Secondo una dichiarazione pubblicata dal sito web locale Sevenstreets.com Sabato, Pete Wylie, leggendario chitarrista e cantautore di Liverpool, si è ritirato dall’International Music Festival organizzato dalla città a causa dell’utilizzo da parte del consiglio comunale dei servizi di sicurezza della G4S.
L’annuncio di Wylie fa riferimento alle accuse di abusi dei diritti umani contro la G4S, la compagnia anglo-danese che fornisce servizi di sicurezza ai checkpoint, alle carceri e alle stazioni di interrogatorio in Israele - inclusi quelli dove i bambini palestinesi sono stati detenuti in isolamento.
La compagnia ha sofferto di un certo numero di disinvestimenti e annullamento di contratti come risultato delle campagne [BDS, ndt] a causa delle sue operazioni per conto del governo israeliano. La G4S ha dichiarato a Luglio 2014 che terminerà i suoi contratti con Israele nel 2017, ma gli attivisti hanno notato come “la G4S abbia fatto dichiarazioni fuorvianti in passato.”
“Non posso approvare o lavorare con un Consiglio che pensa sia opportune rapportarsi con la G4S,” ha affermato Wylie nel suo comunicato. Ha inoltre condannato la sospensione di servizi locali del Consiglio Comunale di Liverpool e citato questa come seconda ragione per declinare l’invito ad esibirsi.
Una lettera aperta condanna la G4S
La mossa di Wylie arriva a seguito di una più ampia campagna dei gruppi locali in solidarietà con la Palestina che ha visto scrittori, attori, musicisti ed altri artisti di Liverpool sottoscrivere una lettera aperta indirizzata al Consiglio Comunale della città, criticando i suoi contratti in essere con la G4S.
I firmatari della lettera – che citano le “spaventose miseria e carneficina in Palestina”- includono gli autori Frank Cottrell Boyce, Alan Gibbons e Jimmy McGovern, e l'attore e comico Alexei Sayle, accanto a diverse decine di altri artisti.
Secondo un comunicato stampa della Liverpool Friends of Palestine, che comprende il testo integrale della lettera, la “G4S è complice dei crimini di guerra in corso da parte del governo israeliano. Quando si firmano dei contratti [con la G4S, ndt], pagati dai contribuenti del Consiglio in questa città, si rende tutti noi ugualmente complici.”
La lettera cita anche una serie di altre accuse contro la G4S in Gran Bretagna, Iraq, Sud Africa e altri paesi, tra cui le accuse di corruzione e omicidio colposo contro il personale della società.
Fonte: electronicintifada.net
Traduzione: BDS Italia