Lunedì, gli attivisti irlandesi in solidarietà con la Palestina hanno festeggiato a Dublino.
Il Consiglio della città ha approvato una mozione che chiede sanzioni commerciali e un embargo sugli armamenti ad Israele in risposta all’ultima furia omicida di Israele contro la Striscia di Gaza, condannandola come “il terzo massiccio attacco su una popolazione civile di 1,8 milioni di persone largamente indifese nel giro di cinque anni e mezzo.”
La risoluzione chiede un “embargo sugli armamenti” e la sospensione di Israele dall’accordo di commercio preferenziale Euro-Med. Inoltre, autorizza anche il Consiglio comunale ad inviare una delegazione al Ministero degli Affari Esteri irlandese per “incoraggiare il governo irlandese ad intraprendere azioni immediate e concrete” riguardo queste sanzioni.
Tina MacVeigh, consigliere di Dublino e membro di People Before Profit Alliance, ha riferito al telefono ad Electronic Intifada che è stata lei a proporre la mozione, in modo che possano essere intraprese passi concreti: “alter mozioni sono state approvate in passato ma non è stato fatto niente per davvero.”
Ha affermato che ultimamente sperava che l’ambasciatore israeliano potesse essere espulso dall’Irlanda.
Altrimenti, ha detto, si torna indietro alla stessa situazione di due anni fa quando un altro massiccio attacco israeliano contro la Striscia di Gaza ha avuto luogo. “Ora o mai più, per quel che mi riguarda,” ha aggiunto.
Ha poi affermato che domani in migliaia marceranno ancora in solidarietà con la Palestina a Dublino, ed ha incoraggiato chiunque ad esprimere il proprio personale impegno per intraprendere azioni, e a continuare ad innalzare il livello di consapevolezza del problema intorno ai rappresentanti eletti dalle persone.
“Dobbiamo mantenere alta la pressione,” ha detto.
La mozione è stata immediatamente ben accolta e divulgata dalla Ireland Palestine Solidarity Campaign (IPSC).
Oggi, Kevin Squires dell’IPSC ha riferito al telefono a The Electronic Intifada: “E’ chiaro che il consiglio della città di Dublino ha deciso di ascoltare l’appello dei gruppi della società civile palestinese come il BNC [Comitato Nazionale BDS], e dobbiamo quindi congratularci con loro.”
“Possiamo ora dire che la città di Dublino supporta la giustizia per il popolo palestinese, “ ha affermato, “nello specifico nella forma di un embargo militare su Israele e la sospensione per questo paese dell’accordo Euro-Med a causa della violazione dei diritti umani.”
La violenza di massa israeliana
Tina MacVeigh, in un comunicato stampa dell’IPSC, ha detto: “Le azioni di violenza di massa di Israele contro il popolo palestinese sono sempre soggette ad una grande indignazione pubblica e morale, condannate da molte istituzioni democraticamente elette, ma tuttavia, Israele non è mai stato messo di fronte alle sue responsabilità.”
Ha aggiunto: “Questa mozione è importante perchè condanna il continuo uso di Israele di pratiche illegali come la detenzione amministrativa e la punizione collettiva, mentre chiede al governo irlandese di intraprendere passi concreti.”
Nel comunicato stampa, il presidente di IPSC, Martin O’Quigley, ha dato il benvenuto alla risoluzione, dicendo che “sebbene Israele stia ancora una volta commettendo gravi violazioni del diritto internazionale, continua ad eluderne le sanzioni. Mozioni come questa… sono benvenute e oggetto di celebrazioni. L’impunità internazionale donata ad Israele lo incoraggia a continuare a portare avanti atrocità.”
I sostenitori di Israele in Irlanda sembrano essere preoccupati dalla nuova mozione.
The Electronic Intifada ha visionato numerose email, apparentemente da gruppi anti Palestina irlandesi, che sono state inviate in massa a tutti I consiglieri comunali di Dublino, contenenti degli argomenti standard di Israele nei confronti di Gaza e che attaccano i consiglieri per aver approvato la mozione.
Irlanda ed Israele
In passato, l’Irlanda ha speso milioni di euro in armamenti provenienti da Israele. Questi armamenti sono spesso stati testati sul campo sui palestinesi.
L’attuale Ministro degli Affari Esteri irlandese, Charlie Flanagan, è stato particolarmente difensivo nei confronti di Israele in passato.
Nel 2012, prima di diventare Ministro, attaccò Trocaire, l’agenzia di sviluppo internazionale della Chiesa Cattolica in Irlanda, dopo che questa chiese la fine delle transazioni finanziarie dell'Unione Europea verso gli insediamenti illegali israeliani costruiti su terra palestinese nella Cisgiordania occupata.
Flanagan disse che Trocaire stava “promuovendo questa campagna contro Israele. Credo che sia menzognera e di parte…E 'mia convinzione che si siano ora impegnati in una campagna politica molto di parte e che esula dalle loro competenze.”
Mercoledì Flanagan ha tenuto un discorso al parlamento irlandese, il Dáil, appellandosi ad “entrambe le parti” a Gaza per una tregua, ma biasimando per lo più Hamas. Utilizzando apparentemente la propaganda dell’esercito israeliano come punti argomentativi, ha affermato che “circa 1.260 razzi sono stati sparati da Gaza” e che i raid aerei israeliani sono stati portati avanti “come risposta.”
Testo completo della mozione
(Proposto dalla consigliera. Tina Veigh – People Before Profit Alliance)
Il Consiglio comunale di Dublino
- Riconoscendo che questa è il terzo massiccio attacco su una popolazione civile di 1,8 milioni di persone largamente indifesa nel giro di cinque anni e mezzo, in cui 162 palestinesi sono stati uccisi, di cui 137 civili, 24 bambini e 28 donne, ed altri 1.058 feriti, per lo più civili, inclusi 332 bambini e 212 donne;
- Notando che almeno 125 prigionieri politici palestinesi sono stati in sciopero della fame per più di 60 giorni nelle carceri israeliani per protestare contro le loro condizioni di detenzione e l’uso della Detenzione Amministrativa da parte dell’occupazione per incarcerare i palestinesi;
- Riconoscendo che la Detenzione Amministrativa è una forma di detenzione “senza accuse o processo fino a sei mesi, che possono essere ripetutamente rinnovati”;
- Notando che la Detenzione Amministrativa israeliana, che viola le leggi internazionali, inclusa la Convenzione di Ginevra, e che Amnesty ci ha riferito che la politica [della detenzione amministrativa, ndt] “viola il diritto ad un giusto processo,” è stata usata per “calpestare i diritti umani dei detenuti per decenni”, e che è usata per “sopprimere le pacifiche e legittime attività degli attivisti”;
- Notando che Amnesty afferma che molti prigionieri “hanno sofferto torture ed altri trattamenti violenti durante gli interrogatori, così come durante la loro detenzione, alcune volte come punizione per I loro scioperi della fame o alter forme di protesta”, e che il governo israeliano sta tentando di implementare un disegno legge che permetterà l’alimentazione forzata ai prigionieri in sciopero della fame, pratica condannata dalla World Medical Association;
- Notando che Amnesty ha affermato che “Israele deve rilasciare tutti I palestinesi tenuti sotto prolungate leggi di detenzione amministrativa o accusarli fornirgli subito un processo giusto”;
- Riconoscendo che un processo giusto è assai improbabile sotto un sistema di corte marziale che ha una percentuale di condanna del 99,74% per i palestinesi, e che Amnesty ha detto “non andare incontro agli standard internazionali per un giusto processo”;
Questo consiglio
- Esprime il proprio messaggio di solidarietà a quei prigionieri politici palestinesi attualmente incarcerate sotto Detenzione Amministrativa;
- Condanna, e ne chiede l’immediata fine, l’uso della Detenzione Amministrativa da parte delle forze d’occupazione israeliane e chiede l’immediata ed incondizionato rilascio di tutti i tali incarcerate;
- Condanna qualsiasi misura che permetterà l’alimentazione forzata di coloro in sciopero della fame;
- Si appella al governo irlandese affinchè esprima le stesse richieste, e affinchè usi la sua influenza per condannare l’attuale imposizione di punizione collettiva da parte dello Stato israeliano sulla popolazione della Palestina. – chiede l’immediata fine degli attacchi israeliana alla popolazione di Gaza come precondizione vitale per un accordo di tregua duraturo;
- Ribadisce il nostro appello del 2010 per la fine dell’illegale assedio imposto da Israele a Gaza;
- Ribadisce il nostro appello del 2010 affinchè l’UE sospenda Israele dall’accordo di commercio preferenziale Euro-Med, il cui Articolo 2 dichiara che “le misura dell’Accordo stesso devono essere basate sul rispetto dei diritti umani e dei principi democratici, che guidano le loro politiche interne ed internazionali e che costituiscono un elementi essenziale di questo Accordo”;
- Si unisce all’appello internazionale della società civile palestinese e delle organizzazione dei diritti umani come Amnesty International per un embargo degli armamenti su Israele;;
- Si impegna ad inviare una delegazione di DCC del Sindaco e dei Consiglieri per incontrare il Ministro degli Affari Esteri, per incoraggiare il governo irlandese a intraprendere azioni concrete ed immediate riguardanti quanto sopra scritto.
Fonte: electronicintifada.net
Traduzione: BDS Italia