LIBERTÀ. GIUSTIZIA. UGUAGLIANZA.

Boicottaggio, Disinvestimento e Sanzioni per i diritti del popolo palestinese.

stopthejnfIl primo ministro britannico David Cameron ha posto termine, silenziosamente, al suo patronato onorario del controverso Fondo nazionale ebraico (Jewish National Fund - JNF). Il suo ufficio ha confermato la notizia. Per molti anni, i leader di tutti e tre i principali partiti politici britannici diventavano Patroni onorari del JNF per convenzione. Secondo Dick Pitt, un portavoce della campagna 'Stop the JNF', "Cameron era l'unico leader dei tre principali partiti rimasto come Patrono del JNF. Il calo del sostegno politico al JNF ai più alti livelli della struttura politica può essere un segno dell'aumento della consapevolezza nelle sedi del potere che la vigorosa difesa delle attività del JNF potrebbe non essere sostenibile".

La notizia della decisione di Cameron ha raggiunto i palestinesi nei campi profughi, persone la cui terra è sotto il controllo del JNF. Salah Ajarma del campo profughi di Aida a Betlemme era "felice di sentire la notizia che il Primo Ministro britannico ha deciso di ritirare il suo sostegno a questa losca organizzazione coinvolta nella pulizia etnica. Il mio villaggio, Ajjur, è stato preso con la forza dalla mia famiglia e dato al JNF che ha poi utilizzato fondi dal JNF Regno Unito per piantare il 'British Park' sulle sue rovine. Per i palestinesi che sono stati sfrattati dai loro villaggi e ai quali è impedito di tornare, le dimissioni di Cameron rappresentano un'altra vittoria sul cammino per realizzare la giustizia e la libertà per i palestinesi".

Il presidente del JNF Samuel Hayek difende il lavoro dell'organizzazione dicendo: "per oltre 100 anni abbiamo avuto una sola missione: mettere radici e sviluppare la Terra d'Israele" come pionieri del "storico sogno sionista". Il JNF ha dichiarato che nel loro lavoro, soprattutto nella regione del Negev di Israele, si occupa della "crescente sfida demografica che Israele sta affrontando". Negli ultimi mesi, le attività del JNF nel Negev hanno ricevuto un'ampia copertura mediatica internazionale, collegandole alle demolizioni di villaggi beduini palestinesi e alla confisca dei terreni. Gli attivisti riferiscono che "anche i tribunali israeliani hanno criticato il JNF come un'organizzazione che discrimina contro chi non è ebreo e che sono in aumento le prove del coinvolgimento del JNF nel programma di Israele di cambiare la composizione etnica delle aree all'interno di Israele del 1948 così come a Gerusalemme e nei Territori Occupati. È inaccettabile che una tale organizzazione sia autorizzata a operare nel Regno Unito, ancor meno di godere di stato di organizzazione di beneficienza".

Michael Kalmanovitz, il coordinatore del Regno Unito per la 'Rete internazionale di ebrei anti-sionisti', ha dichiarato: "Il patrocinio da parte di Cameron al JNF ha dato credibilità parlamentare ad un'organizzazione criminale sostenuta da un esercito occupante altamente attrezzato e mascherandosi come un'organizzazione 'umanitaria di beneficienza'. Ora i parlamentari che sono 'Amici di Israele' devono riflettere su quanto tempo ancora siano in grado di difendere l'apartheid israeliana e peggio".

La pressione su Cameron e sul JNF è in crescità. Una risoluzione presentata al Parlamento di Westminster ha messo in evidenza il titolo di 'patrono onorario' del primo ministro e ha affermato che "vi sono giuste motivazioni per considerare la revoca dello status di organizzazione benefica nel Regno Unito al JNF". Le iniziative di raccolta fondi del JNF nel Regno Unito e nel mondo devono sempre di più affrontare proteste, perché, sostengono gli attivisti, c'è "un cambiamento di opinione pubblica generale su Israele". Nel 2007, la domanda della sezione statunitense del JNF per lo status consultivo in un comitato chiave delle Nazioni Unite è stata respinta perché i delegati non sono stati in grado di distinguere le attività del JNF degli Stati Uniti da quelle del JNF in Israele. Le attività di quest'ultimo sono state oggetto di sconcerto da parte del Comitato per l'eliminazione della discriminazione razziale delle Nazioni Unite.

La campagna 'Stop the JNF' ha in programma workshop a Londra il 4 giugno 2011 e proteste contro le attività di raccolta fondi del JNF durante tutto l'anno.

Fonte: Stop the JNF

Traduzione a cura di Stop Agrexco Italia