentina Football Association (AFA) a Buenos Aires.
Le proteste hanno seguito la squadra argentina a Barcellona. Martedì, durante la sessione di allenamento della squadra in vista della Coppa del Mondo, i sostenitori dei diritti dei palestinesi hanno usato un megafono per consegnare il messaggio direttamente ai giocatori.
Secondo quanto trapelato, Israele avrebbe pagato l'Argentina 3 milioni di dollari per giocare la partita, come parte delle sue "celebrazioni" del 70 ° anniversario.
Omar Barghouti, della campagna palestinese per il boicottaggio accademico e culturale di Israele (PACBI), ha dichiarato:
“Accogliamo con favore la decisione della squadra argentina di cancellare questa partita "amichevole". Sarebbe stato estremamente ostile ai diritti umani! Giocare con uno stato dove vige l’apartheid è una forma di complicità, ingigantita dal recente orribile massacro commesso da Israele a Gaza contro manifestanti disarmati che chiedono la libertà, la dignità e il diritto al ritorno dei profughi riconosciuto dall'ONU.
Tutto questo faceva parte della politica di “sport-washing”, la ripulitura tramite lo sport, del regime di apartheid israeliano che utilizza eventi sportivi internazionali per coprire i suoi crimini di guerra e le gravi violazioni dei diritti umani contro i palestinesi. Il fatto che i tifosi dell'Argentina e gli attivisti per i diritti umani di tutto il mondo siano riusciti a contrastarla ci dà molta speranza”.
Inizialmente la partita era prevista ad Haifa, ma poi il governo israeliano l’ha spostata a Gerusalemme, offrendo agli organizzatori $ 760.000 a titolo di compensazione. Pare che il ministro della Cultura e dello Sport israeliano, Miri Regev, abbia messo come condizione alla partita la pubblicazione di una serie di foto promozionali con la squadra argentina, ulteriore prova di come Israele usi lo sport per mascherare - o ripulire usando lo sport - la sua immagine.
Dopo la notizia della cancellazione, il primo ministro israeliano Benjamin Netanyahu ha immediatamente chiamato il presidente argentino Mauricio Macri perché intervenisse, ma Macri ha risposto che non aveva alcuna autorità sulla decisione.
La cancellazione della partita "amichevole" di Israele con l'Argentina è una spinta alla campagna Cartellino Rosso a Israele / Red Card Israel, che ha invitato la FIFA ad espellere Israele – come fu espulso il Sudafrica dell’apartheid - a causa delle sue violazioni contro il calcio palestinese e il suo disprezzo per gli statuti della FIFA.
Anche la Federcalcio palestinese ha chiesto all'Argentina di annullare la partita.
In un video messaggio, la squadra di football della città palestinese di Nabi Saleh, in Cisgiordania, occupata da Israele, ha ringraziato l'Argentina e Lionel Messi. Nabi Saleh è il villaggio di Ahed Tamimi, la minorenne palestinese condannata a 8 mesi in una prigione israeliana per aver schiaffeggiato un soldato israeliano pesantemente armato in piedi nel cortile di casa sua. "Hai segnato un obiettivo per la libertà, la giustizia e l'uguaglianza", hanno detto i parenti di Ahed nel video.
Barghouti di PACBI ha aggiunto:
“I giocatori di calcio palestinesi vengono regolarmente attaccati e privati della libertà di movimento e di partecipare ad allenamenti e partite. Le forze israeliane hanno imprigionato, ferito e ucciso calciatori palestinesi. L'attaccante dell'Argentina Gonzalo "Pipa" Higuaín ha dichiarato: "Non andare era la cosa giusta da fare".
Auguriamo il meglio perché la Coppa del Mondo vada all’ Argentina. La FIFA deve prendere nota. È tempo di mostrare a Israele il cartellino rosso."
Fonte : BNC
Traduzione di BDS Italia