BDS Italia, distaccamento italiano del movimento globale BDS (Boicottaggio, Disinvestimento e Sanzioni contro Israele finchè quest'ultimo non rispetterà le leggi internazionali e i diritti umani) lanciato nel 2005 da un appello della società civile palestinese, a seguito dei recenti fatti che hanno visto esponenti del movimento No Tav accusati di terrorismo ed eversione, e valutando che:
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dalla Palestina alla Val di Susa, è palese come sia facile ed erroneo macchiare con l'accusa di terrorismo individui che non fanno altro che adoperarsi contro l'esproprio delle proprie terre e per la difesa del proprio territorio;
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dalla Palestina alla Val di Susa, la repressione dei movimenti di protesta avvenga tramite la militarizzazione del territorio, grazie anche alla collaborazione tra i due stati Italiano ed Israeliano (il filo spinato usato nella repressione valsusina è fornito da Israele ed impiegato dall'esercito israeliano nelle più disparate situazioni nei Territori Palestinesi Occupati, ndr);
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dalla Palestina alla Val di Susa, vengono portate avanti campagne quasi gemellari, contro la costruzione di linee ferroviarie ad alta velocità. (Stop That Train [1] è una campagna del movimento BDS che si oppone alla costruzione della linea ad alta velocità tra Tel Aviv e Gerusalemme, progetto che vede la partecipazione dell'impresa italiana Pizzarotti e che andrebbe a delinearsi per 6,5 km all'interno dei Territori Palestinesi Occupati, in piena violazione delle leggi internazionali e della IV Convenzione di Ginevra a favore unicamente delle popolazione civile israeliana, rivelando così il suo vero aspetto di infrastruttura parte di un più ampio di sistema coloniale e di apartheid);
esprime piena solidarietà non solo ai membri No Tav recentemente fermati ed indagati per accuse di terrorismo ed eversione, ma anche all'intero movimento valsusino.