LIBERTÀ. GIUSTIZIA. UGUAGLIANZA.

Boicottaggio, Disinvestimento e Sanzioni per i diritti del popolo palestinese.

BDS Italia, e tutti i gruppi e le associazioni che ne fanno parte, aderiscono alla mobilitazione del 27 giugno 2020 contro il piano di annessione del governo israeliano e parteciperanno alle iniziative previste in tutta Italia a sostegno della lotta e dei diritti del popolo palestinese.

Il 1° luglio il governo israeliano intende procedere all’annessione di ampie parti della Cisgiordania, in violazione del diritto internazionale che vieta esplicitamente azioni di appropriazione di territori occupati militarmente. Questa annessione de jure concluderebbe anni di annessione graduale de facto attraverso l’appropriazione della terra, lo spostamento forzato di popolazione palestinese e il trasferimento di coloni israeliani nei Territori Palestinesi Occupati. Questo sarebbe solo l’ultimo passo del progetto sionista di insediamento e colonizzazione della Palestina storica. La pulizia etnica, che non si è mai fermata dal 1948, la progressiva erosione della terra palestinese, l’assedio e i continui bombardamenti sulla Striscia di Gaza, le gravissime violazioni dei diritti umani, le umiliazioni e le offese quotidiane inflitte ai Palestinesi sono di fatto servite a perfezionare l’istituzionalizzazione di un sistema di Apartheid e a consentire di andare oltre.

E così, nel bel mezzo di una pandemia mondiale che ha esacerbato e messo a nudo le disuguaglianze socio-economiche e politiche del nostro mondo globalizzato, e mentre milioni di manifestanti scendono in piazza per dire no al razzismo istituzionalizzato alla base delle strutture economico-politiche delle democrazie occidentali, il popolo palestinese vede il proprio diritto fondamentale all’autodeterminazione gravemente minacciato.

L’”Accordo del Secolo” di Trump ha spianato la strada all’annessione dei territori palestinesi occupati collocandosi all’interno di un progetto che mira a depoliticizzare la “questione palestinese” e a trasformarla in una questione meramente economica e umanitaria, escludendo unilateralmente e in maniera definitiva il diritto dei palestinesi all’autodeterminazione, alla libertà e all’uguaglianza, nonché il diritto al ritorno di oltre cinque milioni di profughi che da 72 anni attendono di poter tornare alle loro case e alle loro proprietà, come sancito dalla risoluzione 194 delle Nazioni Unite.

Non basta condannare a parole il progetto di annessione. È il momento di chiedere con forza misure e azioni concrete, tra cui l’interruzione di ogni cooperazione economica, accademica e militare con il regime israeliano e con tutte le sue istituzioni complici, per porre fine all’impunità di Israele e alle sue continue violazioni dei diritti umani e del diritto internazionale.

In questo ci uniamo alle decine di associazioni della società civile palestinese che in un appello pubblicato il 21 maggio hanno chiesto ai governi e alle istituzioni internazionali di:

  • Mettere al bando il commercio di armi e la cooperazione nel settore militare e della sicurezza con Israele.
  • Sospendere gli accordi di libero scambio con Israele.
  • Proibire qualsiasi commercio con le colonie illegali israeliane e assicurare che le aziende evitino / terminino affari con il progetto coloniale illegale di Israele;
  • Garantire che siano assicurati alla giustizia gli individui e le imprese responsabili di crimini di guerra/crimini contro l'umanità nel contesto del regime israeliano di occupazione illegale e di apartheid.

In Italia in questi giorni abbiamo visto significative prese di posizione in questo senso da parte di organizzazioni sindacali, associazioni, ONG. È importante che queste prese di posizione si trasformino in concrete azioni di pressione sulle istituzioni ai vari livelli perché cessino le loro complicità con Israele e le loro inadempienze verso il diritto internazionale.

Come diceva Nelson Mandela, “non potremo essere liberi finché non saranno liberi anche i palestinesi”.

BDS Italia

Libertà, giustizia e uguaglianza

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BDS Italia è un movimento per il boicottaggio, disinvestimento e sanzioni contro l'occupazione e l'apartheid israeliane, costituito da associazioni e gruppi in tutta Italia che hanno aderito all'appello della società civile palestinese del 2005 e promuovono campagne e iniziative BDS a livello nazionale e locale. Il movimento BDS sostiene la parità di diritti per tutte e tutti e perciò si oppone ad ogni forma di razzismo, fascismo, sessismo, antisemitismo, islamofobia, discriminazione etnica e religiosa.