Illustre Signora Mogherini,
In nome delle nostre Associazioni, Ebrei contro l’Occupazione (ECO) e Salaam Ragazzi dell’Olivo (Comitato di Milano), vogliamo segnalarle che le decisioni della Commissione Europea nei riguardi della Palestina ed Israele sono del tutto inadeguate a far cessare le ingiuste, ed inumane, politiche di Israele contro i Palestinesi, sia quelli con cittadinanza israeliana, sia quelli residenti nei territori palestinesi occupati militarmente da Israele da ormai molti decenni.
Le azioni dei governi israeliani, dal 1948 a tutt’oggi, violano i più fondamentali diritti umani, civili e politici del popolo palestinese, e le numerose risoluzioni delle Nazioni Unite, dal 1947 ad oggi. I palestinesi sono stati cacciati dalla loro terra con l’occupazione militare iniziale del 1947-49 (sin da prima della proclamazione dello Stato di Israele), che ha visto anche il massacro di molte decine di migliaia di loro. Da allora, lo Stato di Israele continua ogni giorno a cacciare i Palestinesi dalla Cisgiordania e da Gerusalemme EST, e le uccisioni di Palestinesi negli attacchi con forze militari assolutamente preponderanti ed armi sofisticate contro Gaza ed in Cisgiordania hanno raggiunto numeri tali da guerra di un esercito moderno contro una popolazione civile.
Lo strangolamento delle attività economiche palestinesi ha raggiunto intensità tale da consentire ai Palestinesi solo un’economia di sussistenza: siccome siamo certi che Lei sia perfettamente al corrente di questa situazione, non ci dilunghiamo a documentare quanto sopra. Abbiamo il dovere di dirle che consideriamo risibili i provvedimenti della Unione Europea di vietare ad Israele la etichettatura dei prodotti delle colonie israeliane, illegali, in Cisgiordania come “prodotti di Israele”. Oltre che facilmente aggirabile dagli espertissimi israeliani, questo provvedimento è del tutto inefficace e le proteste del governo israeliano sono espressione dell’ipocrita linguaggio diplomatico in uso nei rapporti internazionali.
Provvedimento efficace sarebbe la sospensione delle privilegiate condizioni che L’EU accorda da sempre ad Israele nel commercio e nelle attività culturali (soprattutto le attività scientifiche, di base ed applicate). Efficace sarebbe la sospensione dei trattati di cooperazione militare da parte dei Paesi membri, e le ingenti forniture di armi, poi usate da Israele anche per compiere massacri come quelli ripetuti contro la popolazione civile di Gaza. Per questo indirizziamo questa nostra richiesta anche al Presidente del Consiglio italiano, in quanto cittadini italiani che vorrebbero essere anche cittadini europei, se esistesse una tale cittadinanza.
Con stima personale,
Giorgio Forti, incaricato degli affari esteri di ECO Paola Canarutto, Presidente di ECO
Maria Giulia Agnoletto, Presidente di Salaam Ragazzi dell’Olivo (Comitato di Milano)
Fonte: Nena News