Cactus, la maggiore catena di generi alimentari del Lussemburgo, ha deciso di interrompere la commercializzazione di frutta e verdura importati da Israele fin quando non venga accertato che non provengono da colonie israeliane costruite su territori palestinesi occupati.
Il giornale israeliano Yediot Ahronot ha affermato che il leader della distribuzione di generi alimentari in Lussemburgo si è piegato alle pressioni pro-Palestina, provenienti soprattutto dall’organizzazione Just Peace in the Middle East, che per mesi ha portato avanti proteste facendo pressione sulla Cactus per interrompere la commercializzazione di prodotti israeliani.
Il giornale ha riferito che la rete di distribuzione alimentare avrebbe detto che i prodotti israeliani quali frutta e verdure generano un guadagno marginale; per evitare proteste fuori dalle proprie filiali avrebbe quindi deciso di interromperne la commercializzazione.
Il giornale ha segnalato che il console onorario israeliano in Lussemburgo, Daniel Schneider, ha interpellato la direzione dell’azienda per convincerla a rivedere la propria decisione di interrompere la commercializzazione di frutta e verdura israeliane.
Fonte: Middle East Monitor
Traduzione di BDS Italia