LIBERTÀ. GIUSTIZIA. UGUAGLIANZA.

Boicottaggio, Disinvestimento e Sanzioni per i diritti del popolo palestinese.

25 Novembre 2012, Palestina Occupata

Cara Alanis Morissette,

Noi della Campagna Palestinese per il Boicottaggio Accademico e Culturale di Israele (PACBI), guardiamo con grande delusione al tuo concerto in Israele in programma per 3 dicembre 2012 [1]. Ci auguriamo che un appello diretto da parte di una campagna, che gode di un vastissimo consenso tra la società civile palestinese, ti convincerà a cancellare questo spettacolo.

Noi troveremmo particolarmente preoccupante se tu scegliessi di esibirti in Israele dato il recente attacco a Gaza, nel quale sono stati uccisi più di 150 civili palestinesi, tra cui 34 bambini [2]. Organizzazioni palestinesi per i diritti umani hanno accusato Israele di crimini di guerra, tra i quali l’avere deliberatamente scelto come obbiettivi militari i civili e le infrastrutture civili.

 

Questo attacco è solo l'ultima fase della punizione collettiva inferta da Israele ai palestinesi che vivono a Gaza. Potrai essere scioccata nell’apprendere che l'establishment israeliano ha tentato di assediare Gaza ed imporre al suo popolo una dieta ed una politica alimentare che consentisse soltanto "la sussistenza, senza il superamento della malnutrizione", in sostanza cioè limitando la quantità di cibo che avrebbe consentito nella striscia di terra occupata, strangolando e riducendo alla fame un’intera popolazione attraverso una politica di punizione collettiva. [3]

Oggi, per queste e altre ragioni, gruppi della società civile palestinese chiedono agli artisti di non esibirsi a Tel Aviv, nello stesso modo in cui gli attivisti sudafricani chiesero agli artisti di boicottare Sun City. Tutto ciò che ti chiediamo è di non ignorare uno schieramento di protesta espresso dalla società palestinese, approvato dalle organizzazioni internazionali e sempre sostenuta da progressisti israeliani [4]. La società civile palestinese ti sta chiedendo questo come un contributo essenziale per la loro lotta per la pace e la giustizia.

Ci auguriamo che non tu sia stata persuasa dalla dichiarazione secondo cui la musica costruisce ponti e può portare un sorriso alle persone, sperando così di diffondere un messaggio di pace. Qualsiasi messaggio di pace, che tu speri di portare, sarà affogato dalla ben oliata pubblicità che Israele utilizza per dare una nuova immagine di sé, nel tentativo di presentarsi come uno stato normale che promuove la musica e la cultura e di esibire la tua presenza come una conferma di tali politiche [5].

Gli artisti, che hanno rifiutato di esibirsi in Israele o che hanno cancellato le loro performance rispondendo all’appello dei palestinesi e dei loro sostenitori, sono gli U2, i Pixies e Gorillaz Sound System. Tali annullamenti compromettono la capacità di Israele di proiettarsi nel mondo con un’immagine di  paese normale, invece della reale cioè quella di uno Stato che pratica un violento regime di apartheid ai danni del popolo palestinese.

Rifiutandosi di pubblicare il suo libro con una casa editrice israeliana, Alice Walker ha recentemente richiamato alla memoria il suo coraggioso boicottaggio del Sudafrica dell'apartheid. Ha scritto di come decise di aspettare a mostrare le sue opere al popolo del Sud Africa, di come credette "profondamente nei metodi non violenti di cambiamento sociale, anche se a volte sembrava un’attesa senza fine." La sua attesa dette i suoi frutti e lei fu veramente felice di poter condividere il suo lavoro dopo la caduta di quel regime. Per quanto riguarda Israele, ha concluso:

“Mi piacerebbe molto sapere che i miei libri sono letti dalla gente del vostro paese, soprattutto dai giovani e dai coraggiosi attivisti israeliani (ebrei e palestinesi) per la giustizia e la pace, con cui ho avuto la gioia di lavorare a fianco. Mi auguro che un giorno, forse presto, questo possa accadere. Ma ora non è il momento”.

Alanis Morissette, un giorno, tu potrai venire a esibirsi in questa terra e noi tutti ti accoglieremo a braccia aperte. Un giorno potrai venire e portare sorrisi su tutti i nostri volti, ma quel giorno non è ancora arrivato. Stai al fianco di Alice Walker, del compianto Gil Scott Heron, di Elvis Costello,  di Roger Waters e molti altri e dì a Israele che ora non è il momento.

Con rispetto,

PACBI

Su PACBI
Nel 2004, ispirandosi al boicottaggio culturale che ha trionfato nel Sudafrica dell'apartheid e supportato dai principali sindacati palestinesi e gruppi culturali, PACBI ha pubblicato un bando per il boicottaggio accademico e culturale delle istituzioni coinvolte nella occupazione israeliana e nell'apartheid [6].  L’appello  palestinese del 2004 ha chiesto ad artisti internazionali di rifiutarsi di esibirsi in Israele o di partecipare a manifestazioni che servono a porre sullo stesso piano occupante e occupato [7], contribuendo in tal modo alla continuazione dell’ingiustizia. In seguito, nel 2005, la stragrande maggioranza della società civile palestinese ha chiesto una approfondita campagna BDS basata sui principi dei diritti umani, sulla giustizia, sulla libertà e l'uguaglianza  [8]. Il movimento BDS pratica una strategia non violenta, moralmente coerente, affinché Israele sia tenuto a rispettare gli stessi standard dei diritti umani, come le altre nazioni. Tale pratica chiede agli artisti di rispondere all’appello al boicottaggio finché "Israele non si ritirerà da tutti i territori occupati nel 1967, compresa Gerusalemme est, non rimuoverà tutte le sue colonie in quelle terre, non s’impegnerà nel rispetto delle risoluzioni delle Nazioni Unite relative alla restituzione dei diritti dei profughi palestinesi e non smantellerà il sua sistema di apartheid. "[9]

[1] http://www.ynetnews.com/articles/0,7340,L-4287185,00.html  

[2] http://www.pchrgaza.org/portal/en/index.php?option=com_content&view=article&id=9052:1&catid=145:in-focus

[3] http://www.egyptindependent.com/opinion/counting-calories-and-making-lemonade-gaza

[4] http://boycottisrael.info/

[5] http://walt.foreignpolicy.com/posts/2009/05/13/truth_and_advertising

[6] http://pacbi.org/etemplate.php?id=869

[7] http://pacbi.org/etemplate.php?id=1047 

[8] http://bdsmovement.net/?q=node/52

[9] http://www.pacbi.org/etemplate.php?id=868

Fonte: PACBI

Traduzione di Sara Montagnani