di Giuseppina Buscaino*
Mentre paesi civili e democratici come l'Olanda, rompono i rapporti con Mekorot, una compagnia israeliana fornitrice di acqua a partecipazione statale, l'Italia fa accordi. A questo serve il governo delle larghe intese, a non rispettare le scelte democratiche dei cittadini che si sono espressi con chiarezza in merito alla gestione dell'acqua.
Mekorot viola il diritto internazionale a causa del suo coinvolgimento attivo nell'impresa degli insediamenti israeliani abusivi ed è responsabile di crimini di guerra, incluso il saccheggio delle risorse idriche nei Territori Palestinesi Occupati e l'esclusione per i palestinesi dalla fornitura di acqua.
Vitens, il più ampio fornitore di acqua potabile in Olanda, ha cessato i suoi accordi di cooperazione con la compagnia israeliana a causa dell'impegno preso da Vitens verso la legalità internazionale.
L'Italia purtroppo è ultima in classifica per molte cose fra cui questa: Acea e la società idrica nazionale di Israele, Mekorot, hanno sottoscritto un memorandum of understanding per la collaborazione nel settore delle risorse idriche. L'accordo è stato firmato alla presenza del primo ministro italiano, Enrico Letta, e dell'omologo israeliano,Benjamin Netanyahu.
Vorrei dire a Letta: «ma si è dimenticato che 27 milioni di cittadini hanno votato per dire no alla privatizzazione dell'acqua»? Credo che i cittadini di fronte a questa ulteriore violazione dei diritti e della democrazia dovrebbe come minimo arrabbiarsi.
*assemblea regionale (Campania) Sinistra Ecologia e Libertà
Fonte: Il Ciriaco