L’esportazione agricola è uno dei settori più redditizi del mercato israeliano, con la maggior parte della produzione legata ai paesi europei. Gran parte della produzione agricola esportata da Israele è coltivata in colonie israeliane sui territori della Palestina occupata, utilizzando l’acqua e altre risorse naturali delle terre palestinesi occupate. Lo sviluppo intensivo dell’agricoltura israeliana nei territori palestinesi occupati ha contribuito ai profitti delle colonie e dei coloni, a partire dall’installazione di attrezzature idriche, di colture e di compagnie di esportazione agricola.
Il rapporto “Who profits” riguarda le principali compagnie di esportazione agricola israeliane attualmente operanti nei territori occupati. Il rapporto mostra le gravi implicazioni di un’agricoltura unicamente israeliana nella Palestina occupata e nelle terre siriane
I punti seguenti sono le questioni più esaminate dal rapporto Who Profits:
- L’esportazione agricola di prodotti palestinesi: il protocollo di Parigi, l’allegato economico degli accordi di Oslo, permette alle compagnie israeliane di commercializzare ed esportare prodotti palestinesi, che è virtualmente proibito di esportare indipendentemente. Tali prodotti sono talvolta anche etichettati come prodotti di Israele ed esportati nel mondo con un guadagno trascurabile per i coltivatori palestinesi
- La produzione agricola israeliana nei territori occupati, soprattutto nella parte occupata della Valle del Giordano e nella zona del Mar Morto: in questa zona fertile l’agricoltura israeliana prospera a spese dei contadini palestinesi, a causa di sequestri di terre e distribuzione ineguale dell’acqua
- Il mercato dei datteri: i datteri costituiscono una delle maggiori produzioni agricole in Israele; la maggior parte dei datteri israeliani esportati sono coltivati nella Valle del Giordano occupata.
- La falsa etichettatura dei prodotti agricoli: i coloni israeliani e le compagnie di esportazione che operano nei territori palestinesi occupati spesso etichettano falsamente i loro prodotti come “Made in Israel”.
Le compagnie di esportazione agricola israeliane e internazionali sfruttano l’occupazione delle terre palestinesi e siriane a loro proprio vantaggio/profitto, intralciando e anche impedendo la sviluppo di un’agricoltura palestinese indipendente nei territori occupati.
Scarica il rapporto completo (in inglese).
Fonte: WhoProfits
Traduzione di Maria Chiara Tropea