Il Comitato Nazionale Palestinese per il BDS (BNC), la più grande coalizione della società civile palestinese, alla guida del movimento globale per il boicottaggio, disinvestimento e sanzioni per i diritti dei palestinesi, ha dato un severo avvertimento a Starbucks : se le notizie circa la sua intenzione di acquistare una partecipazione in SodaStream si rivelassero veritiere, sarebbe considerata complice delle violazioni di Israele del diritto internazionale e dovrebbe, quindi, affrontare sia boicottaggi popolari che la possibilità di azioni legali.

SodaStream è una società israeliana la cui fabbrica si trova a Maale Adumim, un insediamento illegale nel territorio palestinese occupato (TPO) e, come tale, è profondamente complice di violazioni israeliane del diritto internazionale. Gli insediamenti sono illegali secondo il diritto internazionale e rappresentano già di per sé un crimine di guerra. [1]

Alti funzionari delle Nazioni Unite e organizzazioni per i diritti umani, tra cui Oxfam, hanno condannato le industrie con base nelle colonie in quanto traggono profitti dall'occupazione israeliana e e si rendono complici nella negazione dei diritti dei palestinesi.

Il movimento BDS ha costantemente preso di mira le aziende israeliane e internazionali complici dell’occupazione, degli insediamenti e delle altre violazioni del diritto internazionale da parte di Israele - Sodatream, G4S, Ahava, Mekorot, Elbit, Veolia, Caterpillar, Africa Israele, tutte le banche israeliane, tra gli altri.

Una campagna BDS contro Starbucks colpirebbe drasticamente la quota di mercato della società nel mondo arabo e molti paesi in tutto il mondo. Veolia, una società francese coinvolta in diversi illegali progetti israeliani nei territori occupati, ha perso - o è stato costretto a recedere da contratti - per un ammontare di miliardi di dollari [2] in Svezia, Regno Unito, Irlanda, Stati Uniti e altrove. Allo stesso modo, G4S, una multinazionale britannica-danese per la sicurezza, ha perso lucrosi contratti in Europa e Sud Africa. [3]

Sodastream promuove se stessa come ecocompatibile per nascondere il fatto di essere, dopo tutto, parte di una impresa coloniale. Più di 200 famiglie palestinesi sono infatti state espulse dalle loro case per far posto alla costruzione di Maale Adumim nel 1990, a dispetto della Quarta Convenzione di Ginevra. Israele ha inoltre annunciato la sua intenzione di spostare forzatamente altri 2.300 palestinesi dalla loro terra, al fine di agevolare ulteriormente l'espansione dell'insediamento. [4]

I sindacati palestinesi hanno sempre ribadito che il fatto che i palestinesi esportino prodotti agricoli attraverso società israeliane complici o che lavorino essi stessi negli insediamenti illegali (non potendo fare altrimenti) non può costituire un freno o un deterrente rispetto all'impegno per porre fine alla complicità internazionale nelle violazioni dei diritti umani. [5] Lavoratori palestinesi impiegati da SodaStream hanno spiegato che si trovano ad affrontare una discriminazione sistematica , denunciando di essere "trattati come schiavi".

Lungi dal ridurre il suo contributo diretto alle violazioni dei diritti umani, il piano di SodaStream di aprire una fabbrica in Israele accanto a Rahat, una città ghetto pianificata per i beduini palestinesi nel deserto del Naqab (Negev), si allinea e si somma ai piani di Israele di trasferire forzatamente almeno 40.000 beduini palestinesi in ghetti, una politica che è stata ampiamente condannata dalle Nazioni Unite [6], il Parlamento europeo e le principali organizzazioni per i diritti umani. [7]

La notizia dell'interesse di Starbucks per SodaStream arriva in un momento in cui cresce il rifiuto, da parte della società civile, delle aziende private e dei governi di tutto il mondo, a trattare con le aziende che contribuiscono all'occupazione e alle violazioni del diritto internazionale di Israele. Sostenitori internazionali dei diritti dei palestinesi hanno risposto agli inviti al boicottaggio di SodaStream, organizzando proteste in centinaia di negozi e molti rivenditori europei si sono impegnati a non vendere i prodotti fabbricati in insediamenti illegali israeliani. I governi dell’Olanda e della Gran Bretagna hanno recentemente messo in guardia le aziende al fine di evitare rapporti commerciali con gli insediamenti illegali israeliani. [8]

Dopo le recenti proteste di alto profilo in merito all’associazione dell'attrice Scarlett Johansson con SodaStream, analisti finanziari hanno dichiarato che SodaStream " viene con un bagaglio di problemi" e che la loro fabbrica nell’insediamento illegale è "una touchstone (pietra di paragone) per le polemiche". Infatti, i risultati del primo trimestre 2014 mostrano un calo del 14% nel prezzo delle loro azioni. [9]

In quanto firmataria del Global Compact delle Nazioni Unite, Starbucks afferma di rispettare i diritti umani nelle sue operazioni. Date le ampie violazioni dei diritti umani che sono parte integrante del dislocamento forzato che Israele ha portato avanti nei confronti dei palesitnesi sia a Maale Adumim che nel deserto del Negev, qualsiasi rapporto con SodaStream sarebbe chiaramente in contrasto con i principi del Global Compact delle Nazioni Unite.

Starbucks deve abbandonare ogni piano che preveda l'acquisto di azioni o la partnership con SodaStream o con qualsiasi altra società che trae benefici dall’occupazione e dagli insediamenti di Israele in modo da evitare di diventare un bersaglio del movimento BDS.

Comitato Nazionale Palestinese per il BDS (BNC)

Note:

[1] http://www.icrc.org/customary-ihl/eng/docs/v1_cha_chapter38_rule130
[2] http://www.bdsmovement.net/activecamps/veoliaalstom
[3] http://www.bdsmovement.net/activecamps/g4s
[4]http://www.ochaopt.org/documents/ocha_opt_communities_jerusalem_factsheet_june_2013_english.pdf
[5] http://www.bdsmovement.net/2013/palestinian-agricultural-org-call-10515
[6] http://news.nationalpost.com/2012/02/12/un-report-accuses-israel-of-pushing-palestinians-from-jerusalem-west-bank/
[7] http://electronicintifada.net/content/new-sodastream-factory-could-help-destroy-bedouin-agriculture/13182
[8] http://www.bdsmovement.net/2013/uk-government-warns-business-links-settlements-11475
[9] http://www.fool.com/investing/general/2014/04/02/3-consumer-stocks-investors-returned-in-the-first.aspx

Fonte: BDS Movement 

Traduzione di BDS Italia