L'Associazione di solidarietà con la Palestina - Svezia, con 1000 membri e 16 gruppi locali, scrive a Paola Maugeri per chiederle di interrompere i suoi rapporti con Sodastream. Segnala questa lettera a Paola via Facebook e Twitter. Firma anche la lettera di Stop Sodastream indirizzata a Paola.
Cara Paola Maugeri,
In Svezia siamo rimasti piacevolmente sorpresi di sapere della sua ammirazione per il nostro senso di etica e di valori e che le visite che lei fa ogni anno al nostro paese, che chiama i suoi "due mesi di civiltà", sono state un fattore chiave nello sviluppo del suo rispetto per l'ambiente.
Ci ha sconcertato, quindi, apprendere che in Italia lei ha accettato di essere la "PR Ambassador " per la società israeliana Sodastream, i cui principali impianti di produzione si trovano nell’insediamento israeliano di Mishor Adumim, costruito illegalmente nei territori occupati palestinesi. Questa è una violazione molto chiara del diritto internazionale e dei diritti umani, e ancora peggio, Sodastream ne trae cospicui profitti.
Lo stesso senso di etica e di valori, per cui lei ha espresso la sua ammirazione, non solo ci ha portato a condannare tali attività immorali e illegali, ma ha anche indotto ampi settori della società civile svedese ad adottare misure concrete volte a fare pressione su compagnie e istituzioni israeliane per porre fine a tali attività e rispettare il diritto internazionale.
Il fondo pensione statale svedese, seguendo le raccomandazioni del proprio Consiglio Etico, ha ritirato gli investimenti dalla società militare israeliana Elbit a causa della sua complicità nelle "violazioni di convenzioni e norme basilari".
La Confederazione dei sindacati svedesi, che rappresenta più di 1,5 milioni lavoratori, sostiene l’appello del movimento palestinese sindacale per il boicottaggio dei prodotti israeliani provenienti dai territori palestinesi occupati. In segno di protesta all'attacco israeliano alla Gaza Freedom Flotilla nel 2010, in cui sono stati uccisi nove attivisti per i diritti umani, i lavoratori portuali svedesi hanno lanciato una settimana di boicottaggio, rifiutandosi di gestire carichi da e per Israele.
Organizzazioni dei consumatori svedesi, come la KF Väst e KF Stoccolma, che rappresentano centinaia di migliaia di iscritti, hanno approvato a larghissima maggioranza risoluzioni che chiedono di interrompere la vendita dei prodotti israeliani.
Impegnarsi in attività promozionali per una società i cui prodotti contengono violazioni dei diritti umani in ogni confezione è tutt'altro che etico. Siamo quindi pienamente d'accordo con l'invito da parte dei consumatori consapevoli italiani, e la esortiamo ad interrompere ogni rapporto con Sodastream.
Ci dispiace non aver avuto occasione per incontrarci durante il suo recente viaggio nel nostro paese, ma speriamo di poterci conoscere in una futura visita in modo che possiamo avere la possibilità di discutere con lei della lotta per i diritti universali e la giustizia per tutti.
Cordiali saluti,
The Palestine Solidarity Association of Sweden
Anna Wester, Chairman
The Palestine Solidarity Association of Sweden
Palestinagrupperna i Sverige
Götgatan 22a
118 46 Stockholm
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