LIBERTÀ. GIUSTIZIA. UGUAGLIANZA.

Boicottaggio, Disinvestimento e Sanzioni per i diritti del popolo palestinese.

La restrizione su tali importazioni è in linea con una nota in calce agli orientamenti dell'Unione europea che sono entrati in vigore a gennaio, limitando affari e commerci con entità israeliane situate in Cisgiordania.

L'Unione Europea ha recentemente informato il Ministero dell'Agricoltura israeliano che non riconosce i controlli veterinari del ministero al di là della Linea Verde e si rifiuta di importare pollame e uova da insediamenti in Cisgiordania, come riporta il sito israeliano Walla.

La restrizione su tali importazioni è in linea con una nota nel quadro degli orientamenti comunitari entrati in vigore a gennaio, che limitano affari e commerci con entità israeliane situate in Cisgiordania. L'UE ha informato Israele che, di conseguenza, il pollame importato dagli insediamenti non verrebbe riconosciuto come aver passato la vigilanza veterinaria.

Secondo il rapporto, il ministro dell'Agricoltura Yair Shamir è stato sorpreso dalla notifica ed ha assicurato che la supervisione veterinaria israeliana al di là dei confini del 1967 non è diversa da quella all'interno. Si rileva inoltre che solo il 5 per cento del pollame prodotto da Israele viene dagli insediamenti.

Gerusalemme e Bruxelles sono stati in contatto nelle ultime settimane per cercare di risolvere il problema, e Walla cita un funzionario israeliano: "è una delle più strane dispute diplomatiche che abbia incontrato".

 

 

Fonte: haaretz.com

Traduzione: BDS Milano