LIBERTÀ. GIUSTIZIA. UGUAGLIANZA.

Boicottaggio, Disinvestimento e Sanzioni per i diritti del popolo palestinese.

L’Unione Europea ha minacciato di imporre sanzioni economiche contro Israele e ha sollecitato affinché venga cancellato il progetto di relativo agli insediamenti annunciato ieri.

“Siamo profondamente delusi dal fatto che l’Amministrazione per il Territorio israeliana abbia pubblicato nuove gare per la costruzione di 1.466 unità abitative nelle colonie di Gerusalemme Est e del resto della Cisgiordania. Questa mossa non aiuta gli sforzi per la pace,” si legge in una dichiarazione ufficiale.

Nel frattempo, il Dipartimento di Stato americano ha espresso “profonda delusione” riguardo al complessivo progetto di costruzione nelle colonie nella Cisgiordania ed a Gerusalemme. “Abbiamo sostenuto su base regolare che questo tipo di azioni non sono di aiuto ed è difficile immaginare come questi insediamenti (illegali per il diritto internazionale, N.d.T.) possano contribuire alla pace,” ha affermato il vice portavoce del Dipartimento di Stato Marie Herf durante una conferenza stampa.

Il quotidiano israeliano Haaretz ha riportato che il primo ministro Benjamin Netanyahu incontrerà lo staff e i membri del governo per discutere i passi successivi per rispondere alla nascita del governo palestinese di unità nazionale. Le misure includono sanzioni economiche verso l’Autorità Palestinese ed eventuali decisioni di natura politica. Verrà inoltre vagliata la proposta del ministro dell’economia Neftali Bennett di annettere l’Area C della Cisgiordania ad Israele.

L’UE ha affermato: “Chiediamo alle autorità israeliane di fare marcia indietro sulle proprie decisioni e dirigere tutti i propri sforzi verso la ripresa dei colloqui di pace il prima possibile.”

“L’UE e i suoi stati membri hanno ripetutamente fatto appello a tutte le parti di mostrare massimo equilibrio e di evitare qualsiasi azione unilaterale che metta a repentaglio gli sforzi per la pace e la progressione della soluzione a due stati, come ad esempio la costruzione di insediamenti.”

La dichiarazione ha annunciato che i ministri degli esteri dell’Unione Europea hanno recentemente affermato il loro “impegno per la completa implementazione” della legge europea riguardante gli insediamenti. A gennaio l’Unione Europea ha iniziato ad applicare le regole che proibiscono rapporti con compagnie od organizzazioni basate negli insediamenti. L’Unione ha confermato che “quello che va fatto ora è impegnarsi al fine di creare un clima che porti alla ripresa dei negoziati.”

Netanyahu ha deciso di procedere con la pianificazione e costruzione di 1.800 unità abitative che erano state congelate tre mesi fa, in risposta all’insediamento del governo palestinese di riconciliazione nazionale. Ciò è avvenuto contestualmente all’annuncio di gare per la costruzione di 1.500 unità abitative negli insediamenti in Cisgiordania e Gerusalemme Est.

I palestinesi hanno reagito con stizza all’annuncio delle gare, con il membro del Comitato Esecutivo dell’Organizzazione per la Liberazione della Palestina Hanan Ashrawi, il quale ha affermato che i Palestinesi si recheranno alle Nazioni Unite e chiederanno che vengano prese delle misure contro la costruzione delle colonie.
 

Fonte: Middle East Monitor

Traduzione di AIC Italia