15 dicembre 2011

All’attenzione di: Consiglio Comunale di Rho – Italia

La CWP sostiene la decisione che condanna le attività di Pizzarotti nella Cisgiordania occupata 

La Coalizione delle Donne per la Pace[1] esprime il proprio sostegno e apprezzamento per la decisione del Consiglio Comunale di Rho di condannare l’azienda Pizzarotti per le sue attività nei Territori Palestinesi Occupati. Si tratta di un passo coraggioso e necessario verso la sensibilizzazione della Comunità Internazionale per la partecipazione di aziende come la Pizzarotti nell’ambito dell’occupazione israeliana della terra palestinese, e della continua oppressione del popolo palestinese.

 

Nell’ottobre del 2010, Who Profits from the occupation[2] ha pubblicato un rapporto sul progetto di costruzione del nuovo treno ad alta velocità israeliano Gerusalemme – Tel Aviv, nel quale Pizzarotti è coinvolta. Come indicato nel nostro dossier, il tragitto di questa linea ferroviaria, talvolta denominata “Treno A1”, attraversa i confini ufficiali israeliani penetrando all’interno della Cisgiordania occupata, utilizzando terre palestinesi occupate, alcune di esse di proprietà privata, per un progetto infrastrutturale di trasporto destinato esclusivamente ai cittadini israeliani.

L’azienda Pizzarotti è responsabile della Sezione C nel progetto ferroviario, attraverso una partnership siglata con S.P.R Costruzioni, sotto il nome di “Ferrovie Shapir – Pizzarotti”. Il percorso di questa sezione della ferrovia attraversa la Linea Verde all’interno della terra palestinese occupata a Sha’ar Hagay, all’interno della “terra di nessuno” nell’Enclave di Latrun e nella Valle dei Cedri vicino al villaggio di Beit Surik. Il muro di separazione ha de factoannesso queste aree della Cisgiordania per portare l’intero percorso del treno all’interno della parte israeliana, tagliando fuori le due aree dal resto della Cisgiordania.

Il nostro dossier indica che alcune terre di proprietà privata palestinese sono usate sia per la ferrovia stessa che per il sistema stradale che unisce i diversi siti di costruzione. Il progetto ferroviario inoltre utilizza materie prime dei Territori Palestinesi Occupati non per il beneficio della popolazione palestinese, in chiara violazione del Diritto Internazionale. Il progetto futuro di collegare Ramallah e Gaza con una linea ferroviaria sembra politicamente infattibile date le condizioni imposte dall’occupazione, l’assedio di Gaza, la chiusura della Cisgiordania ed il generale divieto di accesso in Israele per i cittadini palestinesi dei Territori Occupati, salvo poche eccezioni.

L’azienda Pizzarotti viola non solo il Diritto Internazionale, ma anche  le sentenze della Corte Suprema Israeliana, prendendo parte alla costruzione di un’infrastruttura permanente su terra palestinese occupata, che non sarà accessibile ai palestinesi stessi. Questa violazione ha un enorme impatto sulle vite, la salute, il tenore di vita, la proprietà e il futuro dei palestinesi. Le attività economiche condotte da aziende come Pizzarotti nei Territori Palestinesi Occupati creano un ostacolo per il possibile raggiungimento di una giusta pace tra Israele e il popolo palestinese.

Cordialmente,

La Coalizione delle Donne per la Pace

POB 29214
Tel Aviv-Jaffa 61292
Tel. 050-8575728
Fax. 07-22766618
Email: Questo indirizzo email è protetto dagli spambots. È necessario abilitare JavaScript per vederlo.


[1] CWP è un’organizzazione femminista impegnata nella lotta contro l’occupazione Israeliana in collaborazione tra israeliani e palestinesi. Creata subito dopo lo scoppio della Seconda Intifada nel 2000, CWP è oggi una voce importante contro la militarizzazione e per un radicale cambianto politico e sociale.

[2] Un progetto di ricerca della CWP creato con l’intento di analizzare le attività delle aziende nell’ambito dell’occupazione israeliana.