Gentile
Vittorio Cogliati Dezza
Presidente Nazionale Legambiente 

Come Lei saprà, in diversi paesi europei e negli Stati Uniti, si sta portando avanti la campagna “Stop Sodastream” per il boicottaggio dei prodotti dell’azienda israeliana, che ha il suo principale impianto di produzione nell’insediamento di Ma’ale Adumim, costruito nei Territori Palestinesi Occupati in violazione della legalità internazionale.[1]

In Italia, oltre 1100 persone, insieme a 30 realtà tra comitati, associazioni, ong e reti nazionali, hanno firmato una lettera contro la promozione e la commercializzazione dei prodotti Sodastream nel nostro paese.[2]

A quanto ci risulta Legambiente ha stipulato con Sodastream per alcuni anni un contratto di sponsorizzazione dei suoi prodotti, offrendo l’uso del proprio marchio nelle campagne pubblicitarie dell’azienda e proponendo ai propri aderenti convenzioni per l’acquisto.

Abbiamo appreso con soddisfazione che nell’ottobre del 2010 Legambiente, venuta a conoscenza delle violazioni della legalità di cui Sodastream si è resa protagonista, ha deciso di rescindere il contratto di sponsorizzazione con decorrenza dal 1 gennaio 2011.

Apprezziamo molto questa vostra decisione a favore della difesa della legalità internazionale e dei diritti umani dei palestinesi.

Tuttavia, a quanto ci risulta, i rivenditori di Sodastream continuano ad utilizzare il logo di Legambiente su espositori e materiale pubblicitario. Inoltre su Internet compaiono ancora innumerevoli pagine che associano Legambiente alla sponsorizzazione dei prodotti di Sodastream, anche sul vostro sito e su quello di Sodastream.

Vi chiediamo pertanto, coerentemente con la vostra decisione di interrompere il contratto di sponsorizzazione, una dichiarazione pubblica per chiarire inequivocabilmente la vostra posizione di fronte ai soci e ai cittadini. Vi chiediamo inoltre di intraprendere urgentemente azioni adeguate diffidando Sodastream e rivenditori e promotori dei suoi prodotti riguardo ad un uso non autorizzato del vostro marchio. Questo eviterebbe a Legambiente di continuare ad essere associata alle pratiche illegali di aziende come Sodastream e le permetterebbe di riacquistare credibilità nei confronti di tutte le persone che credono che un impegno per l’ambiente non può essere separato da quello per i diritti umani e della legalità internazionale.

In attesa di un vostro sollecito riscontro, vi inviamo cordiali saluti.

Campagna “Stop Sodastream”
BDS Italia 

[1] Per maggiori informazioni vedi: Sodastream: A Case Study for Corporate Activity in Illegal Israeli Settlements, Coalition of Women for Peace – Israel, gennaio 2011

[2] http://stopagrexcoitalia.org/iniziative/online/273-sodastream.html