Comunicato del Comitato Nazionale Palestinese per il BDS (BNC)
Contesto:
Da quando l'attivista palestinese anticorruzione e per diritti umani Nizar Banat è stato arrestato e picchiato duramente la scorsa settimana dalle forze di sicurezza dell'Autorità Palestinese (AP) ed è morto durante la loro custodia, l'opinione pubblica palestinese è rimasta indignata. Questi arresti e torture costituiscono violazioni flagranti dei sacrosanti principi palestinesi e delle convenzioni internazionali sui diritti umani di cui l'Autorità Palestinese è parte. Grandi proteste per le strade e sui social media, così come iniziative a livello di comunità, hanno avuto luogo in Cisgiordania e a Gaza, con la partecipazione di cittadini palestinesi dell'attuale Israele. Diverse proteste sono state accolte con una dura repressione da parte delle forze di sicurezza, tra cui molti agenti in abiti civili, come documentato dagli osservatori palestinesi per i diritti umani.
In gran parte i palestinesi considerano Banat un "martire della libertà di espressione" che è stato messo a tacere a causa della sua intransigente denuncia della corruzione sistemica nelle strutture dell'AP.
Le richieste popolari e della società civile per un'indagine indipendente e per la piena responsabilità di coloro che hanno ordinato e perpetrato questo crimine presto si sono evolute in richieste di sostituzione del governo dell'AP con una leadership ad interim, inclusiva e basata sul consenso che possa preparare elezioni democratiche per l'AP e l'OLP.
Le forze di sicurezza palestinesi, costituite come un pilastro degli Accordi di Oslo, sono in gran parte finanziate e addestrate dagli Stati Uniti e dall'Europa, con la condizione di mantenere il "coordinamento della sicurezza" con l'occupazione israeliana. La stragrande maggioranza della società palestinese, rappresentata nel Comitato nazionale palestinese per il BDS (BNC), ha condannato senza riserve e ripetutamente questo "coordinamento", così come ha fatto l'OLP sin dalla sua adozione ufficiale del BDS nel 2015.
Alcune organizzazioni per i diritti umani hanno chiesto ai governi occidentali di tagliare i fondi alle forze di sicurezza dell'AP, visti i loro orribili precedenti sui diritti umani. Ma questi stessi governi sono profondamente complici del regime di oppressione israeliano, quindi non si può fare affidamento su di loro in questo senso.
Cosa potete fare:
Gli attivisti internazionali per i diritti umani in tutto il mondo che desiderano sostenere la nostra lotta interna contro la repressione dell'AP e la soppressione dei diritti democratici, inclusa la libertà di espressione, sono chiamati a fare pressione sui parlamenti, sui partiti politici e sull'ONU, affinché:
- Condannino l'uccisione di Nizar Banat e chiedano un'indagine indipendente, in conformità con gli standard internazionali di indipendenza, adeguatezza, imparzialità, equità e partecipazione dei parenti più prossimi. Tale processo deve assicurare il tempestivo completamento, la comunicazione al pubblico, il vaglio dei risultati e delle raccomandazioni e la piena applicazione delle leggi vigenti;
- Ritengano responsabili di questo crimine tutti coloro che sono coinvolti nell'ordinarlo e nell'eseguirlo;
- Ritengano l'AP responsabile delle sue crescenti violazioni dei diritti umani; e
- Difendano pubblicamente i nostri diritti politici, indipendentemente da chi li viola.
La forma più strategica di solidarietà con il popolo palestinese rimane l'aumento della pressione del BDS su stati, istituzioni e società per porre fine alla loro complicità nel regime di occupazione militare, colonialismo di insediamento e apartheid di Israele, aiutandoci così a smantellarlo. Questo metterebbe fine del tutto alla necessità di un'autorità palestinese “ad interim”.
Linee guida per sostenere la lotta della società civile palestinese contro la repressione dell'AP:
- Non parlare a nome dei palestinesi. Il BNC, la più grande coalizione nella società palestinese e quindi una voce autorevole della società palestinese, chiede ai sostenitori internazionali di continuare a concentrarsi sulla fine della complicità statale, istituzionale e aziendale con l'apartheid israeliana e con il colonialismo di insediamento, la causa principale dell'oppressione, piuttosto che spostare il loro obiettivo principale sull'attacco all'AP.
- Sostenere le organizzazioni e i difensori dei diritti umani palestinesi per monitorare e denunciare in modo più efficace tutte le violazioni dei diritti umani palestinesi, nonché dei diritti politici e sociali, da parte dell'AP e per chiedere conto ai responsabili di tali violazioni.
- Sostenere e amplificare le richieste popolari palestinesi per una rappresentanza democratica e una vera autodeterminazione. Indipendentemente dalla forma, spetta ai palestinesi di tutto il mondo (compresi quelli in esilio) di prendere questa decisione collettivamente nel migliore interesse della nostra lotta di liberazione come popolo indigeno, metà del quale è in esilio. Non spetta al movimento di solidarietà decidere per noi.
- Continuare a “BDSizzare”... l’APARTHEID ISRAELIANA. Questo rimane il mezzo assolutamente più efficace, etico e strategico per sostenere la lotta palestinese per la libertà, la giustizia e l'uguaglianza.
Fonte: Comitato Nazionale Palestinese per il BDS (BNC)
Traduzione BDS Italia