“Nonostante la sentenza della Corte, l’Esercito israeliano ha confiscato terra araba per la ferrovia”
L’ex responsabile dell’Amministrazione Civile ha firmato un ordine di esproprio per 50 dunams di terra da un villaggio in Cisgiordania per la ferrovia che collegherà Gerusalemme a Tel Aviv.
di Chaim Levinson – Haaretz 17/12/2010
L’ex responsabile dell’Amministrazione Civile, il Generale di Brigata Yoav Mordechai, ha firmato un ordine di esproprio per 50 dunams di terra di un villaggio in Cisgiordania per la ferrovia che collegherà Gerusalemme a Tel Aviv, appena due giorni prima di lasciare il suo incarico, il 3 novembre scorso. In base a quanto riportato nel documento, Mordechai era convinto che l’esproprio fosse fatto nell’interesse pubblico, e che gli utilizzatori della terra sarebbero stati in condizione di risarcire i proprietari.
Parte della striscia di terra, pari a 20 dunams, sarà utilizzata per costruire un tunnel necessario per il treno, mentre gli altri 30 dunams serviranno per preparare il terreno ai lavori di costruzione. Alla fine dei lavori la terra sarà liberata e tornerà al suo scopo originale. Il fatto che il treno pensato per collegare Gerusalemme e Tel Aviv passerà attraverso la Cisgiordania sta creando problemi legali. Un parere interno del Ministero della Giustizia non permette l’esproprio di terra in Cisgiordania per il beneficio di coloni o israeliani senza che fornisca benefici diretti anche alla popolazione locale.
L’utilizzo dell’impianto per il trattamento delle acque reflue nella colonia di Ofra, per esempio, che è stata costruita su terra privata palestinese, è stato vietato dalla Corte Suprema. All’Amministrazione Civile è stato chiesto di collegare il sistema fognario con il vicino villaggio palestinese, che ha rifiutato di collaborare. Per questa ragione, l’impianto è rimasto inutilizzato.
Nel caso della Strada 443, che collega Modi’in e Gerusalemme, la Corte Suprema ha ordinato che la strada venisse aperta all’uso dei residenti dei villaggi palestinesi che vivono su entrambe i lati della strada. Inizialmente, quando la strada fu costruita, la terra fu confiscata dai villaggi – un’operazione che fu giustificata con la promessa che sarebbe stato più facile per loro raggiungere Ramallah attraverso la nuova strada – ma fu vietato loro di utilizzarla per molti anni per motivi di sicurezza. Molte compagnie internazionali sono coinvolte nella costruzione della ferrovia per Gerusalemme, e sono sotto pressione da parte della sinistra per il loro lavoro nei Territori. Oltre alle società che forniranno le carrozze ed il know-how tecnologico, un’azienda italiana si occuperà della costruzione del tunnel.
Il tracciato originario della ferrovia sarebbe dovuto passare solo attraverso il territorio israeliano. Ma, come risultato di una prolungata lotta delle organizzazioni ambientaliste e dei residenti di Mevasseret Zion, è stata presa la decisione di realizzare il tunnel attraverso la Cisgiordania perché offriva una rapida alternativa.
Fonte: Haaretz
Traduzione a cura della Coalizione italiana Stop That Train