Karim Younes, noto come "il decano dei prigionieri palestinesi", ha scritto una lettera che sottolinea che i prigionieri continueranno con lo sciopero della fame fino alla vittoria o alla morte e nonostante le misure repressive adottate dalla polizia penitenziaria per stroncare la volontà dei prigionieri e detenuti in sciopero della fame.
Il detenuto Younes ha anche dichiarato nella lettera che i prigionieri hanno informato l'amministrazione penitenziaria israeliana (IPS) che sono pronti solo a negoziati seri e non a vane sequenze di incontri e promesse.
Karim Younes ha aggiunto che l'unico organismo autorizzato a negoziare è quello costituito dai leader dello sciopero e secondo gli standard fissati all'inizio dello sciopero.
Testo integrale della lettera:
Nostro nobile popolo,
Dalle celle della fermezza, della libertà e della dignità nella sezione di isolamento della prigione di Ramla, vi salutiamo e a voi ci rivolgiamo uno per uno.
Vi assicuriamo la nostra fermezza e determinazione al fine di ottenere la vittoria, non importa quanto sarà lunga la battaglia.
Assicuriamo alle moltitudini del nostro popolo che le notizie della loro solidarietà e del loro sostegno ci raggiungono nonostante l'isolamento e l'assedio e crediamo fermamente all'inevitabilità della vittoria, non importa quanto sarà feroce la battaglia.
Mentre le autorità penitenziarie hanno usato tutte le forme di misure repressive per stroncare la nostra volontà e sottometterci, queste misure hanno aumentato la nostra determinazione ad andare avanti con lo sciopero della fame.
I rappresentanti dei servizi di intelligence hanno cercato di tenere con noi trattative false e inutili, allo scopo di interrompere lo sciopero della fame in cambio di vuote promesse.
Ecco perché abbiamo detto loro che siamo pronti solo a negoziati seri, e non a inutili incontri che mirano a porre fine allo sciopero della fame. Pertanto, non consideriamo i loro precedenti tentativi come negoziati, ma un modo per guadagnare tempo.
Inoltre assicuriamo che l’unica autorità autorizzata a negoziare è costituita dai leader dello sciopero e secondo i criteri e principi stabiliti prima dell'inizio della battaglia.
Oggi, il 28° giorno dello sciopero, assicuriamo al nostro popolo che la nostra fermezza e determinazione non possono essere destabilizzati da nessuna forza.
Tuttavia, se le autorità di occupazione si affidano al fattore tempo, siamo i più bravi a far sì che il tempo giochi a nostro favore.
O vittoria o martirio.
E nient'altro che la vittoria ... perché non esiste vita senza dignità.
Vostro fratello Karim Yunus
Prigione di Ayalon - Ramla
Fonte: Addameer
Traduzione di BDS Italia