Iniziative

Il 21-22 dicembre nella via centrale di Follonica il Centro di solidarietà internazionalista Alta Maremma ha montato un banchetto informativo e ha svolto attività di informazione sui prodotti israeliani da boicottare (Sodastream, datteri, prodotti agricoli, ecc).

Le persone che si affrettavano agli ultimi regali di Natale rimanevano colpiti dal banchetto e soprattutto dal cartello sul Boicottaggio della Sodastream. Nella giornata di domenica è stato invitato anche il Comitato per l'acqua pubblica che ha portato il suo contributo alla campagna di contro informazione.

Giornata nazionale Boicotta Sodastream

FOLLONICA: La mattina un gruppo di ragazzi del Centro di solidarietà internazionale alta maremma (CISAM) ha fatto un volantinaggio davanti alla Unicoop Tirreno, consegnando la lettera informativa sulla Sodastream alla direzione. Dopo, il gruppo si è spostato al supermercato di Euronics ed è stata di nuovo lasciata la lettera al responsabile del negozio che si è dimostrato interessato.

Nel pomeriggio un altro gruppo ha fatto volantinaggio nella centrale via Roma. Sono stati dati molti volantini e consegnate delle lettere ai baristi. Alcune persone hanno molto apprezzato l'informazione e anche i ragazzi più giovani ascoltavano con interesse.

Si terrà con un banchetto informativo il fine settimana del 21 e 22 dicembre con la partecipazione delle associazioni dell'acqua pubblica.

Giornata nazionale Boicotta Sodastream

PISA: Sostegno da Pisa alla Campagna STOPSODASTREAM! Disseta/appaga la tua voglia di giustizia!

Giornata nazionale Boicotta Sodastream

MILANO: BDS Milano (circa una decina di persone) ha volantinato, informato con il megafono ed esposto cartelli fuori e dentro i negozi Ipercoop, Mediaworld e Casanova che espongono e vendono i prodotti Sodastream nel centro commerciale di V.le Umbria.

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Giornata nazionale Boicotta Sodastream

TRIESTE: Sabato 7 dicembre anche a Trieste si sono svolte pacifiche azioni di boicottaggio consistenti in volantinaggio, attaccatura di manifesti sugli scaffali e informazione con il megafono all'interno di due punti vendita nei quali si commercializzano i prodotti Sodastream. Le azioni si sono svolte nei punti vendita Euronics al centro commerciale Il Giulia e MediaWorld presso il centro commerciale Le Torri. Le persone presenti ascoltavano molto interessate.

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Sabato 16 novembre, in diverse città francesi, attivisti di BDS France hanno denunciato la commercializzazione dei prodotti SodaStream, il cui stabilimento principale si trova nella colonia israeliana di Ma’ale Adunim nella Cisgiordania occupata.

A Rouen, Marsiglia, Villefranche sur Saône, Lione, Montpellier, Lille, Parigi, Perpignan, Bordeaux, Strasburgo e in altre città della Francia, si sono svolte azioni davanti ai negozi rivenditori e migliaia di volantini sono stati distribuiti ai clienti.

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Foto e resoconti delle azioni

Il 3 novembre, la "Campagna per il Boicottaggio dell’Apartheid israeliana", "Voci ebraiche indipendenti" e l'"Associazione Canada Palestina" hanno partecipato a una protesta fuori dal negozio London Drugs nel centro di Vancouver, per chiedere alla grande catena di interrompere la vendita dei prodotti Sodastream, fabbricati in un insediamento illegale.

La manifestazione faceva parte di una giornata di azione indetta dalla Coalizione canadese per il boicottaggio. È stata caratterizzata da una performance del coro "Note di Solidarieta'", prima davanti al negozio per poi proseguire all'interno, esibendosi proprio davanti agli scaffali con i prodotti sodastream. I manifestanti hanno in programma di tornare al negozio London Drugs.

Video di Devin Gillan:

Foto di Maxine Kaufman-Lacusta and Devin Gillan

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Fonte: Boycott Israeli Apartheid Campaign - Vancouver

Traduzione di BDS Italia

Petizione di BDS Firenze

Sodastream, azienda israeliana che produce gasatori per l'acqua di rubinetto, spacciati per prodotti "eco-chic", nasconde odiose verità:

- Il suo stabilimento principale di produzione si trova in un insediamento israeliano nei Territori palestinesi occupati. Gli insediamenti sono ritenuti illegali dal Consiglio di Sicurezza dell'ONU, dalla Corte Internazionale di Giustizia e da tutte le istituzioni europee. Sodastream opera in un territorio sotto occupazione militare e trae profitto da un contesto di assoluta illegalità, usufruendo di una serie di incentivi fiscali e deroghe in materia di rispetto dell’ambiente e delle condizioni di lavoro offerti dal governo israeliano ad  aziende che scelgono di spostare la loro produzione nei Territori.

- Finanzia attraverso le tasse municipali, versate alla colonia di Ma’aleh Adumim, la più grande in termini di area della Cisgiordania occupata, il mantenimento e l’ulteriore espansione di questo insediamento illegale.

- Sostiene e alimenta una grande discarica  israeliana in territorio palestinese, il sito di Abu Dis, che ha gravemente danneggiato le falde acquifere e i corsi d’acqua delle terre circostanti e di Betlemme

- Sfrutta i lavoratori palestinesi, ai quali, già sottoposti a condizioni di lavoro degradanti e a licenziamenti per chi protesta, è corrisposto un salario inferiore alla metà del salario minimo.

Non vogliamo essere complici, come soci e come consumatori, dell’occupazione israeliana della Palestina.

SI PREGA I FIRMATARI DI SPECIFICARE SE SOCI COOP O NO

firma

Al Festival dell’Acqua “privatizzata” organizzato a L’Aquila da Federutility, non mancava il blu. C’erano le auto blu, le giacche e le cravatte blu, i tailleur blu. Invece quello che mancava era proprio il pubblico. I tendoni, le sale e i palchi, tutti deserti. Solo addetti ai lavori che si riunivano per fare affari con un bene comune.

Tra gli sponsor di questa operazione di maquillage, denunciata dal Forum Italiano Movimenti per l’Acqua, due aziende che traggono profitti dall’occupazione e dall’Apartheid israeliane: Sodastream e Veolia.

Vedi tutte le foto

Il 28 settembre, in tutta la Gran Bretagna, si sono svolte azioni per il boicottaggio di Sodastream, azienda israeliana che trae profitti dall'occupazione. 

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BRIGHTON  Vedi anche l'articolo su The Guardian sulle proteste a Brighton. Altre foto e report.