Il governo norvegese ha ancora una volta revocato a due compagnie israeliane che traggono profitto dall’occupazione l’idoneità per essere incluse nel paniere del fondo pensione statale Nordic nation.
La decisione è basata in parte sulle prove pubblicate l’anno scorso da “The Electronic Intifada” che mostravano come le compagnie stessero mentendo sulle loro attività.
Il Ministero della Finanze norvegese ha oggi annunciato di aver accettato una raccomandazione del Consiglio Etico del fondo pensione per “escludere le compagnie Africa Israel Investments e Danya Cebus dal Fondo a causa della loro complicità delle gravi violazioni dei diritti personali in situazioni di guerra o conflitto attraverso la costruzione di insediamenti a Gerusalemme Est.”
Le menzogne smascherate
Le due compagnie erano state precedentemente escluse dal fondo pensionistico tra Agosto 2010 ed Agosto 2013 per attività simili.
Lo scorso Agosto, comunque, il governo norvegese aveva cessato l’esclusione delle compagnie dal fondo pensionistico basandosi sulle assicurazioni delle due compagnie che avessero terminato le loro attività illegali.
Tuttavia, le prove – che includono video, fotografie e documenti – portate alla luce da Who Profits e Ta’ayush, e pubblicate lo scorso Agosto da The Electronic Intifada hanno mostrato come Africa Israel stesse mentendo e come fosse ancora coinvolta nella costruzione degli insediamenti.
Danya Cebus è una sussidiaria di Africa Israel.
La collaboratrice esterna di Electronic Intifada Adri Nieuwhof ha inviato queste prove al Consiglio Etico del fondo pensionistico norvegese, il quale le aveva assicurato che sarebbero state analizzate.
E’ sulla base di questo controllo che il Consiglio ha ancora una volta raccomandato che le compagnie israeliane fossero di nuovo escluse, ed oggi il governo ha agito.
Inoltre, la compagnia israeliana costruttrice di insediamenti Shikun & Binui, Ltd. è stata esclusa dal fondo pensione norvegese a partire da Maggio 2012.
Fonte: electronicintifada.net
Traduzione: BDS Italia