Cittadini israeliani, tutti vegani, scrivono a Paola Maugeri per chiederle di interrompere i suoi rapporti con Sodastream. Segnala questa lettera a Paola via Facebook e Twitter. Firma anche la lettera di Stop Sodastream indirizzata a Paola.

Cara Paola Maugeri,

Ti scriviamo come cittadini e residenti di Israele che credono di condividere valori simili per quanto riguarda la natura umana e l'importanza di assumere responsabilità e essere proattivi nel mondo che viviamo. È giunto alla nostra attenzione che, mentre promuovi uno stile di vita a impatto zero rispettoso dei diritti degli animali e dell'ambiente, hai anche assunto il compito di promuovere Sodastream - una società con fabbrica su terra rubata e occupata, che è direttamente coinvolta in attività contro tutti i valori di cui sopra. Siamo sconcertati da questa tua scelta e vorremo cogliere l'occasione di offrire la nostra visione per l'ambiente, gli animali e le persone che vivono in questa regione.

Lo Stato di Israele sta portando avanti un sistema di oppressione contro il popolo palestinese a più livelli. Si tratta di una brutale occupazione militare, la più lunga occupazione in tempi moderni, in Cisgiordania, Striscia di Gaza e Gerusalemme est. Comprende anche un sistema di segregazione e negazione dei diritti su base etnica. Questo sistema, che ricade sotto la definizione giuridica del reato di apartheid [1], è alla base stessa dello Stato ed esiste già da molto prima dell'occupazione del '67. Le implicazioni di questo sistema nei Territori palestinesi occupati, e in particolare a Mishor Edomim - sito di produzione di Sodastream, comprendono l’annessione di terra,  la sottrazione di risorse idriche e minerali [2, 3], lo sradicamento di massa di alberi e la costruzione di un muro di cemento alto 8 metri sulla terra rubata - con il suo impatto negativo sull’ eco-sistema e sulla vita quotidiana della gente. Tutto ciò in aggiunta alla ben nota occupazione militare che nega i più elementari diritti di oltre 3,5 milioni di civili,  1,5 dei quali sono assediati nella Striscia di Gaza, dove il 95% delle  acque non è adatto per il consumo umano [4].

Alla luce di tutte queste violazioni, è sorprendente che il numero di ebrei-israeliani attivisti che promuovono i valori universali e quindi necessariamente chiedono il rispetto dei diritti elementari per i palestinesi così come per gli ebrei, sia così esiguo. È interessante notare, tuttavia, che in questo gruppo di attivisti che chiedono il rispetto del diritto internazionale e dei diritti umani universalmente riconosciuti, siamo anche quasi tutti vegani. In altre parole, molti di noi israeliani ebrei che promuovono i diritti dei palestinesi, siamo anche attivi su altri fronti in materia di diritti degli animali e questioni sociali, di genere e ambientali. Questo non dovrebbe sorprendere dato che essere i più privilegiati in una società etnico-suprematista e intrinsecamente iniqua significa che abbiamo una più grande responsabilità di cambiare la situazione e parlare a nome di chi non ha voce, gli indifesi e gli impoveriti.

La documentazione dimostra chiaramente la complicità di Sodastream in questi crimini [5, 6] e il tuo coinvolgimento nella promozione dei loro prodotti può essere interpretata solo, purtroppo, come un mezzo per "tingere di verde ambientalista" la complicità della Sodastream in questi crimini. Sul tuo sito web [7], tu riconosci che è necessario un trattamento giusto dell'ambiente insieme alla gente e altri animali: "Appassionata di questioni ambientali, è impegnata contro lo sfruttamento degli animali, per la diffusione di un’alimentazione consapevole e del commercio equo e solidale". Non ci lascia che chiederti, cara Paola, di agire di conseguenza e rifiutare di partecipare ai molti crimini connessi con l'occupazione israeliana e l'Apartheid.

Va notato che, per il semplice atto di esprimere le nostre opinioni su questo argomento, rischiamo di essere perseguiti ai sensi di una legge recentemente approvato in Israele [8]. Se invitare altri a vivere secondo ai loro valori morali significa violare la legge, allora che dire su uno Stato che approva una tale legge?

Abbiamo scelto di difendere i diritti di tutti gli esseri viventi in questa regione, quelli vivi e quelli che devono ancora nascere. Abbiamo dato di cuore il nostro sostegno all’appello della società civile palestinese per il boicottaggio, disinvestimento e sanzioni (BDS) e la promozione della libertà, della giustizia e dell’uguaglianza per tutti [8]. Unisciti a noi in questa lotta giusta, abbiamo bisogno di te dalla nostra parte.

Cordiali saluti,

Ronnie Barkan
Naomi Greenspan
Dorothy Naor
Ofer Neiman
Renen Raz
Herzl Schubert
Yonatan Shapira
Michal Vexler

Per conto di BOYCOTT! Supporting the Palestinian BDS Call from Within

Originale in inglese

Note

[1] http://bit.ly/RWwN1j - Una serie di relazioni sul crimine di Apartheid in Israel/Palestine
[2] http://vex.co.il/bds/prnt/water.pdf
[3] http://www.amnesty.org/en/library/asset/MDE15/027/2009/en/e9892ce4-7fba-469b-96b9-c1e1084c620c/mde150272009en.pdf
[4] http://visualizingpalestine.org/infographic/gaza-water-confined
[5] http://www.whoprofits.org/articlefiles/WhoProfits-ProductioninSettlements-SodaStream.pdf
[6] http://www.whoprofits.org/sites/default/files/sodastream_-_update.pdf
[7] http://www.paolamaugeri.com/en/biografia/
[8] http://bit.ly/mRxrxG
[9] http://www.bdsmovement.net/call