Oggi, Artur Mas, Presidente del Governo della Catalogna, insieme al sindaco di Barcellona Xavier Trias e il Ministro dell’Economia Andreu Mas-Colell, è in visita ufficiale in Israele. Siamo estremamente preoccupati che queste personalità governative stiano presentando Israele come un “modello” e un “riferimento” per la Catalogna. Ugualmente preoccupante è il fatto che stiano usando accordi tra università ed organizzazioni di ricerca come strumento per forgiare un’alleanza con Israele.
Alla luce di questo, vogliamo sottolineare 5 punti:
- La visita e le parole di Artur Mas dimostrano l’inequivocabile posizione del governo e della coalizione di Convergenza ed Unione (CiU) a favore dello Stato di Israele e contro i diritti dei palestinesi. Questo implica, tra le altre cose, il supporto all’illegale occupazione militare, in violazione con il diritto internazionale. [1][2][3][4]
- Il rafforzamento delle relazioni con Israele è in contrasto con l’appello del 2005 della società civile palestinese alla comunità internazionale, appello che chiedeva l’attuazione di una campagna di boicottaggio, disinvestimento e sanzioni finchè Israele non avrebbe rispettato i diritti del popolo palestinese e il diritto internazionale [5]
- La linea adottata dal governo si scontra con l’andamento della comunità internazionale. Un recente esempio mostra chiaramente tutto ciò. Giusto la scorsa settimana, il governo del Sud Africa (sviluppatosi dalla lotta contro il regime di apartheid in Sud Africa) ha annunciato l’intenzione di ridurre al minimo i suoi rapporti istituzionali con Israele finchè i diritti dei palestinesi non saranno rispettati. [6] Durante gli anni finali dell’apartheid in Sud Africa, parecchi governi occidentali si sono distinti per il loro supporto a quel regime razzista. Noi speriamo che il governo della Catalogna non avrà questo ruolo nel caso di Israele (e siamo certi che il popolo catalano non lo permetterà)
- Il governo non ha mostrato alcun interesse nel conoscere la realtà che i palestinesi sono costretti ad affrontare durante la sua visita. Questo nascondere la realtà di persone che vivono sotto un regime che perpetra un’occupazione militare e apartheid è un insulto alla sofferenza di milioni di persone
- Infine, gli accordi sottoscritti con le università e gli istituti di ricerca israeliani sono anch’essi contro l’andamento dell’attuale momento storico. L’Unione Europea ha recentemente deciso che non collaborerà con organizzazione ed istituzioni che hanno distaccamenti nelle colonie israeliane nei Territori Occupati della Cisgiordania e di Gerusalemme Est. Questa notizia, praticamente sottaciuta dai principali media, è assai significativa e ha mandato su tutte le furie il governo di Benjamin Netanyahu. [7][8] Ci sentiamo in dovere di aggiungere che tutte le università israeliane mantengono degli stretti legami con l’esercito, l’industria bellica e l’occupazione
Alla luce di questo, non solo alziamo le nostre voci per protestare contro questa visita, ma riesumiamo la campagna di raccolta firme a supporto del boicottaggio accademico di Israele. Abbiamo già raccolto più di 500 firme provenienti dal mondo accademico di tutta la Spagna, e siamo sicuri nelle prossime settimane il movimento di boicottaggio accademico guadagnerà ancora più slancio.
Qui potete firmare nel caso in cui non l’abbiate ancora fatto
Un anno dopo l’operazione militare israeliana “Colonna di Difesa”, durata dal 14 al 21 Novembre 2012 e conclusasi con più di 139 persone uccise nella Strscia di Gaza secondo quanto riportato dal Segretario Generale delle Nazioni Unite [9], vogliamo reiterare l’appello del 2005 lanciato da più di 170 organizzazioni palestinesi alla società civile globale per impegnarsi in campagne di boicottaggio, disinvestimento e sanzioni (BDS) contro Israele. Nel frattempo, mentre l’occupazione va avanti ed Israele continua a praticare un sistematico regime di apartheid mirato alla popolazione palestinese, chiediamo al nostro governo di rescindere qualsiasi accordo con Israele, accademico, commerciale, culturale o altro che sia.
L’occupazione, la colonizzazione e l’apartheid non sono il nostro modello per la Catalogna.
Firmato:
BDS Catalunya
Junts (Associació Catalana de Jueus i Palestins)
Comissió Universitària Catalana per Palestina (CUNCAP)
Dones en Rebel·lia
IJAN (International Jewish Antizionist Network)
Red Solidaria contra la Ocupación de Palestina (RESCOP)
Sodepau
Ítaca (Organització Internacionalista dels Països Catalans)
Revolta Global-Esquerra Anticapitalista
BDS País Valencià
Plataforma Aturem la Guerra
Taula Palestina (Mallorca)
ACSUR Catalunya
Col·lectiu Antimilitarista de Sant Cugat (CASC)
Federació d'Associacions Catalanes Amigues del Poble Saharauí
Endavant (Organització Socialista d'Alliberament Nacional)
Rumbo a Gaza
Esquerra Unida i Alternativa-EUiA
[1] http://unispal.un.org/unispal.nsf/9a798adbf322aff38525617b006d88d7/7d35e1f729df491c85256ee700686136?OpenDocument
[2] http://unispal.un.org/unispal.nsf/a06f2943c226015c85256c40005d359c/c758572b78d1cd0085256bcf0077e51a?OpenDocument
[3] http://www.icj-cij.org/homepage/sp/advisory/advisory_2004-07-09.pdf
[4] http://www.icrc.org/ihl.nsf/full/195
[5] http://www.bdsmovement.net/call
[6] http://www.haaretz.com/news/diplomacy-defense/1.555773
[7] http://www.reuters.com/article/2013/11/06/us-eu-israel-relations-idUSBRE9A50M120131106
[8] http://www.nature.com/news/israel-in-deadlock-on-horizon-2020-1.13765
[9] http://edition.cnn.com/2012/11/21/world/meast/gaza-israel-strike/index.html?hpt=hp_t1
Fonte: bdscatalunya.org
Traduzione: BDS Italia