LIBERTÀ. GIUSTIZIA. UGUAGLIANZA.

Boicottaggio, Disinvestimento e Sanzioni per i diritti del popolo palestinese.

Il 26 ottobre, Israele ha arrestato Salah Khawaja, noto difensore dei diritti umani palestinese, irrompendo nel suo appartamento a Ramallah alle 2 di notte. 

In 21 giorni, ufficiali dei servizi segreti israeliani hanno sottoposto Khawaja a 40 interrogatori, della durata da 8 a 16 ore, praticamente ininterrottamente. 

Salah Al Khawaja, 45 anni, ha dedicato la sua vita alla difesa dei diritti umani dei palestinesi e al sostegno delle comunità locali. Al Khawaja fa parte del comitato di coordinamento di Stop the Wall, è membro della segreteria del Comitato Palestinese per il Boicottaggio, il Disinvestimento e le Sanzioni (BNC) ed è uno dei leader di Iniziativa Nazionale Palestinese (Mubadara). E' ampiamente rispettato per il suo lavoro, ha partecipato a numerosi convegni nazionali e internazionali della società civile ed ha anche incontrato la comunità diplomatica in Palestina in molte occasioni.

» Per maggiori informazioni e gli ultimi aggiornamenti, vedi il sito di Stop the Wall

Clicca per inviare una lettera alle autorità italiane ed europee per esigere che prendano misure per il suo immediato rilascio.


#FreeSalah - Libertà per il difensore dei diritti umani palestinese Salah Khawaja

Alla cortese attenzione di:

Federica Mogherini, Alta rappresentante dell'UE per gli affari esteri
Paolo Gentiloni, Ministro degli Esteri
Fabio Sokolowicz, Console Generale d'Italia a Gerusalemme
Francesco Maria Talò, Ambasciatore italiano in Israele

Oggetto: Arresto di Salah Khawaja, noto difensore dei diritti umani palestinese

Le scrivo per chiederle di intervenire urgentemente presso le autorità israeliane contro l'incarcerazione del difensore dei diritti umani Salah Khawaja. È detenuto senza che sia stato formulato alcun capo di accusa contro di lui e interrogato in condizioni di estrema costrizione.

Sono profondamente preoccupato per la sua salute e la invito a richiedere il suo rilascio immediato e ad assicurare che vengono rispettati i suoi diritti in carcere e sia garantita la presenza di osservatori alle sue udienze. Le chiedo di prendere iniziative concrete per porre fine alla repressione israeliana contro i difensori dei diritti umani.

Il 9 novembre, Salah Khawaja è stato portato davanti al tribunale militare di Petah Tikva dopo essere stato arrestato il 26 ottobre. Durante l'udienza le condizioni fisiche di Khawaja sono parse già molto gravi dopo due settimane di interrogatori quasi ininterrotti, tuttavia è stato deciso che sarebbe stato sottoposto ad altri 8 giorni di interrogatori. Successivamente all'udienza del 16 novembre è stato di nuovo prolungato il periodo degli interrogatori per altri 8 giorni. In soli 21 giorni, ufficiali dei servizi segreti israeliani hanno sottoposto Khawaja a 40 sedute di interrogatorio della durata da 8 a 16 ore - praticamente ininterrottamente. Solo dopo circa tre settimane di detenzione, gli è stato finalmente concesso di avere contatti con i suoi legali.

Salah Al Khawaja, 45 anni, ha dedicato la sua vita alla difesa dei diritti umani dei palestinesi e al sostegno delle comunità locali. Al Khawaja fa parte del comitato di coordinamento di Stop the Wall, è membro della segreteria del Comitato Palestinese per il Boicottaggio, il Disinvestimento e le Sanzioni (BNC) ed è uno dei leader di Iniziativa Nazionale Palestinese (Mubadara).

È ampiamente rispettato per il suo lavoro, ha partecipato a numerosi convegni nazionali e internazionali della società civile ed ha anche incontrato la comunità diplomatica in Palestina in molte occasioni.

Le sue condizioni di arresto e di detenzione devono essere viste nel contesto più ampio delle pratiche illegali persistenti nel sistema carcerario israeliano, tra cui la pratica di tortura e di maltrattamenti, e dell'aumento della repressione israeliana contro i difensori e gli attivisti per i diritti umani palestinesi che, come Al Khawaja, hanno avuto successo, in patria e all'estero, nel loro impegno nelle attività di advocacy contro le violazioni israeliane dei diritti umani. È fondamentale che la comunità internazionale contrasti il tentativo di Israele di criminalizzare i difensori dei diritti umani e nel contempo sospenda la cooperazione (o mantenga la non-cooperazione) con le istituzioni nazionali israeliane che sovraintendono e implementano le politiche illegali di repressione soprammenzionate.

In attesa della Sua gentile risposta,


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