di Ali Abunimah
Omar Barghouti, co-fondatore della campagna per il boicottaggio, disinvestimento e sanzioni (BDS), saluta come "senza precedenti" la decisione della Germania di evitare che i suoi fondi siano dirottati verso le istituzioni situate nelle colonie israeliane illegali della Cisgiordania.
Haaretz riferisce oggi che
"Il governo tedesco condiziona le future sovvenzioni alle imprese high-tech israeliane, così come il rinnovo di un accordo di cooperazione scientifica, alla inclusione di una clausola territoriale che affermi che gli enti israeliani situati in insediamenti in Cisgiordania e a Gerusalemme Est non potranno beneficiare del finanziamento".
In una mail a The Electronic Intifada, Barghouti definisce la decisione tedesca come "uno sviluppo estremamente significativo nella rapida diffusione in Europa del boicottaggio delle istituzioni israeliane complici e delle aziende che operano nei territori palestinesi occupati”.
Haaretz concorda e definisce la mossa "una significativa escalation nelle misure europee contro gli insediamenti"
Il giornale aggiunge:
“Mentre l'accordo di cooperazione scientifica "Orizzonte 2020", che Israele ha firmato con l'Unione europea poche settimane fa, ha vietato i finanziamenti dell'Unione Europea alla ricerca accademica condotta negli insediamenti, Berlino ha esteso il divieto di finanziamenti a società private situate al di là della Linea Verde. Inoltre, il boicottaggio contro gli insediamenti si è ora esteso dalle istituzioni dell'UE a Bruxelles ai singoli Stati membri.
I timori del ministero degli esteri israeliano, secondo Haaretz, sono che "data la 'relazione speciale' tra Israele e la Germania e il fatto che la Germania è considerata il migliore amico di Israele in Europa, qualsiasi consenso israeliano alle richieste della Germania rischia di costituire un precedente per tutta l'Europa".
"La Germania sarà un esempio per il resto del mondo", ha detto un funzionario ad Haaretz.
Secondo Haaretz, Israele ora teme una situazione in cui "ogni decisione presa dalla Commissione europea a Bruxelles viene adottata automaticamente da tutti i 28 stati membri".
Isolamento di Israele
Solo pochi giorni fa, Matthew Gould, ambasciatore britannico a Tel Aviv, ha avvertito che Israele si deve confrontare con un crescente isolamento in Europa.
"Siamo stati quasi a un passo da una grande frattura tra gli scienziati britannici o europei e gli scienziati israeliani", ha detto Gould, riguardo ai recenti negoziati sulla partecipazione di Israele a Horizon 2020.
I funzionari israeliani di alto livello, tra cui il ministro della giustizia Tzipi Livni e il ministro delle finanze Yair Lapid, hanno lanciato nelle ultime settimane avvertimenti sempre più disperati circa gli effetti terribili che le crescenti campagne del BDS avrebbero potuto avere su Israele.
Non trattenete
"Coloro che sono ancora fermi alle campagne di pressione per etichettare i beni prodotti nelle colonie hanno bisogno di riflettere su questi successivi sviluppi in Europa e, forse, mettere in discussione l'efficacia - ed eticità - di cercare di trattenere questo processo proponendo misure inefficaci, praticamente incontrollabili, ed estremamente insignificanti", ha detto Barghouti.
"Le campagne di etichettatura sono di due anni fa!"
Barghouti si riferiva alla grande lentezza con la quale la UE si muove soltanto per etichettare le merci prodotte nelle colonie israeliane, piuttosto che vietarle a titolo definitivo.
Fonte: Electronic Intifada
Traduzione di BDS Italia