LIBERTÀ. GIUSTIZIA. UGUAGLIANZA.

Boicottaggio, Disinvestimento e Sanzioni per i diritti del popolo palestinese.

(1) Dal cessate il fuoco alla cessazione del genocidio

Il Comitato nazionale palestinese per il BDS (BNC), la più grande coalizione della società palestinese che sta guidando la campagna globale di Boicottaggio, Disinvestimento e Sanzioni (BDS) accoglie con immenso sollievo la notizia di un accordo di cessate il fuoco. Il cessate il fuoco, tuttavia, è solo il primo passo più importante per porre fine al genocidio contro i 2,3 milioni di palestinesi della Striscia di Gaza illegalmente occupata e assediata. Senza una pressione massiccia, potrebbe costituire la continuazione di una forma meno visibile di genocidio che Israele e gli Stati Uniti sperano possa provocare meno indignazione regionale e globale, boicottaggi e sanzioni.

Dopo tutto, il genocidio di Israele, armato, finanziato e protetto dalle responsabilità dell'Occidente coloniale, ha intenzionalmente ridotto la Striscia di Gaza, occupata illegalmente, in un territorio invivibile per causare una continua perdita di vite palestinesi e la diffusione di malattie infettive e carestie per gli anni a venire, tentando di costringere il maggior numero possibile di palestinesi all'esilio. Secondo gli esperti per i diritti umani delle Nazioni Unite, questo genocidio ha incluso "domicidio, urbicidio, scolasticidio, medicidio, genocidio culturale e, più recentemente, ecocidio". Gli effetti devastanti di tutti questi crimini, così come la carestia indotta da Israele, continueranno a uccidere altre migliaia di palestinesi a causa dell'immensa carneficina e della distruzione intenzionale da parte di Israele delle condizioni di vita in tutta Gaza.

Solo una massiccia pressione globale, soprattutto nella forma della campagna di Boicottaggio, Disinvestimento e Sanzioni (BDS) può veramente contribuire a porre fine al genocidio per mano di Israele e a sostenere la lotta palestinese per smantellare l'apartheid israeliana.

(2) Porre fine all'impunità e imporre la presa di responsabilità per il bene dell'umanità

L'impunità senza pari di Israele è ciò che gli ha permesso di mantenere il suo regime di colonialismo e apartheid che dura da 76 anni, e ha incoraggiato Israele a scatenare il primo genocidio in diretta al mondo. Ora è una minaccia non solo per l'esistenza dei palestinesi, ma per l'umanità in generale. La maggior parte delle nazioni vede oggi Israele come uno Stato canaglia genocida che sfida apertamente il diritto internazionale, minacciando le sue stesse fondamenta.

Per molti mesi, non solo ha ucciso e ferito palestinesi e altri arabi, ma anche personale delle Nazioni Unite e operatori umanitari internazionali. Il suo primo ministro è un latitante, ricercato dalla Corte penale internazionale per aver perpetrato uno sterminio e altri crimini contro l'umanità. La Corte internazionale di giustizia ha stabilito che la sua occupazione è illegale, che sta imponendo un regime di apartheid ai palestinesi e che sta plausibilmente commettendo un genocidio. Questo ha danneggiato gravemente e irreparabilmente la posizione internazionale di Israele, ancora più di prima.

Senza una seria assunzione di responsabilità, l'“esperimento” di sterminio di massa di Israele a Gaza sarà un modello per un'era senza precedenti di “legge del più forte”, dove i potenti stati coloniali possono "disfarsi" delle nazioni più deboli e delle comunità razzializzate ovunque.

(3) Nonostante la sua propaganda, l'apartheid israeliano è più vulnerabile che mai alle pressioni

Israele non è riuscito a raggiungere i suoi obiettivi dichiarati a Gaza, soprattutto grazie alla leggendaria sumud, alla resilienza e alla resistenza del popolo palestinese, sostenuto da un movimento di solidarietà globale in crescita esponenziale. Israele è stato costretto ad accettare i termini del cessate il fuoco che aveva rifiutato con forza per mesi. La maggior parte delle analisi del genocidio e delle guerre di aggressione di Israele contro il Libano, la Siria e lo Yemen hanno ignorato il fondamento in decomposizione del suo regime coloniale.

La sua economia sta vivendo quella che i suoi migliori economisti descrivono come una “spirale di collasso” economico, con una “fuga di cervelli” quasi senza precedenti, un'industria tecnologica che rappresenta quasi la metà di tutte le esportazioni israeliane in picchiata. Il debito di Israele, pari a 340 miliardi di dollari, è diventato quasi ingestibile, il rating di Moody's è vicino ai livelli "spazzatura", il suo tasso di crescita nel 2024 è stato pari a zero, secondo S&P, gli investimenti stranieri si stanno esaurendo e le lotte interne minacciano un'imminente implosione socio-culturale e politica. A parte i sionisti fanatici e sostenitori del genocidio, Israele è sempre più visto dagli investitori come una #ShutDownNation.

Tutto ciò spiega la vulnerabilità di Israele nei confronti di boicottaggi, disinvestimenti e sanzioni in tutto il mondo, mostrando a tutti noi cosa dobbiamo fare per isolare ulteriormente il Paese e porre fine alla sua impunità criminale.

(4) Impedire agli Stati Uniti e all'Europa di riabilitare globalmente l'apartheid di Israele e di normalizzare ulteriormente le sue relazioni con le dittature arabe

Un obiettivo primario che questo genocidio statunitense-israeliano non è riuscito a raggiungere è stato quello di instillare nella coscienza collettiva palestinese e araba un senso debilitante di sconfitta e disperazione. Israele e gli Stati Uniti vogliono far dimenticare ai palestinesi i nostri diritti storici e concentrarsi invece solo sul compito estremamente urgente e mastodontico di ricostruire Gaza, ponendo fine un assedio che dura da 18 anni, e garantire che un numero sufficiente di forniture umanitarie raggiunga i palestinesi terribilmente martoriati, affamati e devastati.

Se l'occupazione israeliana continuasse, ci vorrebbero 350 anni, secondo le stime delle Nazioni Unite, per ricostruire Gaza, la cui storia antica risale a 4.000 anni fa. Riconoscendo questo dato di fatto, i palestinesi insistono nel collocare la ripresa di Gaza nel contesto di una intensificazione della nostra lotta per la liberazione e l’assunzione di responsabilità. Nonostante l'orrore indicibile del genocidio per mano di Israele, non dimenticheremo mai i nostri diritti né perdoneremo coloro che ce ne hanno privato per decenni e che hanno perpetrato crimini di guerra, crimini contro l'umanità e genocidi per farci arrendere. Continueremo a resistere al colonialismo di insediamento, all'apartheid e all'occupazione militare di Israele, insistendo per ottenere tutti i nostri diritti, in particolare il diritto dei nostri rifugiati di tornare a casa e ricevere un risarcimento.

Un altro obiettivo del genocidio è quello di proiettare la potenza israeliana nella regione, spingendo le dittature che non hanno ancora normalizzato le relazioni con Israele a farlo per paura dell’ira di Israele e degli Stati Uniti. La maggioranza assoluta della regione araba e la maggior parte dei paesi del Sud, tuttavia, sostengono più che mai i diritti dei palestinesi e sono favorevoli a isolare Israele per fargli pagare un prezzo pesante per il suo genocidio. Amplifichiamo queste voci per ostacolare i tentativi di normalizzazione.

(5) Ora più che mai abbiamo bisogno di più B, D e S!

Il nostro lavoro non è finito. Ora più che mai abbiamo bisogno di un'efficace solidarietà internazionale per garantire una assunzione di responsabilità. In quanto parte cruciale della resistenza popolare palestinese e forma più efficace di solidarietà internazionale con la nostra ricerca di libertà, giustizia e uguaglianza, il movimento BDS saluta i milioni di sostenitori globali che continuano a solidarizzare con noi per porre fine al genocidio. Avete incanalato collettivamente il nostro immenso dolore e la nostra rabbia in una pressione di principio e strategica per porre fine alla complicità statale, aziendale e istituzionale internazionale con il regime di oppressione coloniale di Israele. Le vostre marce, i picchetti, i boicottaggi, i blocchi e le occupazioni, tra le varie forme di solidarietà, hanno esercitato una pressione diretta su coloro che detengono il potere e hanno contribuito a farli aderire a questo cessate il fuoco.

È urgente intensificare la pressione del movimento BDS per garantire la fine completa del genocidio a Gaza, permettendo agli aiuti umanitari di entrare senza restrizioni per alleviare la carestia indotta e la diffusione di malattie infettive. Secondo l'UNRWA, il 90% dei palestinesi di Gaza, ovvero 1,9 milioni, sono sfollati interni. Oltre due terzi dei palestinesi di Gaza sono rifugiati, essendo stati sottoposti a pulizia etnica durante la Nakba del 1948. A tutti coloro che sono fuggiti dalle loro case deve essere permesso di tornare in ciò che resta di quelle case e di essere aiutati a ricostruirle. Il loro diritto al ritorno alle case e alle terre originarie della Palestina storica è più urgente che mai e non può essere estinto dal genocidio, dall'apartheid o dal passare del tempo.

Affinché Israele e i suoi sostenitori si assumano le loro responsabilità e garantiscano che il genocidio non si ripeta, il movimento BDS chiede di intensificare la pressione nelle seguenti aree:

1. Boicottaggio:

- Aumentare e diffondere il boicottaggio di:

  • Aziende e banche israeliane, tutte complici dei crimini di Israele
  • Obiettivi prioritari del movimento BDS

- Istituzioni accademiche israeliane (che sono tutte complici) e settore culturale complice

  • Rappresentanti di Israele nello sport (#BanIsrael dalle Olimpiadi, FIFA, UEFA, ecc.)
  • Tutte le attività e gli eventi che fanno “greenwashing”, “pinkwashing” o comunque “whitewashing” per il sistema di oppressione di Israele.

- Dichiarate il vostro sindacato, l'azienda locale, l'organizzazione culturale o sociale, la chiesa, ecc. come Zone Libere dall'Apartheid (AFZ-SPLAI), promuovendo spazi di solidarietà intersezionale e costruendo campagne BDS.

2. Disinvestimento: Organizzate o aderite a campagne per far sì che i fondi d'investimento (statali, comunali, universitari, istituzionali, ecc.) disinvestano dalle aziende complici elencate da:

3. Sanzioni e misure politiche:

- ONU:

- CPI:

  • Perseguire tutti i criminali di guerra israeliani responsabili di questo genocidio; tutti i complici internazionali del genocidio, in particolare i leader di Stati Uniti, compreso Joe Biden e Antony Blinken, Germania, Regno Unito, Unione Europea, tra gli altri; e tutti i manager e i dirigenti delle società militari, tecnologiche, energetiche, finanziarie e mediatiche che hanno permesso il genocidio in violazione della Convenzione sul genocidio.

- Stati:

- Consigli locali e regionali:

  • Adottare politiche etiche (in materia di diritti umani) per gli investimenti e gli appalti, stabilendo che il governo regionale/comunale non investirà o stipulerà contratti con aziende complici di gravi violazioni dei diritti umani in qualsiasi luogo.
  • Ove possibile, interrompere i legami di gemellaggio con le città israeliane, così come qualsiasi altro legame istituzionale con Israele e con i funzionari che rappresentano il governo israeliano.

Con la nostra pressione collettiva, moralmente coerente e strategica in tutto il mondo come BDS, possiamo fare che l'occupazione, l'apartheid e il genocidio diventino storia una volta per tutte. Solo allora il vero significato di “Mai più” potrà essere rispettato e ripristinato.

Fonte: BNC