Dossier Jordan Valley: Hadiklaim nella Valle del Giordano
a cura di Corporate Watch
Hadiklaim è una cooperativa israeliana di coltivatori di datteri che ha rapporti con diversi tra i maggiori supermercati del Regno Unito, che comprendono Sainsburys, Marks and Spencer, Tesco amd Waitrose ( anche se la Co Op e la Marks and Spencer sostengono di rifornirsi solo di prodotti Hadiklaim che provengono dalle terre di Israele del 1948). L'azienda si vanta di esportare in 30 paesi. I datteri con il marchio Tesco e Marks and Spencer sono produzione di Hadiklaim.
La cooperativa Hadiklaim è formata da coltivatori di datteri di Israele del 1948, perlopiù del sud, e da quelli delle colonie presenti nella Valle del Giordano occupata. Il sito web di Hadiklaim raffigura la società come una che ha rapporti solo con l'Israele del 1948; elencando coltivatori di Beit Shean, del Kinneret, di Arava, di Eilat e (espressione ambigua) della "regione del Mar Morto". Tuttavia la società esporta anche prodotti provenienti dalle colonie israeliane della Valle del Giordano. Le dichiarazioni di Hadiklaim rilasciate ai mezzi di informazione in lingua ebraico-israeliana sono marcatamente diverse – l'Amministratore Delegato della Società ha attestato al quotidiano Ynet che la Valle del Giordano occupata rappresenta un'area di fondamentale importanza per la Hadiklaim.
Hadiklaim esporta prodotti sotto il nome commerciale di "datteri di Re Salomone" e di "datteri del Fiume Giordano". I suoi prodotti vengono esportati dalla società israeliana Almog Tradex Ltd, che dichiara di mandare all'estero ogni anno 10.000 tonnellate di frutta israeliana.
Hadiklaim si vanta che" i coltivatori di Hadiklaim e le ditte d'imballaggio hanno ottenuto il riconoscimento dagli organismi internazionali che fissano gli standard – ISO, BRC, EUREP, Bio USDA e IFOAM – come pure dal ministero dell'agricoltura israeliano e dall'associazione israeliana per l'agricoltura biologica". La loro produzione sul mercato britannico viene spesso certificata come biologica.
La segnaletica Hadiklaim è esposta su case per il confezionamento nelle colonie di Beit Ha'Arava, vicino alla costa del Mar Morto, e di Tomer, vicino al villaggio palestinese di Fasayil. Ci sono, tuttavia, prove che suggeriscono che i datteri Hadiklaim siano confezionati in case per l'impacchettamento utilizzate in origine dalla Carmel-Agrexco o da altri esportatori.
Nell' del 2009 ottobre 2007, un gruppo di attivisti dell'Amicizia Brighton Tubas e del Solidarity Group entrarono nella colonia di Tomer nella Valle del Giordano occupata e fotografarono datteri medjoul Hadiklaim, confezionati dalla Carmel-Agrexco, classificati come "made in Israel" e destinati ad essere inviati alla catena dei negozi Tesco. I prodotti esportati come "Made in Israel" beneficiano di condizioni commerciali preferenziali dovute agli Accordi di Associazione UE-Israele che entrarono in vigore nel 2000. Tuttavia, i prodotti delle colonie sono esclusi dalle condizioni commerciali preferenziali degli UE-IsraeleAA. Quando, nel 2007, l'ITN trasmise un esposto che accusava i supermarket di ingannare i consumatori britannici, la Tesco ammise di aver commesso un "errore" e affermò che i datteri israeliani "che provenivano esclusivamente dalla West Bank [in futuro] sarebbero stati etichettati in tal modo." La polemica per questa sconfitta, nel 2009 indusse la DEFRA a raccomandare l'etichettatura (vedi: http://www.defra.gov.uk/foodfarm/food/pdf/labelling-palestine.pdf ) di beni provenienti dalle colonie.
La raccolta dei datteri nella Valle del Giordano rappresenta un affare pericoloso. I lavoratori vengono issati sugli alberi con una raccoglitrice per ciliegie e spesso vengono lasciati a lavorare su una piattaforma molto alta da terra per tutta la durata della giornata lavorativa senza pause per il pasto o per le necessità igieniche. La maggior parte dei lavoratori è data da palestinesi o da immigrati tailandesi – che sono uniformemente retribuiti al di sotto del minimo salariale. Per maggiori informazioni sulle condizioni di lavoro per i raccoglitori di datteri nella Valle del Giordano si guardi il film di Kav'La Oved e UNISON, Datteri Amari, del 2009 sul sito http://www.leedspcs.org.uk/?p=1671 .
La Hadiklaim si è specializzata nei datteri Madjoul – il tipo di dattero che viene tradizionalmente utilizzato dai musulmani per rompere il digiuno durante il Ramadan. Negli ultimi anni le moschee inglesi hanno acquistato spesso datteri israeliani per rompere il digiuno in quanto risultavano più economici dei loro equivalenti del Nord Africa. Il Ramadan è il secondo momento più importante dell'anno per gli esportatori di datteri israeliani (dopo il Natale). I datteri israeliani Madjoul possono essere coltivati solo nella Valle del Giordano e in pochi altri luoghi del sud di Israele. La Campagna di Solidarietà con la Palestina sta conducendo una battaglia per evidenziare il problema dei datteri israeliani che vengono acquistati per il Ramadan – per maggior particolari vedere http://www.palestinecampaign.org/index7b-2.asp?m_id1&11_id=3&12_id=19&content_ID=1365 .
Il fatto che aziende come la Co Op, che hanno preso una posizione etica contro la produzione delle colonie, e le Marks & Spencer, che pure non hanno accettato di vendere prodotti provenienti dagli insediamenti, si riforniscano di prodotti Hadiklaim, evidenzia il fallimento dei boicottaggi selettivi dei beni provenienti dalle colonie, persino alle loro stesse condizioni. La posizione della Co Op nei confronti della produzione delle colonie è sminuita dal fatto che essa continua ad avere rapporti con compagnie quali la Hadiklaim e l'Agrexco che mettono a disposizione alla colonie illegali di Israele un'economia indispensabile. L'attività commerciale che deriva dalla Co Op e dagli altri supermarket britannici, sostiene il perpetuarsi delle politiche coloniali d'Israele grazie alla incentivazione dell'economia dei coloni
Naturalmente, qualsiasi boicottaggio che ha come oggetto le colonie di Israele non andrà sufficientemente lontano. I palestinesi fanno richiesta di Boicottaggio, di Disinvestimento e di Sanzioni (vedere http://bdsmovement.net/?q=node/52 ) , chiedono che il boicottaggio riguardi tutti i beni israeliani sino a che Israele non si conformi al diritto umanitario internazionale.
Fonte: Corporate Watch
(tradotto da mariano mingarelli)