LIBERTÀ. GIUSTIZIA. UGUAGLIANZA.

Boicottaggio, Disinvestimento e Sanzioni per i diritti del popolo palestinese.

Ramallah – L’8 giugno 2013 il Comitato Nazionale BDS [1] ha tenuto la “Quarta Conferenza Nazionale BDS” all’Università di Betlemme, con lo slogan: “Boicottare Israele e Opporsi alla normalizzazione come contributo alla Liberazione, al Ritorno dei Rifugiati e all’Auto-Determinazione”. Con i suoi 700 partecipanti, la maggior parte dei quali rappresentanti dei Comitati Nazionali, compresi partiti politici, sindacati, organizzazioni di donne, gruppi di studenti e di giovani e altre organizzazioni della società civile, la conferenza è stata definita da molti commentatori come un “punto di svolta” per il lavoro del locale movimento BDS. Il merito va agli sforzi disinteressati di decine di volontari, per la maggior parte giovani, che hanno lavorato per molte settimane con dedizione e  talento all’organizzazione di ogni aspetto della conferenza.

Anche membri del Consiglio Legislativo Palestinese e del Comitato Esecutivo dell’Organizzazione per la Liberazione della Palestina (Palestinian Liberation Organization, PLO) hanno partecipato alla conferenza, sottolineando il riconoscimento ufficiale dell’influenza e dell’efficacia crescenti del movimento BDS.

La conferenza si è rivelata un’ottima piattaforma per scambiare idee tra giovani attivisti e studenti palestinesi, sindacalisti, donne, decisori politici, intellettuali, accademici, rappresentanti del settore privato e le principali reti delle Organizzazioni non-governative.

La conferenza ha avuto lo scopo di promuovere e rendere operativo lo sviluppo, da parte della società palestinese, di campagne settoriali di boicottaggio, disinvestimento e sanzioni, con strategie chiare e referenti definiti. Una volta riconosciuto come Israele stia sempre più cercando foglie di fico palestinesi e arabi per mascherare l’intensificazione dell’occupazione, della colonizzazione e dell’apartheid, i principali temi affrontati sono stati la normalizzazione economica, accademica, culturale, giovanile e delle tecnologie dell’informazione e i modi per farvi fronte.

Sulle note dell’Inno Nazionale, Ms. Haitham Arar, Rappresentante dell’Unione Generale delle Donne Palestinesi presso il Comitato Nazionale BDS, ha introdotto lo speaker della Sessione di Apertura, intitolata “Boicottare Israele: una forma di resistenza dalle profonde radici, contemporanea, universale”, il Fratello Peter Bray, Direttore dell’Università di Betlemme. Nell’intervento di apertura, Mr. Bray ha sottolineato l’importanza del BDS come veicolo di educazione nonviolenta e di un tipo di azione volta a sviluppare la consapevolezza e portare diversi settori della società a partecipare nella lotta comune per la libertà e i diritti umani. Mrs. Fadwa Barghouthi ha poi letto un messaggio di supporto scritto da Marwan Barghouthi, leader chiave di Fatah e membro del Consiglio Legislativo Palestinese, illegalmente incarcerato in Israele. Mrs. Abla Saadat ha invece consegnato un messaggio di supporto di Ahmad Saadat, Segretario Generale del Fronte Popolare per la Liberazione della Palestina, anch’egli incarcerato. I due messaggi mostrano il fermo sostegno al movimento BDS, quale principale strategia di resistenza e solidarietà globale ai diritti dei palestinesi, da parte dei massimi esponenti della lotta nazionale palestinese.

Dr. Mustafa Barghouthi, Segretario Generale dell’Iniziativa Nazionale Palestinese, ha tenuto un discorso per conto delle Forze Nazionali ed Islamiche Palestinesi, pilastro fondante del movimento BDS, nel quale ha confermato la forte convinzione dei partiti politici palestinesi dell’inutilità dei negoziati finché sussisterà l’attuale squilibrio di potere e l’egemonia USA.

Dr. Barghouthi ha sottolineato che l’unità nazionale, la crescente resistenza popolare, la solidarietà internazionale attiva, specialmente nella forma del BDS, sono componenti necessarie della strategia palestinese per porre fine all’occupazione e all’apartheid israeliano, raggiungere l’autodeterminazione, il ritorno dei rifugiati e il riconoscimento di uno stato palestinese indipendente, sovrano, con Gerusalemme come capitale. Salutando il BNC e il movimento BDS locale e nazionale, Mr. Barghouthi ha gioito per gli incredibili successi recenti e ha incoraggiato un boicottaggio complessivo di Israele, per isolarlo al pari del Sud Africa durante gli anni dell’Apartheid.

L’arcivescovo sudafricano Desmond Tutu, uno dei maggiori sostenitori del movimento BDS contro Israele, ha parlato alla conferenza in un videomessaggio che ha provocato un fragoroso applauso. Egli si è detto certo che i palestinesi arriveranno alla libertà un giorno e cammineranno alti e fieri in una Palestina libera. A questo è seguito un altro messaggio di solidarietà registrato da parte di Roger Waters, celebrità di fama mondiale e fondatore dei Pink Floyd, il quale salutava la conferenza e confermava il suo solido supporto al BDS finché i Palestinesi non godranno della libertà, della giustizia e di uguali diritti.

La sessione di apertura si è conclusa con il discorso del BNC, tenuto in videoconferenza dal Dr. Haidar Eid, professore associato all’Università Al-Aqsa nella Striscia di Gaza sotto assedio, nonché membro del Comitato Direttivo del PACBI, la Campagna Palestinese per il Boicotaggio Culturale e Accademico di Israele. Il Dr. Eid ha spiegato la filosofia alla base della campagna BDS, le strategie, l’ispirazione venuta dal Sud Africa, e alcuni dei principali successi. Egli ha poi fornito una panoramica delle molte sfide, interne ed esterne, che il movimento sta affrontando, sottolineando alcuni degli effetti più evidenti del movimento sul sistema di occupazione, colonizzazione e apartheid israeliano.

La Prima Sessione, intitolata “Iniziative BDS : Locale, Arabo e Internazionale” ed è stata presieduta da Ms. Rif’a Abu-Reesh, rappresentante della Coalizione per il Diritto Globale Palestinese al Ritorno, la più grande alleanza di gruppi palestinesi, dentro e fuori dalla Palestina, che si battono per il diritto al ritorno dei rifugiati palestinesi. La sessione ha incluso il resoconto di alcune esperienze di boicottaggio in corso e delle lezioni apprese. Il vescovo Attallah Hanna ha parlato dell’esperienza del gruppo “Kairos Palestine” e del suo ruolo nel diffondere il BDS all’interno delle chiese di tutto il mondo. Il Dr. Samah Idriss, noto editore e autore libanese, in videoconferenza da Beirut, ha parlato dell’esperienza pioneristica libanese del boicottaggio delle aziende complici dell’occupazione israeliana e della violazione del diritto internazionale. Il Dr. Tayseer Maray ha introdotto nel dibattito la particolare forma di boicottaggio attuata nelle alture del Golan nonostante l’assedio e l’isolamento imposto da Israele. Il Dr. Mohsen Abu Ramadan, rappresentante della rete di ONG palestinesi (PNGO), ha parlato da Gaza delle esperienze di boicottaggio sul territorio e dei principali successi ottenuti.

L’attivista Yafa Jarrar, che vive a Toronto, in Canada, ha presentato un resoconto della “Israeli Apartheid Week”, la principale attività annuale del movimento BDS che prende vita nel campus universitario. L’attivista e avvocato Nisreen Al-Haj Ahmad ha presentato i principali elementi e strategie della campagna BDS araba contro la G4S. Il Dr. Samia Botmeh, direttore dell’Università di Birzeit, del Centro per gli Studi sullo Sviluppo e del Comitato Direttivo del PACBI, ha posto l’attenzione sui principali successi nel boicottaggio culturale e accademico di Israele. Imad Temiza, il giovane e determinato leader del Sindacato dei Servizi Postali Palestinesi, ha esposto la strategia del suo sindacato nel portare avanti il boicottaggio dei servizi postali israeliani. L’attivista Mazen Al-Azzeh, leader di Betlemme dell’Iniziativa Nazionale Palestinese, ha parlato delle caratteristiche e dei successi principali della campagna locale “Bader”, per boicottare i prodotti israeliani. Un giovane leader di Salfit, Diaa’ Shtayyah, ha presentato la campagna per dichiarare Salfit libera dalle merci israeliane. Amjad al-Kassis, un esperto di diritto internazionale del Centro Badil di Betlemme, ha affrontato la questione della pulizia etnica condotta sistematicamente da Israele a danno delle comunità palestinesi e dell’importanza di applicarvi delle sanzioni. Per ultimo, Raja Zaatry, alla testa della sezione del Partito Comunista israeliano di Haifa, ha presentato il neonato gruppo, BDS48, spiegando le principali sfide e prospettive del movimento nel diffondere il BDS tra i Palestinesi cittadini di Israele.

La seconda Sessione, intitolata “Forme di Normalizzazione e  come combatterle”, è stato presieduto da Rasem Obeidat della Commissione Civica e Nazionale di Gerusalemme Occupata. Il Dr. Islah Jad, direttore del Centro di Studi sulle Donne dell’Università di Birzeit e membro del Comitato Direttivo del PACBI, ha presentato i principi e le linee guida del documento di Definizione della Normalizzazione, che è stato adottato dei rappresentati della maggioranza assoluta della società civile durante la Prima Conferenza Nazionale del Movimento BDS tenutasi nel 2007. Successivamente, Mrs. Rania Elias, direttore del Centro Culturale Yabous di Gerusalemme e membro del Comitato Direttivo del PACBI, ha fornito una panoramica dei progetti di normalizzazione e di alcune storie di successo nel combatterli, principalmente a Gerusalemme. Il Dr. Yousef Abd Al-Haq, economista di eccellenza, ha toccato la questione della normalizzazione economica che, dal suo punto di vista, è una delle forme di normalizzazione più pericolose. Il Dr. Abdul-Rahim Al-Shaikh, ha portato  un argomento convincente contro la normalizzazione accademica, fornendo esempi di come essa metta in pericolo la lotta per l’autodeterminazione. L’ultima parte di questa sessione è stata presentata dal giovane attivista Zaid Shuaibi, responsabile relazioni e contatti del BNC, che ha parlato della normalizzazione dei giovani e degli studenti e del suo effetto di occupazione delle menti e di ostacolo alla lotta per i diritti dei Palestinesi.

Alla fine della sessione il pubblico è stato sorpreso con un’immagine, mostrata su uno schermo, del cantante libanese Marcel Khalifeh, in diretta da Beirut, che sottolineava importanza di “dire NO” e ribellarsi a qualsiasi forma di tirannia. Salutando il movimento di boicottaggio, egli si è soffermato sul ruolo del boicottaggio culturale per le lotte palestinesi e arabe per la libertà e l’emancipazione. La risposta del pubblico è stata un applauso fragoroso.

La Terza Sessione, la più turbolenta di tutta la Conferenza, intitolata “Affrontare il Pubblico: La risposta dei funzionari e dei rappresentanti della società civile palestinese riguardo al boicottaggio di Israele e il contenimento della normalizzazione”, è stata presieduta da Nasfat Khuffash, rappresentante dell’Istituto Nazionale delle ONG presso la Segreteria del BNC. Egli ha introdotto il gruppo dei relatori:  il Dr. Taisir Khaled, membro del Comitato Esecutivo del PLO, il Dr. Jawad Naji, Ministro Palestinese dell’Economia, e Omar Barghouti, rappresentante del BNC. Questa sessione è stata un luogo di eccezionale presa di responsabilità democratica e messa in discussione dei pubblici ufficiali. Molte domande e interventi critici sono stati posti, diversi dei quali vigorosi, perfino arrabbiati, chiara dimostrazione dello scontento pubblico generale rispetto alla performance del PA e del PLO nel portare avanti la resistenza all’occupazione e la lotta per i diritti dei Palestinesi.

Nonostante un alterco verbale tra il Ministro del PA e un membro del pubblico abbia creato un po’ di caos nella grande stanza facendo sì che il ministro abbandonasse la conferenza, questa esperienza di democrazia popolare evidenzia l’importanza della libertà di espressione, del rispetto per le differenze di opinione, e della rendicontazione, da parte dei funzionari pubblici, di tutto ciò che riguarda i cittadini, specialmente ciò che riguarda i diritti naturali e i modi per difenderli.

Dopo la Terza Sessione, Alaa Muhanna, un giovane scrittore palestinese drusa e obiettore di coscienza della Galilea, ha condiviso la sua esperienza di rifiuto del servizio militare obbligatorio nell’esercito di occupazione, e ha analizzato il fenomeno crescente dei Palestinesi drusi che rifiutano di servire l’esercito come forma di boicottaggio ed espressione dell’unità palestinese in ogni luogo.

Alla fine della conferenza le centinaia di partecipanti si sono suddivisi in una serie di workshop settoriali concomitanti a conclusione di molti altri workshops preparatori della Quarta Conferenza Nazionale BDS. Nei 9 workshops paralleli è stato stilato un piano di azione del BDS, settoriale della durata di un anno e sono stati creati dei gruppi per darvi continuità. E’ importante sottolineare come l’Unione Generale delle Donne Palestinesi sia stato il membro del BNC più attivo nell’organizzare i workshops preparatori della conferenza – essa ha tenuto 7 di questi workshops nei diversi governatorati dei Territori Occupati e a Gaza.

La Quarta Conferenza Nazionale BDS è stata fin’ora l’evento di maggior successo del BDS tenuto in Palestina. Anche se rimane molto da fare, il BNC spera che la conferenza darà un grande contributo allo sviluppo dell’attivismo del BDS tra i Palestinesi di tutto il mondo e che prepari il terreno per il tanto atteso decollo della campagna BDS in tutto il mondo arabo.

Note:

[1] Il Comitato Nazionale BDS è la più vasta coalizione palestinese, che include rappresentanti dei maggiori partiti politici, reti di rifugiati, organizzazioni di massa (donne, studenti, contadini, insegnanti, scrittori, etc.), sindacati, reti di Organizzazioni non – governative e associazioni professionali. E’ il referente palestinese del movimento BDS globale.

Fonte: Comitato Nazionale palestinese per il BDS

Traduzione di BDS Italia