LIBERTÀ. GIUSTIZIA. UGUAGLIANZA.

Boicottaggio, Disinvestimento e Sanzioni per i diritti del popolo palestinese.

Il prossimo 2 Dicembre, a Torino, si terrà un importante vertice intergovernativo tra il Primo Ministro italiano Enrico Letta e il Premier israeliano Benjamin Netanyahu, finalizzato a rinsaldare ed ampliare la collaborazione internazionale tra i due paesi, con accordi che andranno dalla cooperazione nel campo energetico, a quella aerospaziale, accademica, culturale, bio-sanitaria, infrastrutturale, fino ad arrivare alla cyber-sicurezza.

In precedenza, in vista di questo importante meeting, il Primo Ministro Letta ha affermato che “il prossimo vertice intergovernativo di dicembre a Torino sarà un’opportunità per capire come costruire anche noi una start up nation” e perfino che “abbiamo molto da imparare da Israele.”

Per quanto Israele abbia da insegnare, noi scegliamo di stare invece dalla parte dei diritti umani e del diritto internazionale, raccogliendo l’appello lanciato nel 2005 da più di 170 organizzazioni della società civile palestinese che invita organizzazioni, istituzioni e liberi cittadini di tutto il mondo ad aderire al movimento di boicottaggio, disinvestimento e sanzioni (BDS) per fare pressione su Israele affinché ponga fine alle violazioni dei diritti umani del popolo palestinese e della legalità internazionale.

Negli ultimi anni, il movimento BDS è cresciuto fino ad ottenere importanti vittorie, dall’adesione di personalità di spicco del mondo accademico come Stephen Hawking, alle campagne di boicottaggio portate avanti contro le aziende Agrexco, G4S e Veolia, per arrivare più recentemente alle nuove linee guida sugli insediamenti promulgate la scorsa estate dall’Unione Europea.

Le intenzioni del governo italiano di voler rinforzare ed accrescere la propria cooperazione con lo Stato d’Israele non sono solo in contrasto con l’attuale tendenza mondiale di adesione al movimento BDS, ma rappresentano anche una nauseante volontà di voler continuare a collaborare intensamente con uno Stato, quello israeliano, che, presentandosi falsamente al mondo come l’unica democrazia del Medio Oriente, nella realtà è protagonista di crimini di guerra e crimini contro l’umanità, nonché di un’innumerevole serie di violazioni delle leggi internazionali: dalle 74 risoluzioni ONU violate fino ad oggi, alle quotidiane violazioni della IV Convenzione di Ginevra, dello Statuto della Corte Penale Internazionale, della Convenzione contro la Tortura, della Convenzione Internazionale a Tutela dei Diritti dell’Infanzia, della Convenzione per l’Eliminazione della Discriminazione Razziale; per non menzionare il sistematico e razzista regime di apartheid, la brutale ed illegale occupazione, e il famigerato assedio alla Striscia di Gaza che il governo israeliano impone sulla popolazione palestinese.

Chiediamo e pretendiamo che il governo italiano rispetti i suoi doveri etici, morali e legali di far rispettare il diritto internazionale da esso sottoscritto. I criminali di guerra dovrebbero essere duramente boicottati e sanzionati, non premiati tramite pregiate collaborazioni e relazioni internazionali.

Così facendo, noi riteniamo il governo italiano complice dei crimini israeliani perpetrati contro il popolo palestinese.

Chiediamo a tutte le persone di coscienza e che hanno a cuore i diritti umani e di diritti del popolo palestinese di aderire alla manifestazione nazionale indetta il prossimo 30 Novembre a Torino per protestare contro la complicità del governo italiano e la presenza dei criminali di guerra israeliani, ed incitiamo tutte le realtà e i cittadini ad intensificare ed ampliare le campagne di boicottaggio, disinvestimento e sanzioni per far sì che sia lanciato un forte e chiaro messaggio: no al finanziamento dell’oppressione del popolo palestinese, no alla mistificatoria propaganda israeliana, no all’avvallamento dell’impunità israeliana, sì alla legittima resistenza del popolo palestinese.

BDS Italia