Francois Hollande, mentre era in visita in Israele, ha dichiarato agli esponenti politici israeliani più autorevoli di: "non avete mai rinunciato alla democrazia, al pluralismo, ai diritti."
Riteniamo quindi necessario ricordare in questa sede come lo Stato di Israele violi costantemente il diritto internazionale. I 1.5 milioni di abitanti della striscia di Gaza vivono tuttora in una prigione a cielo aperto a causa del blocco illegale imposto da Israele. Israele detiene ancora migliaia di prigionieri politici palestinesi, e non sarà la recente liberazione di 26 di essi che cambierà la situazione, visto che solo un paio di giorni più tardi altri quattro palestinesi sono stati uccisi dall’esercito israeliano. Il piano Prawer per giudaizzare il Negev continua a prevedere la delocalizzazione di quasi 70.000 cittadini beduini palestinesi di cittadinanza israeliana in città-riserve. La colonizzazione della Cisgiordania procede senza sosta: anche quando il segretario di Stato americano, John Kerry – anche lui visibilmente in imbarazzo per l’operato del governo israeliano - era in visita nel paese, le autorità hanno annunciato nuove autorizzazioni per la costruzione di 5000 alloggi a Gerusalemme Est e in Cisgiordania. Infine, il Governo israeliano non ha alcuna intenzione di rispettare i confini di un ipotetico Stato palestinese, in quanto ha indicato la sua ferma volontà di mantenere una presenza militare nella Valle del Giordano e di proseguire con il progetto di costruzione di una "barriera di sicurezza" tra la Cisgiordania e la Giordania, dal momento che quella già esistente tra Israele e il Sinai egiziano sarebbe terminata.
Dopo il voto favorevole della Francia per il riconoscimento della Palestina come membro osservatore nell’Assemblea generale delle Nazioni Unite, il nostro paese deve riconoscere lo Stato palestinese in maniera bilaterale. Inoltre, è il momento di passare dalle parole ai fatti e prevedere sanzioni reali contro il Governo israeliano per costringerlo ad applicare le decine di risoluzioni delle Nazioni Unite a cui dovrebbe attenersi.
Il Partito della Sinistra fa appello a Francois Hollande per esigere dal governo di Benjamin Netanyahu il rilascio di tutti i prigionieri politici palestinesi, il congelamento e lo smantellamento degli insediamenti, l’abolizione del blocco di Gaza e il riconoscimento dello Stato palestinese entro i confini del 1967. Fa appello ai cittadini in Francia a mobilitarsi per i diritti di tutti i palestinesi: il diritto di vivere in uno Stato libero con l’esercizio della piena sovranità nei confini del 1967 e la parità di diritti in Israele.
Inoltre, considerato il continuo rafforzamento della politica di oppressione esercitata dal Governo israeliano nei confronti dei Palestinesi, il Segretariato nazionale del Partito della Sinistra si è riunito il 16 novembre e ha deciso di coinvolgere il Partito della Sinistra nel sostegno della campagna BDS Francia: Boicottaggio, Disinvestimento e Sanzioni. Ognuno può agire, in particolare boicottando i prodotti israeliani, chiedendo che le imprese francesi non siano più coinvolte nella colonizzazione e nella politica d’apartheid del governo israeliano, e chiedendo al Presidente e al Governo francese di imporre sanzioni efficaci contro lo Stato di Israele. La pace potrà realizzarsi solamente costringendo Israele a rispettare i Palestinesi ed i loro diritti universali.
Fonte: Le Parti de Gauche