Il rivenditore giapponese MUJI ha cancellato l'apertura programmata di un suo negozio in Israele tra crescenti critiche e proteste in Giappone. Questa è la prima grande vittoria del BDS (Boicottaggio, Disinvestimento e Sanzioni) giapponese. Secondo il quotidiano giapponese, The Mainichi Daily News:
Ryohin Keikaku aveva annunciato nel mese di aprile che avrebbe firmato un contratto di licenza con una società israeliana e che avrebbe aperto quello che sarebbe stato il primo negozio Mujirushi Ryohin di Israele a Tel Aviv o a Gerusalemme nel 2011. Ma i piani di espansione della società hanno scatenato le critiche su Internet e alcuni attivisti per la pace hanno invitato i consumatori a boicottare le merci MUJI dopo che i commandos della marina israeliana hanno attaccato la flottiglia di aiuti per la Striscia di Gaza, in maggio, uccidendo almeno nove persone.
Gli attivisti del BDS in Giappone hanno adottato delle tecniche di azione diretta per sensibilizzare le persone sul tema del BDS: come spesso accade negli Stati Uniti, gli attivisti hanno creato dei finti posti di blocco della West Bank fuori dai negozi Muji a Tokyo.
Palestine Forum Japan, il gruppo BDS responsabile delle azioni contro MUJI ha riferito che:
La campagna Stop MUJI è stata caratterizzata per oltre 7 mesi da diverse azioni a livello nazionale come le azioni di sensibilizzazione di fronte alcune delle sedi MUJI, la pressione costante attraverso siti web o Twitter e l'invio di cartoline a MUJI. Inoltre è stata organizzata l'azione di sensibilizzazione di fronte alla sede MUJI di Seoul, Corea del Sud. Dato che la campagna stava crescendo gradualmente insieme al movimento internazionale, la direzione di MUJI ha dovuto annullare il piano di espansione.
Secondo l'annuncio di MUJI, Il piano di espansione è stato cancellato per "ragioni economiche". Tuttavia, quando alcuni membri del Forum Palestina hanno rivolto delle domande ai manager di MUJI lo scorso agosto, questi hanno risposto che sembrava difficile far comprendere a tutto il popolo il piano di espansione delle merci di marca MUJI in Israele, quindi, avevano dovuto affermare che il loro piano era in uno stato "di indecisione". Quindi, da questa risposta, potremmo affermare che sostanzialmente la decisione finale della revoca del piano è stata presa a causa della richiesta di cancellazione da parte dei cittadini del Giappone.
L'annuncio ufficiale dell'annullamento del piano può essere considerato come la prima vittoria storica della campagna BDS contro Israele in Giappone. Possiamo anche aspettarci che questa vittoria porterà grandi progressi a livello internazionale allargando la campagna BDS all'Asia. La vittoria in questo contesto è il primo passo sicuro per cambiare la società internazionale che ha mantenuto il silenzio sugli atti criminali di Israele.
Fonte: +972 Magazine