Il Comitato Nazionale BDS palestinese, la più grande coalizione nella società civile palestinese, alla guida del movimento globale di Boicottaggio, Disinvestimento e Sanzioni, saluta favorevolmente la coraggiosa decisione dell’assemblea generale della Chiesa Presbiteriana (USA) a Detroit di ritirare i propri investimenti da tre compagnie americane – Hewlett Packard, Motorola Solutions e Caterpillar – sulla base della loro ben documentata complicità nell’oppressione e negazione dei diritti umani dei palestinesi.
Questa è una decisione storica che mostra, attraverso misure concrete, il profondo impegno della Chiesa Presbiteriana per la verità e la giustizia. Con quest’azione la Chiesa Presbiteriana conclude un processo decennale di collaborazione con queste tre compagnie, l’evidenza del cui ruolo nella commissione dei crimini israeliani contro i palestinesi ha lasciato i presbiteriani senza scelta se non quella di disinvestire.
Bisan Mitri, del Comitato Nazionale BDS palestinese, ha detto: “la decisione della Chiesa Presbiteriana (USA) di disinvestire è ispiratrice e moralmente coraggiosa. È una vittoria per le persone che in tutto il mondo credono nella pace e nella giustizia. Dimostra inoltre che l’impegno per giustizia è sempre accompagnato dall’obbligo morale ad agire: è venuto il momento per le altre chiese di seguire questo esempio.”
La mossa arriva il giorno in cui l’esercito israeliano ha ucciso il quindicenne Mohammed Dudeen, quando sono in corso rastrellamenti e punizioni collettive in tutta la Cisgiordania, ed aumentano i bombardamenti incessanti ed indiscriminati su Gaza. La partecipazione di HP [1], Motorola [2] e Caterpillar [3] a queste violazioni è innegabile e ben documentata. La tecnologia di HP è utilizzata giornalmente per attuare il blocco navale di Gaza, che ha devastato l’economia di Gaza e distrutto la sua industria ittica,una volta fiorente. La tecnologia di Motorola Solutions viene utilizzata nella costruzione del muro dell’apartheid e delle colonie israeliane. I bulldozer della Caterpillar permettono l’abituale demolizione di case palestinesi. Questi sono solo alcuni esempi di come queste aziende hanno consapevolmente fornito supporto materiale al regime israeliano di occupazione, colonizzazione ed apartheid contro i palestinesi. Come dimostra questa decisione, disinvestire è diventato un imperativo morale, oltre che un requisito di legge, dal momento che i governi, in primis il governo statunitense, hanno mancato di considerare Israele responsabile per i suoi crimini.
"Questa rivoluzionaria decisione della Chiesa Presbiteriana (USA) è un monito a HP, Motorola, Cat ed altre compagnie complici dell’occupazione israeliana che la pressione su di loro è in aumento, che devono ritirarsi da questi appalti nocivi in Israele, e che devono essere ritenute responsabili,” ha dichiarato Mitri.
La risoluzione dei presbiteriani è passata con 310 voti favorevoli e 303 contrari, impegnando la chiesa ad ordinare il disinvestimento dei suoi 21 milioni di dollari investiti in queste società. All’inizio di questo mese la Chiesa Metodista americana aveva annunciato la decisione di disinvestire da G4S, azienda complice degli abusi sui prigionieri palestinesi nelle carceri israeliane ed altre violazioni.
Rifat Kassis, coordinatore generale di Kairos Palestine ha dichiarato: “la decisione di disinvestire presa dalla Chiesa Presbiteriana (USA) dà speranza ai palestinesi e manda loro il messaggio che non sono soli.”
Note:
[1] http://www.whoprofits.org/company/hewlett-packard-hp
[2] http://www.whoprofits.org/company/motorola-solutions-israel
[3] http://www.whoprofits.org/company/caterpillar
Fonte: Palestinian BDS National Committee
Traduzione di AIC Italia