“Beit Iksa: La Corte Suprema dà agli abitanti dei villaggi la possibilità di scansare i binari”
L’esproprio della terra di Beit Iksa è stata progettata per fornire un servizio ai passeggeri in viaggio da Gerusalemme a Tel Aviv, mentre gli abitanti del villaggio non ne trarranno beneficio.
di Chaim Levinson – Haaretz 14/01/2011
La Corte Suprema (israeliana, ndt) ha imposto ieri allo stato di non espropriare la terra che appartiene al villaggio palestinese di Beit Iksa per la realizzazione della ferrovia per Gerusalemme finché le parti non saranno ascoltate. Il mese scorso Haaretz ha riportato che l’ex responsabile dell’Amministrazione Civile aveva firmato un ordine di esproprio per 50 dunams di terra a Beit Iksa per i lavori di costruzione della ferrovia. Un atto contrario alla sentenza dell’Alta Corte di Giustizia del dicembre 2009 a proposito della Strada 443, che sosteneva che la terra appartenente ai cittadini palestinesi in Cisgiordania non potesse essere confiscata per il solo beneficio di ebrei o israeliani, ma che avrebbe dovuto essere messa al servizio anche dei residenti locali. L’Alta Corte aveva dato ordine all’Esercito israeliano di aprire la strada 443 anche agli automobilisti palestinesi oltre che a quelli israeliani.
L’esproprio delle terre di Beit Iksa è stato pianificato per fornire un servizio ai passeggeri in viaggio da Gerusalemme a Tel Aviv, mentre gli abitanti del villaggio non ne trarrebbero beneficio.
I residenti di Beit Iksa e i proprietari delle terre hanno fatto appello all’Alta Corte di Giustizia contro gli espropri, spiegando che questi avrebbero distrutto 500 alberi di ulivo, la loro fonte di sussistenza primaria. Inoltre, la costruzione della ferrovia calpesterebbe i diritti dei residenti di Beit Iksa e del vicino villaggio di Beit Surik. I firmatari dell’appello hanno chiesto alla Corte di emanare un ordine di divieto di costruzione ad interim nell’area. Fogelman (Giudice della Corte Suprema, ndt) ha dato allo stato 21 giorni di tempo per rispondere alle richieste degli appellanti, ed ha fatto divieto di portare avanti gli espropri bloccando i lavori di costruzione per un mese.
Fonte: Haaretz
Traduzione a cura della Coalizione italiana Stop That Train