Al Festival dell’Acqua “privatizzata” organizzato a L’Aquila da Federutility, non mancava il blu. C’erano le auto blu, le giacche e le cravatte blu, i tailleur blu. Invece quello che mancava era proprio il pubblico. I tendoni, le sale e i palchi, tutti deserti. Solo addetti ai lavori che si riunivano per fare affari con un bene comune.

Tra gli sponsor di questa operazione di maquillage, denunciata dal Forum Italiano Movimenti per l’Acqua, due aziende che traggono profitti dall’occupazione e dall’Apartheid israeliane: Sodastream e Veolia.

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