Due partiti politici olandesi chiedono sanzioni contro Israele per le sue continue violazioni dei diritti dei palestinesi
Nel suo congresso nazionale tenutosi il 16 aprile il partito liberale D66 - abbreviazione di Democratici 66 - ha invitato i suoi legislatori a premere sull’Unione europea perchè chieda a Israele di fermare la costruzione di insediamenti sui territori occupati e di porre fine ad altre violazioni dei diritti umani. La risoluzione del D66 - adottata da una maggioranza del 75 per cento - afferma che se Israele non ascolta le richieste, l'accordo di associazione UE-Israele "potrebbe essere (parzialmente) sospeso."
D66 attualmente detiene 12 dei 150 seggi della camera bassa del Parlamento olandese e 10 su 75 al Senato. Esso detiene anche quattro dei 26 seggi olandesi al Parlamento europeo.
Inoltre un secondo partito politico olandese - il partito di Sinistra Verde - ha approvato una mozione in cui ribadiva la sua richiesta di sospensione dell'accordo di associazione UE-Israele. La mozione aveva lo scopo di sottolineare la sua posizione già resa ufficiale chiedendo la sospensione e sottolineando che « le violazioni di Israele ... sono progressivamente aumentate in quantità e gravità .. »
Le due clausole principali della mozione di Sinistra Verde affermano che:
"GroenLinks include nel suo programma elettorale l’affermazione che l'accordo di associazione con Israele debba essere sospeso fin tanto che Israele continua a violare il diritto internazionale. I nostri rappresentanti sosterranno attivamente l'attuazione delle linee guida in materia di etichettatura, la sospensione o l'annullamento dell'accordo di associazione con Israele, e il riconoscimento dello Stato di Palestina".
Decine di membri del Parlamento europeo e 300 gruppi per i diritti umani, sindacati e partiti politici di tutta Europa hanno già chiesto la sospensione dell'accordo UE-Israele come strumento di pressione su Israele perchè ponga fine ai suoi abusi.
Fonte: ECCP
Traduzione di BDS Italia