Israele trema di fronte alle nuove linee guida dell'Unione Europea [1], ovvero la richiesta scritta del riconoscimento della non appartenza ad Israele dei Territori Occupati Palestinesi. In risposta, lo stato israeliano starebbe a sua volta studiando delle red lines.
Incombe su tutto ciò la minacciosa deadline di Horizon 2020 [2], l'ambizioso progetto di ricerca ed innovazione da 80 miliardi di € lanciato dall'Unione Europea per creare posti di lavoro e dare carburante all'economia, il cui inizio sarebbe programmato per Gennaio 2014.
Israele è l'unico paese non europeo a cui è stata offerta una piena partnership nel programma, e i funzionari israeliani hanno capito che la rinuncia dello stato israeliano a parteciparvi costerebbe assai caro al paese. [3]
Il 14 Agosto sono iniziati i colloqui tra UE ed Israele sugli aspetti tecnici e professionali del programma di ricerca sono iniziati il 14 Agosto e i Ministri dello stato di Israele si sono affrettati per studiare una risposta prima dell'inizio dei colloqui, riguardo il tentare di convincere l'Unione Europea a fare un passo indietro sulle nuove linee guida. Talks between the EU and Israel on the technical/professional aspects of the program are set to begin on August 14th and Israeli Ministries are scurrying to formulate a unified response before those talks begin.
La messa in pratica degli aspetti legali approvato dal Parlamento e dal Consiglio Europeo inizierà solo a fine anno. [4]
Sebbene i Ministeri israeliani che parteciperanno direttamente a Horizon 2020 sono: il Ministero dellEconomia e del Commercio, il Ministero dell'Educazione, e il Ministero della Scienza e della Tecnologia, agli incontri hanno partecipato anche il Consiglio di Sicurezza Nazionale, il Ministero degli Esteri e quello della Giustizia Militare, perchè, secondo il Jerusalem Post, “Israele non può firmare accordi che contraddicono le sue politiche e le sue leggi.
Secondo quando riportato dal JP:
Israele ha annesso Gerusalemme e le Alture del Golan, e non firmerà clausole che affermano il contrario. Inoltre, non si vuole firmare alcun accordo che discrimina le entità israeliane al di là della Green Line.Un ufficiale ha affermato che le discussione interne non riguardano la possibilità di contro- boicottare l'UE per “rendergli pan per focaccia”, ma piuttosto il trovare un espediente che possa risolvere legalmente la questione.
Ma i ministri non sono d'accordo. Naftali Bennett, il nuovo Ministro dell'Economia, esponente del partito Jewish Home, ha lanciato sul tavolo la proposta di una fine delle cooperazioni tra Israele e Unione Europea. [5] Netanyahu e il Ministro della Difesa Moshe Ya'alon sono su una linea alquanto offensiva, avendo ordinato come rappresaglia restrizioni per per i rappresentanti dell'Unione Europea che vogliono andare in Palestina.
Haaretz riporta che:
Moshe Ya’alon, Ministro della Difesa, ha ordinato restrizioni di movimento dei rappresentanti dell'UE in Cisgiordania e nella Striscia di Gaza qualche settimana fa. Ya’alon ha ordinato all'estabilishment della Difesa di porre fine alla cooperazione coi rappresentanti europei. Ciò include la cessazione di assistenza nei progetti di infrastrutture nell'area C, le aree dei Territori Occupati Palestinesi sono pieno controllo israeliano. Ya’alon vuole anche restringere la libertà di movimento dei funzionari europei dalla Striscia di Gaza a Israele attraverso il valico di Erez. Tutte azioni che sono apparentemente coordinate insieme al Premier Netanyahu.
Se Israele non parteciperà al progetto, però, subirà un duro colpo è' calcolato che Israele potrebbe perdere almeno 1 miliardo di € in fondi per la ricerca e lo sviluppo. Il governo Israeliano sarebbe pronto a stanziare 600 milioni di € per la partecipazione a Horizon 2020.
Come riportato da Haaretz, gli scienziati israeliani sono allarmati dalla prospettiva [6]:
Gli scienziati israeliani avvertono che tagliare i legami con l'Europa metterebbe in serio pericolo la ricerca in Israele. I ricercatori stanno cercando una soluzione ai proclami del Ministro Naftali Bennett che vuole la fine delle cooperazioni con l'UE in risposta alle nuove linee guida europee che vietano il finanziamento degli enti israeliani che hanno legami con gli insediamenti in Cisgiordania, Gerusalemme Est o le Alture del Golan.
[1] http://eur-lex.europa.eu/LexUriServ/LexUriServ.do?uri=OJ:C:2013:205:0009:0011:IT:PDF
[2] http://ec.europa.eu/research/horizon2020/index_en.cfm
[3] http://www.jpost.com/Diplomacy-and-Politics/Will-Netanyahu-nix-lucrative-economic-project-over-new-EU-settlement-guidelines-321684
[4] http://ec.europa.eu/research/horizon2020/index_en.cfm?pg=h2020-timeline
[5] http://www.haaretz.com/news/diplomacy-defense/.premium-1.539869
[6] http://www.haaretz.com/news/diplomacy-defense/1.540100
Fonte: mondoweiss.net
Traduzione: BDS Italia