LIBERTÀ. GIUSTIZIA. UGUAGLIANZA.

Boicottaggio, Disinvestimento e Sanzioni per i diritti del popolo palestinese.

BDS Italia aderisce alla manifestazione “NO Snam - NO gasdotto, NO centrale, STOP hub del gas”, indetta per il 21 aprile a Sulmona (AQ) da Collettivo AltreMenti Valle Peligna, Collettivo studentesco Sulmona Valle Peligna e Coordinamento No Hub del Gas – Abruzzo.

Il mega-gasdotto Snam “Rete Adriatica” è l'ennesima grande opera dannosa e inutile, imposta alle comunità locali, che presenta alti rischi e costi sociali, economici e ambientali. I progetti infrastrutturali relativi all’importazione ed esportazione di gas metano, inclusa la TAP, puntano a fare dell’Italia uno snodo fondamentale per l’attraversamento e lo stoccaggio.

Queste scelte aumentano la dipendenza da fonti energetiche fossili, favorendo gli interessi delle multinazionali del gas. La “Rete Adriatica” fa parte dei 104 nuovi progetti sul gas inclusi nel terzo elenco di Progetti di Interesse Comune (PCI) dell’Unione Europea. Negli ultimi anni l'UE ha speso milioni di euro in progetti di infrastrutture per il gas e prevede di spendere miliardi di Euro nel prossimo futuro, in contraddizione con l’impegno per la transizione energetica verso le fonti rinnovabili, nel quadro di una strategia ambiziosa per raggiungere gli obiettivi sul cambiamento climatico dell'Accordo di Parigi. L’UE ha ceduto alla pressione delle lobby delle compagnie del gas che nel solo 2016 hanno speso oltre € 100 milioni per influenzare la politica energetica europea.

Anche il progetto “East Med Pipeline”, che secondo le previsioni entro il 2025 trasporterà il gas delle riserve energetiche scoperte da Israele nell’Est del Mediterraneo, attraverso Cipro e Grecia fino all’Italia rientra in questo piano. Un accordo per la costruzione di questo gasdotto è già stato firmato l’anno scorso tra Italia, Cipro, Grecia e Israele. Probabilmente la “Rete Adriatica” della SNAM sarà anche funzionale alle esportazioni di gas Israeliano verso l’Italia e altri paesi della UE.

Dopo anni di trattative in stallo con l'Autorità Palestinese per l'esplorazione dei giacimenti, il Ministero israeliano delle Infrastrutture nazionali ha ordinato unilateralmente, nel 2011, lo sviluppo del giacimento di gas Noè, situato a soli 35 km al largo della costa di Gaza. Si stima che i depositi di gas palestinesi sotto il controllo di Israele valgano più di $ 4 miliardi.

Nel frattempo Israele ha fatto importanti scoperte di gas al largo della costa di Haifa, a cavallo delle acque del Libano con cui è aperto un contenzioso sulla definizione delle zone relative ai diritti di sfruttamento dei giacimenti.

Acquistando gas da Israele, direttamente o indirettamente, l’Italia e gli altri paesi europei diventerebbero complici dell'annessione illegale da parte di Israele del territorio palestinese occupato, delle sue colonie illegali e del crimine di guerra di saccheggio di risorse naturali palestinesi - il tutto in contrasto con gli impegni e gli obblighi giuridici internazionali dei paesi terzi.

Appoggiamo la lotta delle comunità colpite dalla costruzione del gasdotto Snam “Rete Adriatica”, convinti del forte legame e degli interessi comuni tra la mobilitazione per la difesa dell’ambiente e dei territori e la lotta dei palestinesi contro l’occupazione israeliana e per l’autodeterminazione.

Sulla questione delle importazioni di gas da Israele e la costruzione delle relative infrastrutture, il Comitato Nazionale BDS palestinese (BNC) ha pubblicato un documento disponibile in italiano sul sito di BDS Italia: https://www.bdsitalia.org/index.php/la-campagna-bds/ultime-notizie-bds/2409-gas-israeliano-in-europa

BDS Italia

BDS Italia è un movimento per il boicottaggio, disinvestimento e sanzioni contro l'occupazione e l'apartheid israeliane, costituito da associazioni e gruppi in tutta Italia che hanno aderito all'appello della società civile palestinese del 2005 e promuovono campagne e iniziative BDS a livello nazionale e locale.