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"Essere liberi non è soltanto liberarsi delle proprie catene, ma vivere in un modo che rispetta ed accresce la libertà degli altri" --Nelson Mandela

Cari organizzatori del Ravenna Festival,

La Campagna Palestinese per il Boicottaggio Accademico e Culturale di Israele (PACBI) invita il Ravenna Festival ad annullare lo spettacolo di Batsheva Dance Company previsto per il 6 luglio. Batsheva contribuisce coscientemente al mascheramento del regime di occupazione, colonizzazione e apartheid di Israele. Accogliere Batsheva nel vostro festival normalizza l'oppressione dei palestinesi da parte di Israele ed ignora la richiesta palestinese per un boicottaggio delle istituzioni culturali israeliane complici.

Il Ministero degli affari esteri (MFA) israeliano si riferisce a Batsheva come "il più noto ambasciatore globale della cultura israeliana".[1] Il direttore artistico di Batsheva Ohad Naharin per esempio ha ammesso in un'intervista del 2005: "Io continuo a fare il mio lavoro, mentre 20 chilometri da me ci sono persone che stanno partecipando a crimini di guerra."[2]

Nel 2009, Arye Mekel del Ministero degli affari esteri (MFA) israeliano ha dichiarato che il ministero "manderà ovunque i più noti scrittori e romanzieri, compagnie teatrali, mostre… In questo modo sarà mostrato il volto più grazioso di Israele, così che non siamo più pensati solo in un contesto di guerra."[3] Batsheva riceve fondi fondi dal MFA israeliano per promuovere il “Brand Israel". Effettivamente, Batsheva non ha preso posizione una sola volta come istituzione contro l'oppressione del popolo palestinese.

Questi tentativi di presentare un "marchio Israele" con un'immagine differente dalla sua realtà di occupazione e di apartheid sono concepiti per distrarre dai continui crimini di Israele contro i palestinesi, comprese le sue centinaia delle colonie per soli ebrei costruite su terra palestinese e il suo muro dell'apartheid,dichiarato illegale dalla Corte di Giustizia internazionale.[4] Senza contare i ripetuti attacchi di Israele a Gaza ed i crimini di guerra contro i suoi residenti. Inoltre, Israele ha promulgato oltre 50 leggi che discriminano i cittadini palestinesi di Israele per conservare la loro condizione di cittadini di seconda classe.[5]

Un danno all'eredità di Mandela

Il Festival di quest'anno onererà Nelson Mandela. Ci uniamo ai nostri partner sudafricani nel denunciare l'uso cinico dell'eredità del Mandela invitando Batsheva, un sostenitore dell'apartheid israeliana.

Come il popolo del Sudafrica, noi rifiutano di sottometterci al nostro oppressore coloniale. Artisti, intellettuali e accademici palestinesi nel 2004 hanno pubblicato un appello che chiama le persone di coscienza ad attuare un boicottaggio accademico e culturale nei confronti di Israele.[6] Nel 2005, la società civile palestinese ha pubblicato una appello per il Boicottaggio, il Disinvestimento e le Sanzioni (BDS) da imporre contro Israele fino a quando non porrà termine alla sua oppressione e apartheid.[7] Il BDS in gran parte è ispirato dalla lotta del popolo sudafricano contro l'apartheid ed dal movimento internazionale che ha cercato di isolare il regime dell'apartheid e le sue istituzioni complici. I sudafricani, inclusi prominenti leader della lotta anti-apartheid, hanno sostenuto un boicottaggio culturale di Israele.

Durante la lotta contro l'apartheid in Sudafrica, nessun festival rispettabile nel mondo ha invitato gruppi di danza o musicali sudafricani che erano complici nel giustificare o nel mascherare l'apartheid. Non prendere posizione sull'apartheid era giustamente considerato non come un'espressione di “neutralità", ma piuttosto come forma di complicità. Come l'arcivescovo emerito Desmond Tutu dice: “Se siete neutrali in situazioni di ingiustizia, avete scelto la parte dell'oppressore." Israele e le sue istituzioni complici, incluse le compagnie di danza e le orchestre, dovrebbero essere trattati secondo gli stessi principi che sono stati applicati al Sudafrica dell'apartheid.

Come Mandela ha detto una volta: “La nostra libertà è incompleta senza la libertà dei Palestinesi”. In questo spirito invitiamo il Ravenna Festival ad annullare lo spettacolo di Batsheva nell'edizione di quest'anno del festival. Ospitare Batsheva rende il Festival un complice nella normalizzazione l'apartheid israeliano e quindi un obiettivo potenziale di boicottaggio.

Cordiali saluti,

PACBI

Note:

[1] http://www.mfa.gov.il/mfa/aboutisrael/culture/pages/culture-%20dance.aspx
[2] http://www.pacbi.org/etemplate.php?id=1362
[3] www.pacbi.org/etemplate.php?id=1362 
[4] http://www.icj-cij.org/docket/index.php?p1=3&p2=4&case=131&p3=4
[5] http://mondoweiss.net/2015/06/database-discriminatory-israel/
[6] https://bdsmovement.net/activecamps/cultural-boycott
[7] https://bdsmovement.net/call