Durante la visita della delegazione del Movimento 5 Stelle in Israele e in Palestina, alcuni giornalisti italiani hanno chiesto quale fosse la loro posizione a proposito del memorandum d’intesa siglato tra ACEA S.p.A. e la Mekorot, società idrica nazionale di Israele. Il Movimento aveva presentato due interrogazioni, la prima presso il Consiglio Comunale di Roma nel dicembre 2013 e la seconda presso la Camera dei Deputati a gennaio 2014, a causa del coinvolgimento della Mekorot nella violazione dei diritti umani dei palestinesi e del diritto internazionale.[1]

La Mekorot, infatti, che mantiene almeno 40 pozzi nei Territori palestinesi occupati, sottrae illegalmente circa il 90% dell’acqua dalle falde palestinesi per fornirla alle colonie israeliane e rivenderla a caro prezzo agli stessi palestinesi. Così mentre i palestinesi non dispongono del minimo vitale di acqua e vedono inaridire le loro terra, alle colonie si assicura l’acqua anche per le piscine, come succede proprio in questi giorni.[2]

La campagna No all’Accordo Acea-Mekorot denuncia da anni il ruolo della Mekorot nell’appropriazione delle risorse idriche palestinesi, come documentato anche da organizzazioni internazionali, tra cui  Amnesty International e Human Rights Watch, e le conseguenti complicità dell’Acea.[3]

Mentre Acea firmava il memorandum con Mekorot, Vitens, il più grande fornitore di acqua potabile in Olanda, su indicazioni del proprio Ministero degli Esteri, poneva fine ad un analogo accordo, motivando la decisione con il proprio impegno a rispettare la legalità internazionale.[4]

Lo stesso governo italiano, nell’estate 2014, insieme ad altri 18 stati membri dell’Unione europea, aveva pubblicato un avviso sui rischi economici, legali e di credibilità in cui sarebbero incorse imprese che avessero condotto attività negli insediamenti israeliani o a beneficio degli stessi,[5] ma nessuna misura è stata intrapresa per annullare l’accordo Acea-Mekorot.

Senza il servizio della Mekorot, le colonie, che sono illegali secondo il diritto internazionale, come riconoscono il governo italiano e l’Unione Europea, non potrebbero esistere. Infatti, Who Profits, organizzazione israeliana di ricerca, afferma che la Mekorot “è attivamente impegnata nella conduzione e nel mantenimento” dell’occupazione israeliana.[6]

Nonostante tutto ciò, le imprese e le istituzioni italiane continuano a farsi beffa del diritto internazionale. A febbraio, la MM SpA, totalmente controllata dal Comune di Milano, ha firmato un accordo con la Mekorot, e proprio in questi giorni il governatore dell’Abruzzo ha incontrato la Mekorot durante un viaggio in Israele.[7]

Contro l’accordo Acea Mekorot sono state raccolte oltre 11.000 firme. Alla campagna hanno aderito il Forum Italiano dei Movimento per l’Acqua, Arci, FIOM-Cgil, Rete Ebrei contro l’occupazione, il sindaco di Napoli Luigi de Magistris e alcuni ex senatori. L’appello finora non ha avuto ascolto da parte del Comune di Roma, che detiene il 51% dell’Acea.

La campagna No all’Accordo Acea-Mekorot rinnova l’appello rivolto al Comune di Roma, e chiede alla Sindaca Virginia Raggi, firmataria dell’interrogazione del 2013, di intraprendere tutte le azioni necessarie affinché Acea interrompa ogni collaborazione con Mekorot.

Invita inoltre tutte le istituzioni italiane a non rendersi corresponsabili di chi violai diritti e ad interrompere i rapporti con chi trae profitti dalla negazione di diritti fondamentali come l’accesso all’acqua.

No all’Accordo Acea-Mekorot
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bdsitalia.org/no-mekorot 

Note:

[1] http://www.ilmessaggero.it/primopiano/politica/m5s_israele_di_maio_governo_impedisce_entrare_gaza-1848136.html

[2] http://www.haaretz.com/israel-news/.premium-1.727212

[3] http://www.hrw.org/sites/default/files/reports/iopt1210webwcover_0.pdf
http://www.amnestyusa.org/pdf/mde150272009en.pdf

[4] https://web.archive.org/web/20160326022548/http://www.vitens.nl/overvitens/organisatie/nieuws/Paginas/Vitens-be%C3%ABindigt-samenwerking-Mekorot.aspx

[5] http://www.esteri.it/mae/it/sala_stampa/archivionotizie/approfondimenti/2014/06/20140627_insediamenticittadiniimpreseue.html

[6] http://bdsitalia.org/index.php/campagne/no-mekorot/1059-whoprofits-mekorot

[7] http://www.radiopopolare.it/2016/02/la-mm-spa-e-lacqua-rubata-ai-palestinesi/
http://news-town.it/cronaca/12544-d-alfonso-e-l-incontro-in-israele-sull-acqua,-con-chi-asseta-i-palestinesi.html