LIBERTÀ. GIUSTIZIA. UGUAGLIANZA.

Boicottaggio, Disinvestimento e Sanzioni per i diritti del popolo palestinese.

Danni provocati dall’uragano Harvey a Port Arthur, Texas, il 28 settembre 2017 (David Goldman/AP)

di Gideon Levy  

I 20.000 abitanti di Dickinson, che non avevano probabilmente mai sentito parlare di Israele, ora sono i nuovi e ardenti sostenitori del movimento che boicotta Israele.

Immaginate un disastro naturale in Israele, dopo il quale i funzionari della città chiedono che le vittime firmino una dichiarazione in cui giurano che non boicotteranno mai l'Islanda prima di ricevere aiuto. La gente, disperata, che non si è mai sognata di boicottare l'Islanda, firmerà qualsiasi cosa. Poi però odierà quell’isola nordica.

Questo è esattamente lo scenario ridicolo che si è presentato a Dickinson, Texas, dopo l'uragano Harvey. Accettare per iscritto di non boicottare Israele era una precondizione per ricevere risarcimenti. I 20.000 abitanti di Dickinson, che non avevano probabilmente mai sentito parlare di Israele e ancora meno avevano pensato di boicottarlo, ora sono nuovi e ardenti sostenitori del movimento di boicottaggio, disinvestimento e sanzioni. Ciò è come "l'Uragano Israele", nelle parole del sindaco Julie Masters, è nato.

Affamati di potere e di controllo e lavorando con un entusiasmo sfrenato, gli "amici" di Israele stanno provando a combattere questo movimento in tutti modi possibili. Nei fatti, stanno soltanto aumentando il suo impatto. Chiunque desideri capire come l'anti-semitismo è nato e come i semi della sua violenza siano seminati è invitato a visitare Dickinson. L'obbligo di non boicottare Israele è l'essenza di tutto quello che sostengono gli anti-semiti: gli ebrei controllano i soldi, il potere e l'influenza, dappertutto. Uno non ha bisogno dei "Protocolli dei Savi di Sion", abbiamo Dickinson.

Il processo di criminalizzazione del movimento BDS si sta intensificando negli Stati Uniti e in Europa. Leggi che non sono mai state approvate contro qualunque altro movimento di protesta sono promulgate contro il BDS. Chiunque boicotti Israele è un criminale. Chiunque dia retta alla propria coscienza è un transgressore. I propagandisti a favore di Israele, i falsi amici e i diplomatici stanno accumulando un successo dopo un altro, ma queste sono false vittorie. Questa campagna aggressiva gli scoppierà tra le mani. Dickinson rappresenta la profondità della farsa ma tale legislazione è scandalosa dovunque. È difficile capire perché i democratici in giro per il mondo rimangano silenziosi di fronte alla drastica e antidemocratica criminalizzazione che avviene nei loro paesi. Non c’è bisogno di sostenere il boicottaggio di Israele per opporsi alla sua criminalizzazione. Ogni democratico sa che il boicottaggio è un mezzo legittimo, un modo non violento e democratico della società civile per esprimere una protesta. Che cosa potrebbe essere più stimolante che cittadini che ascoltano la loro coscienza? Gli attivisti per i diritti degli animali boicottano le macellerie, gli ebrei religiosi boicottano i negozi che non sono kosher, i difensori della giustizia sociale boicottano le aziende che sfruttano la manodopera, le autorità preposte al rispetto della legge confiscano le merci rubate e i sostenitori del diritto internazionale boicottano l'occupante israeliano. Esiste qualche cosa di più sublime?

Non nel mondo che Israele e i suoi rappresentanti stanno provando a imporre. Mercoledì, Chaim Levinson e Barak Ravid hanno riferito su Haaretz di un'unità legale clandestina che lo stato impiega all'estero contro il movimento BDS. Questo ridicolo apparato segreto è coinvolto “nella raccolta di informazioni e nell'attacco”, niente di meno, con milioni di shekels investiti nell'impresa. Quindi, Israele si sta trasformando sempre più nel suo predecessore, il Sudafrica. Ora non è solo un regime di apartheid nei territori occupati, è una guerra intrapresa da quelli responsabili di questo regime contro i suoi critici in tutto il mondo. Israele è già lì, seminando zizzania in paesi stranieri, come se fosse in carica lì. Forse è indirettamente responsabile della follia di Dickinson.

Legislazione, raccolta di informazioni, attacchi, propaganda, avvocati, sorveglianza, una battaglia disperata e inutile. Questa campagna impavida difetta di solo un ingrediente: la giustizia del suo percorso. Gerusalemme crede veramente che con le minacce e le tattiche intimidatorie Israele cambierà l'opinione del mondo? Il capo di questa campagna, il ministro di Israele per l’informazione, la sicurezza pubblica e gli affari strategici, Gilad Erdan, pensa che con azioni legali Israele si farà degli amici? Forse anziché fare appello a tutte queste brigate di propaganda e orde di esperti legali sarebbe più semplice considerare un cambiamento di politica, quella che è alla radice di tutti questi attacchi? Dopo tutto, abbiamo imparato dalla Sudafrica che senza un cambiamento di regime questa battaglia è persa. Così forse dovremmo sforzarci di cambiare il regime nei territori. Oops, nessuno ha pensato a quello a Gerusalemme.

 Fonte: Haarez

Traduzione di BDS Italia