Una delle nuove affascinanti tendenze all'interno della cultura politica degli Stati Uniti è che la lobby israeliana si sta dividendo e ricostituendo, leggermente a sinistra, al fine di affrontare il suo nuovo nemico: il movimento BDS. La lobby ha bisogno di ricostituirsi perché riconosce che i neoconservatori e il Likud espongono Israele e la lobby a un grave rischio politico, in un momento in cui l'Europa si sta spostando lentamente verso il boicottaggio delle merci provenienti dalle colonie e gli americani dicono chiaramente che non vogliono la guerra con l'Iran. La lobby si deve riunificare per affrontare la sua più grande minaccia: il movimento di delegittimazione, gli anti-sionisti che stanno mettendo in discussione il carattere fondamentale dello Stato ebraico e che stanno promuovendo la democrazia in Israele e Palestina.
Questo mi sembra il takeaway di un pezzo di Jeffrey Goldberg a Bloomberg News che lodava John Kerry come il salvatore di Israele. Goldberg sta cercando di convincere i sionisti americani a sostenere il movimento contro le colonie israeliane.
Alcuni estratti. In primo luogo, si noti la straordinaria lode del discorso di Kerry dello scorso fine settimana e la sfida alle sue critiche sioniste:
Il Segretario di Stato americano John Kerry ha rilasciato un appassionato discorso a favore di Israele lo scorso fine settimana al Forum Saban a Washington. Sulle questioni relative alla sicurezza di Israele, la sua legittimità internazionale e il suo futuro demografico, si è mostrato un vero amico. Ci sono persone in Israele - c'erano persone al Willard Hotel dove Kerry ha pronunciato il discorso - che non hanno considerato questo discorso come pro-Israele, ma si stanno illudendo da soli.
Kerry ha dimostrato un paio di cose ... [Egli] è impegnato, fino nel profondo, a promuovere il benessere di Israele. E’ un esemplare di un leader del Partito Democratico che sta lentamente svanendo, qualcuno con grande e semplice affetto per la promessa del sionismo.
Poi, subito dopo, Goldberg presenta la sua più grande paura: la delegittimazione d’Israele:
Kerry sta lavorando per qualcosa che la maggior parte degli ebrei, in Israele e in tutto il mondo, cercano disperatamente - un Israele sicuro con confini riconosciuti a livello internazionale che diventi un membro onorato della famiglia delle nazioni, piuttosto che un obiettivo d’infinito obbrobrio ...
Goldberg allora osserva che l’ospite di Obama al Forum Saban - Haim Saban, il finanziatore democratico della guerra apparso all’AIPAC - sta aiutando a ricostruire la lobby. Egli è la "figura centrale che sta cercando di colmare le varie divisioni tra Israele e gli Stati Uniti."
Anche in questo caso a causa della grave minaccia. Non il criticismo di Obama degli insediamenti, ma il movimento emergente di sinistra:
Gran parte della riunione di Saban è stata ufficiosa, quindi sono limitato in quello che posso dire, ma molti dei partecipanti israeliani con i quali ho parlato sembravano preoccupati, in modi che non avevo notato prima, circa la campagna di delegittimazione internazionale che sta colpendo il loro paese - boicottaggi economici in Europa, l'inizio di un boicottaggio accademico negli Stati Uniti. I leader del movimento per delegittimare Israele sono impegnati alla distruzione del paese; nessun compromesso in Cisgiordania spronerà i fautori di un boicottaggio anti-Israele a smettere di odiare l'idea di uno Stato nazionale ebraico. Ma questo movimento anti-Israele guadagna forza e sostegno concentrandosi non sulla sua vera lamentela - l'esistenza di Israele - ma sul comportamento d’Israele in Cisgiordania. Ponete fine all'occupazione e il movimento di delegittimazione perderà molta della sua energia.
Così Israele deve scendere a compromessi nel territorio della Cisgiordania, dice Goldberg, per timore che gli anti-sionisti usino l'occupazione per renderlo un paria internazionale.
Goldberg è strano. Egli è il rappresentante giornalistico della lobby e in questo modo ha accesso ovunque. E penso che Kerry lo ascolti. Notate come il segretario di Stato asseconda le preoccupazioni sioniste circa le nascite palestinesi. [Questo] fa felice Goldberg.
Kerry ha anche parlato duramente di un problema correlato: la sfida demografica per l'esistenza d’Israele come un rifugio per il popolo ebraico e come una democrazia che tiene la Cisgiordania e i Palestinesi a tempo indeterminato. Questa dinamica demografica, ha detto, “rende impossibile per Israele preservare il suo futuro come uno stato ebraico e democratico senza risolvere il conflitto israelo-palestinese in una soluzione a due stati".
Kerry ha continuato, "la forza non può sconfiggere o disinnescare la bomba a orologeria demografica".
PS: Per un'analisi di ciò che Kerry in realtà propone circa la libertà palestinese, leggete il post di Allison Deger che riporta come l'amministrazione Obama abbia abbandonato il discorso su uno stato palestinese per promuovere "le istituzioni statali." O leggete il comunicato di Kerry di ieri in cui ha parlato in "ultima analisi, di uno stato Palestinese." In definitiva, quando? Non vedo come si possa evitare la delegittimazione quando Israele continua a sostenere l'occupazione senza fine su un modello di Jim-Crow. Tale comportamento deve essere delegittimato.
Fonte: Mondoweiss
Traduzione: BDS Italia